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Siena,4 novembre 1617. D.Jean Baoilieri � Bellarmin; minute de la
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Ill.mo et Rev.mo S.re et padrone mio colend.mo<lb/>
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Fu concesso da S. Santità un'indulgenza plenaria per il giorno di S. Carlo ad un'altare del detto Santo in una chiesa parochiale, et perche un particolare n'ha impetrato un'altra plenaria all'altare del Crocifisso posto nell'istessa chiesa per il giorno di S.ta Croce di Maggio, pare al rettore di quella chiesa che quest'ultima non
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vaglia, perche nel breve si leggono le parole di quella clausula solita mettersi in tutti li brevi "Volumus autem, si alias indulgentias ad tempus vel in perpetuum duraturas praedictam ecclesiam visitantibus concesserimus, praesentes nullae sint". Hora prego V.S. Ill.ma farmi gratia come si pratica et come s'intendono quelle parole, poichè seguiterebbe che in una chiesa non vi possa essere più d'un'indulgenza plenaria l'anno, e pure molte vi sono che ne hanno assai, e particolarmente li rev.di padri del Gesù n'hanno ogni 3.a domenica del mese per chi visiterà la sua chiesa et pel primo dì dell'anno, che è la sua festa principale; e'l detto rettore n'ha lasciato anco un'altra che per la sua chiesa era stato impetrato per il giorno della Concettione della B.Vergine all'altare della Madonna: tutte tre indulgenze impetrate per tre altari diversi à chi li visiterà, et in diversi giorni. Che perciò mi farà gratia se la prima sola sin che forniscano li sette anni sia valida e le altre nò, o pure, se tutte tre siano valide. E con raccomandarele humilissimo servidore, le prego da N.S. Iddio ogni felicità maggiore.<lb/>
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Si risponda che io non posso dir altro se non che le bolle dell'indulgenze si hanno da intendere et osservare secondo il tenore delle parole. Et non di meno può essere che in una chiesa vi siano molte indulgenze, perchè quella clausula ultima non è in tutte le bolle ; et in alcune vi era, ma il Papa havera dispensato che, non ostante quella clausula, si possa goder qualche altra indulgenza.
  
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^"del Crocifisso posto nell'istessa chiesa per il giorno di S/ia Cro
 
 
 
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giore.
 
 
 
Di Siena il di 4 9bre 1617.
 
 
 
Di V.S.Ill/ma et R/ma
 
 
 
Humilissimo servitore
 
 
 
'
 
 
 
777*71*1 777*771
 
 
 
7 D.Giovanni Bacilieri.
 
 
 
Arch.Vat.Gesuiti 17 io.146-147._ _ ___
 
 
 
Orig.
 
 
 
Si risponda che io non posso dir altro se non che le bolle dell'
 
 
 
indulgenze si hanno da intendere et osservare secondo il tenore del
 
 
 
le parole. Et non di meno pu� essere che in una chiesa vi siano mol-
 
.^te indulgenze, perch� quella clausula ultima non � in tutte le bolle ; et in alcune vi era, ma il Papa bavera dispensato che,non ostante quella clausula,si possa goder qualche altra indulgenza.
 
 
 
 
 
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Ill.mo et Rev.mo S.re et padrone mio colend.mo
Fu concesso da S. Santità un'indulgenza plenaria per il giorno di S. Carlo ad un'altare del detto Santo in una chiesa parochiale, et perche un particolare n'ha impetrato un'altra plenaria all'altare del Crocifisso posto nell'istessa chiesa per il giorno di S.ta Croce di Maggio, pare al rettore di quella chiesa che quest'ultima non vaglia, perche nel breve si leggono le parole di quella clausula solita mettersi in tutti li brevi "Volumus autem, si alias indulgentias ad tempus vel in perpetuum duraturas praedictam ecclesiam visitantibus concesserimus, praesentes nullae sint". Hora prego V.S. Ill.ma farmi gratia come si pratica et come s'intendono quelle parole, poichè seguiterebbe che in una chiesa non vi possa essere più d'un'indulgenza plenaria l'anno, e pure molte vi sono che ne hanno assai, e particolarmente li rev.di padri del Gesù n'hanno ogni 3.a domenica del mese per chi visiterà la sua chiesa et pel primo dì dell'anno, che è la sua festa principale; e'l detto rettore n'ha lasciato anco un'altra che per la sua chiesa era stato impetrato per il giorno della Concettione della B.Vergine all'altare della Madonna: tutte tre indulgenze impetrate per tre altari diversi à chi li visiterà, et in diversi giorni. Che perciò mi farà gratia se la prima sola sin che forniscano li sette anni sia valida e le altre nò, o pure, se tutte tre siano valide. E con raccomandarele humilissimo servidore, le prego da N.S. Iddio ogni felicità maggiore.
Di Siena il di 4 9.bre 1617.
Di V.S. Ill.ma et R.ma
Humilissimo servitore
D. Giovanni Bacilieri.
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Si risponda che io non posso dir altro se non che le bolle dell'indulgenze si hanno da intendere et osservare secondo il tenore delle parole. Et non di meno può essere che in una chiesa vi siano molte indulgenze, perchè quella clausula ultima non è in tutte le bolle ; et in alcune vi era, ma il Papa havera dispensato che, non ostante quella clausula, si possa goder qualche altra indulgenza.