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E ben ragione che la salute, e prosperità ch'io desidero in segreto a V. S.ma in tutto l'anno, si palesi in questi giorni di Natale pieni d'allegrezza, onde per questo la supplico a credere che ora non solo gli annuncio le prossime feste feliciss.me con buon capo d'anno insieme; ma tutto quello di più che V.A. Ser.ma sa desiderarsi. La supplico di gradire questo picciolo tributo della devozione mia verso di lei, dandomene segno col favore di qualche suo comandam.to. Conche raccomandandomi in grazia di V.A.S.ma le faccio um.a riverenza. Di Roma il di XXII di dicembre 1606.<lb/>
 
E ben ragione che la salute, e prosperità ch'io desidero in segreto a V. S.ma in tutto l'anno, si palesi in questi giorni di Natale pieni d'allegrezza, onde per questo la supplico a credere che ora non solo gli annuncio le prossime feste feliciss.me con buon capo d'anno insieme; ma tutto quello di più che V.A. Ser.ma sa desiderarsi. La supplico di gradire questo picciolo tributo della devozione mia verso di lei, dandomene segno col favore di qualche suo comandam.to. Conche raccomandandomi in grazia di V.A.S.ma le faccio um.a riverenza. Di Roma il di XXII di dicembre 1606.<lb/>

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Ser.mo Sig.r mi.o oss.mo
E ben ragione che la salute, e prosperità ch'io desidero in segreto a V. S.ma in tutto l'anno, si palesi in questi giorni di Natale pieni d'allegrezza, onde per questo la supplico a credere che ora non solo gli annuncio le prossime feste feliciss.me con buon capo d'anno insieme; ma tutto quello di più che V.A. Ser.ma sa desiderarsi. La supplico di gradire questo picciolo tributo della devozione mia verso di lei, dandomene segno col favore di qualche suo comandam.to. Conche raccomandandomi in grazia di V.A.S.ma le faccio um.a riverenza. Di Roma il di XXII di dicembre 1606.
Di V.A. Ser.ma
Con questa occasione ringrazio V.A.Ser.ma che già due volte si sia compiaciuta di nominare alle chiese vacanti del suo stato il Sigor Mario Cosci mio familiare, e da me molto stimato per le sue virtù e la supplico a continuare nelle occasioni, che si porgeranno. Quando anche gli piacesse tal volta onorare di simile nomina il ladre Tarugi, nipote del Sig. Card. Di Siena, farebbe grazia particolare a me che gli sono paesano e parente, e molto più al Card. di Siena se bene esso non ardisce parlare del proprio nipote, e favorirebbe una persona degna così per bontà di vita, come per sufficienza di dottrina.
umiliss.o e devotiss.o servitore
il card. Bellarmino.
Al Ser.mo Sig.r mio oss.mo il Gran duca di Toscana.