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Ill.mo et R.mo Sig.or Padrone Colend.mo
Bacio la mano di V.S. Ill.ma del duplicato favore che gli è piaciuto farmi, prima di contentarsi che Marcello resti appresso di lei, et poi di scrivere così caldamente per la comune quiete di casa mia al Sig.or Alessandro et Sig.ra sua madre.
(2 pages sur la diffèrence, cf. 22 juill.1612)
In quanto al pericolo di amalarsi Marcello, spero in Dio che lo aiutarà, et quando segnino malattie per la stagione contraria, temo che saranno generali per tutto, et noi qua al Vivo stiamo quasi sempre al fuoco, et oltre a questo siamo in paese travagliato da genti di mal affare quali vanno errando per queste selve, et sebene non hanno causa alcuna di odio contro di noi, per ogni buon rispetto ciascuno sta sopra di se et non si può godere la solita libertà di villa et in tali tempi ho più caro che Marcello sia lontano presso di V.S. Ill.ma che qua con me.
Nel resto supplico V.S. Ill.ma che quando dal Sig.re Alessandro o altri gli fussero proposte ragioni in contrario alle da me allegate, si degni domandar me ne li dubbii, perchè spero giustificarmi sempre da ogni oppositione di modo che non perdarò punto del credito presso di V.S. ill.ma alla quale humilmente mi raccomando in gratia et con baciarle la mano et raccomandarle Marcello le prego felicità. Della scala a di 2 di luglio 1612.
Di V.S. Ill.ma et R.ma
Humiliss.o et obbligatiss.mo servitore
Antonio Cervini.