Oltre quella per via della Posta di Palermo mi è capitata da Messina
l'altra di Vostra Paternità scritta à 9 d'ottobre. Godo intendere, che le siano capitate,
e piaciute quelle mie baie; e molto più, che l'animo suo generoso volentieri
abbracci di promuovere, et onorare le studiose intenzioni del mio
fratello Padre Vito. Parmi sforzo veramente difficile che in questo anno
già cominciato, e buona parte scorso possa seguire la sua venuta à Roma.
Mi sarà segnalatissima grazia, che l'effettui per l'anno venturo. È certamente
un sì alto favore d’aver per Maestro, e presentiale Padrone
Vostra Paternità merita per la preziosità sua d'essere lungo tempo aspettato. Io
desidero poi per non venire à lui, et à me meno una tanta speranza, che
Vostra Paternità si degni d’ora disporne le prevenzioni, et inchiodarne la certezza.
Di che la supplico con quel più caldo, e riverente affetto, che deve
credere corrispondente al negozio, da tutti noi quattro fratelli stimato importantissimo.
Già ho collocata l'immagine di Vostra Paternità nella più cospicua
parte del mio picciolo Museo, e quante volte il giorno guardo in essa
con gli occhi; tante riverisco, e venero con l'animo il Sapiente originale.
Il mio desiderio poi di sempre ammirare, et imparare dalle dottissime Opere
di Vostra Paternità mi fà voglioso di veder presto l'Edipo; ma dall'altro canto
la modestia me ne ritira, facendomi arrossire, come pensi ad addossarmi
nuovi obblighi, non avendo in parte minima ancora scontato i passati.
Comunque sia mi risolvo di gemere sotto al peso, purché faccia
nuovo guadagno d’onore, e nuovo profitto d'insegnamento con la pro[fusa]
Molto Reverendo Padre Atanasio Kircher della Compagnia di Gesù
---page break---