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Ill.re Signor Nipote, Io non meno mi rammarico in me stesso, che si faccia V.S. di non haver potuto levar i debiti della casa vostra,come ho sempre desiderato. Io darò al Signor Pietro mio mastro di casa ogni autorità di trovar modo di pagar li debiti di casa vostra, et io non mancarò di pigliare ogni occasione che mi verrà di levare questi debiti di casa di V.S., il che desidero sommamente; pur che io non faccia debiti che doppo la morte mia non si possino pagare. Bisogna vivere in gratia di Dio e sperare nella Maestà sua, alla quale ogni cosa non solo è possibile, ma facilissima. Io aspetto prima, del S.Gio. Battista due buone quantità di denari, una di Spagna et una di Germania, e spero con quelli aiutar molto il negotio di V.S. Da me certo non si mancarà d'aiutare la casa sua, come non si saria mancato li anni passati, se non mi fussero venute a dorso grandi ruine. Confidiamo in Dio omnipotente, e non offendiamo la Maestà sua, che ogni cosa andarà bene. Di Roma li 6 di Marzo 1621.
Di V.S. Ill.re
Zio aff.mo
Il Card. Bellarmino.