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Sessa,20 juillet 1617* Les synd�cs de Sessa � Bellarmin; ^2
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Ill.mo e R.mo Sig.r Padrone e Sig.r nostro col.mo<lb/>
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Gravi sono le discordie tra questa nostra città di Sessa et il nostro Vescovo, ma non però tante et tali che non potessero compor si quando esso prelato si facesse capace di ragione, essendo stata sempre la città devotissima e reverentissima delle persone ecclesiastiche, massimamente de'suoi prelati, da quali per lunga memoria è stata sempre amata, favorita et particolarmente governata. Ma p perche il detto Monsignore è insuperabile ne'suoi interessi (il che sia detto con ogni riverenza) e nelle impressioni è tenacissimo con muoversi solamente à i consigli sinistri, i quali lusinghino le sue voglie, nasce che noi tratta non da figliuoli, ma da capitalissimi nemici, anzi non da fedelissimi christiani, ma da meno che Turchi; e di qui viene che ogni giorno crescono le differenze e s'incrude liscono gl'animi generalmente di ciascuno con mille disordini, danni e pericoli. Però diffidando d'accordo e confidando nella celebrata dottrina e santità di V.S. Ill.ma, humilissimamente la supplichiamo degnarsi per maggiore accrescimento di meriti appresso sua divina Maestà di raccomandarsi à Sua Beatitudine, in maniera che come buon pastore e vicario di Christo rendesse a queste anime la quiete christiana, con proveder loro di tal prelato che facesse il vero officio di padre, potendo esso vescovo con risegnamento e riserva di pensione procurare à se medesimo il riposo. E quando Nostro Signore si degnasse di far questa gratia à questa città, ne senteriamo tutti sommamente favoriti, se ne desse per governo il padre Felice Milensio, maestro Agostino e prior di questo monasterio di Sessa, la qualità di governo bontà e dottrina son note generalmente et in particolare à noi; dal cui zelo e dalla cui prudenza sarebbe composto e fenito ogni disparere. E se sua Santità non fosse inchinata alla mutazione di prelato, la quale è del tutto necessaria, sarebbe almeno mediocre rimedio il mandare un Vicario Apostolico che acque tasse in parte tanti rumori. Ma speriamo che Nostro Signore consolarà
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Ill.mo e R.mo Sig.r Padrone e Sig.r nostro col.mo
Gravi sono le discordie tra questa nostra città di Sessa et il nostro Vescovo, ma non però tante et tali che non potessero compor si quando esso prelato si facesse capace di ragione, essendo stata sempre la città devotissima e reverentissima delle persone ecclesiastiche, massimamente de'suoi prelati, da quali per lunga memoria è stata sempre amata, favorita et particolarmente governata. Ma p perche il detto Monsignore è insuperabile ne'suoi interessi (il che sia detto con ogni riverenza) e nelle impressioni è tenacissimo con muoversi solamente à i consigli sinistri, i quali lusinghino le sue voglie, nasce che noi tratta non da figliuoli, ma da capitalissimi nemici, anzi non da fedelissimi christiani, ma da meno che Turchi; e di qui viene che ogni giorno crescono le differenze e s'incrude liscono gl'animi generalmente di ciascuno con mille disordini, danni e pericoli. Però diffidando d'accordo e confidando nella celebrata dottrina e santità di V.S. Ill.ma, humilissimamente la supplichiamo degnarsi per maggiore accrescimento di meriti appresso sua divina Maestà di raccomandarsi à Sua Beatitudine, in maniera che come buon pastore e vicario di Christo rendesse a queste anime la quiete christiana, con proveder loro di tal prelato che facesse il vero officio di padre, potendo esso vescovo con risegnamento e riserva di pensione procurare à se medesimo il riposo. E quando Nostro Signore si degnasse di far questa gratia à questa città, ne senteriamo tutti sommamente favoriti, se ne desse per governo il padre Felice Milensio, maestro Agostino e prior di questo monasterio di Sessa, la qualità di governo bontà e dottrina son note generalmente et in particolare à noi; dal cui zelo e dalla cui prudenza sarebbe composto e fenito ogni disparere. E se sua Santità non fosse inchinata alla mutazione di prelato, la quale è del tutto necessaria, sarebbe almeno mediocre rimedio il mandare un Vicario Apostolico che acque tasse in parte tanti rumori. Ma speriamo che Nostro Signore consolarà
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