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20 ju�ll.l6l6. Municip.de Lecce a Bell.(cont�n.) / questo fatto, che la present�a et ass�steutia del R/do Padre Anto
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questo fatto, che la presentia et assistentia del R.do Padre Antonio Beatillo de l'istessa Compagnia in Lecce, dove si ritrova, per haver cominciato à scrivere buona parte della vita di questo gran servo d'iddio sarà molto approposito, e facilitarà molto alcune cose che da altri si havessero à cominciare. Con che facendo a V.S. Ill.ma et R.ma la dovuta riverentia preghiamo N.ro Sig.re le dia ogni compimento di vero bene. Di Lecce à di 20 di Luglio 1616.<lb/>
nio Beatillo de l'�stessa Compagnia in Lecce, dove si ritrova, per haver cominciato scrivere buona parte della vita di questo gran servo d'iddio sar� molto approposito, e facilitar� molto alcune coJ^se che da altri si bevessero � cominciare. Con che facendo a V.S. Ill/ma et R/ma la dovuta riverentia preghiamo Nro Sig/re le dia og ni compimento di vero bene. Di Lecce di 20 di Luglio 1616.
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Di V.S.Ill/ma e R/ma Aff/mi servitori
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Il Sindico et eletti della Citt� di Lecce. Sigism/do Roparr Francesco Ant/o Calovita Gio:batt/a Persone Franc/o Guidan
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Gio: Franc/o Franc/o All'Ill/mo et R/mo S/r Card/le Bellarminio.
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Germ. Epist.V.C.Bellarmini
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Orig.; et minute autogr.� la suite de la lettre.
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Si risponda che in materia di quelli che passano con opinione di santità, da questa vita, non occorre trattare con la S.tà di N.S. ne con la congregatione de Riti, se prima non sia fatto un pro cesso da Monsig.or Vescovo del luogo, e da qualche altra persona per commissione dell'istesso Vescovo. Altrimente cosi il Papa, come la congregatione non risponde altro che utantur jure suo, perche non vogliano che si cominci il processo auctoritate Apostolica. Ma quando il processo è fatto auctoritate ordinarti, allora si può mandare à Roma, e trovandosi buono, si manda la remissoriale, et si camina avanti.
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questo fatto, che la presentia et assistentia del R.do Padre Antonio Beatillo de l'istessa Compagnia in Lecce, dove si ritrova, per haver cominciato à scrivere buona parte della vita di questo gran servo d'iddio sarà molto approposito, e facilitarà molto alcune cose che da altri si havessero à cominciare. Con che facendo a V.S. Ill.ma et R.ma la dovuta riverentia preghiamo N.ro Sig.re le dia ogni compimento di vero bene. Di Lecce à di 20 di Luglio 1616.
Di V.S. Ill.ma e R.ma
Aff.mi servitori
Il Sindico et eletti della Città di Lecce.
Sigism.do Roparr
Francesco Ant.o Calovita
Gio:batt.a Persone
Franc.o Guidan
Gio: Dom.co bene
Gio: Franc.o
Franc.o
All'Ill.mo et R.mo S.r Card.le Bellarminio.
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Si risponda che in materia di quelli che passano con opinione di santità, da questa vita, non occorre trattare con la S.tà di N.S. ne con la congregatione de Riti, se prima non sia fatto un pro cesso da Monsig.or Vescovo del luogo, e da qualche altra persona per commissione dell'istesso Vescovo. Altrimente cosi il Papa, come la congregatione non risponde altro che utantur jure suo, perche non vogliano che si cominci il processo auctoritate Apostolica. Ma quando il processo è fatto auctoritate ordinarti, allora si può mandare à Roma, e trovandosi buono, si manda la remissoriale, et si camina avanti.