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Molto Ill.<sup>re</sup> sig.<sup>or</sup> cugino, Mi ha pregato il sig.<sup>or</sup> Alessandro, che voglia mettermi in mezo fra loro, a ciò non habbiano da litigar piu, et propone questo partito, che si diano tutte le ragioni et scritture di una parte et dell'altra in mano di Monsig.<sup>or</sup> [[citesName::Vescovo di Montalcino]], ò di altro simili, et che quello viste tutte le ragioni, et scritture facesse un voto del modo di accordarli, et io secondo quello accommodasse le parti, ponendo ultimo silenzio alla lite.<br />
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Molto Ill.<sup>re</sup> sig.<sup>or</sup> cugino, Mi ha pregato il sig.<sup>or</sup> Alessandro, che voglia mettermi in mezo fra loro, a ciò non habbiano da litigar piu, et propone questo partito, che si diano tutte le ragioni et scritture di una parte et dell'altra in mano di Monsig.<sup>or</sup> [[citesName::Mario Cossa|Vescovo di Montalcino]], ò di altro simili, et che quello viste tutte le ragioni, et scritture facesse un voto del modo di accordarli, et io secondo quello accommodasse le parti, ponendo ultimo silenzio alla lite.<br />
 
Io gl'ho detto, che questo bisognava farlo prima, che la lite si cominciasse, et che hora è troppo tardi. Nondimeno per sodisfarlo, mi è parso scrivere à V. S. queste quattro righe; et lei secondo la sua solita prudenza risolva quello che gli pare. Ne pensi farmi dispiacere, non accettando questo partito; perche se bene desidero pace et concordia tra loro; nondimeno non voglio pregiudicare all'interessi di V. S. massime essendo verso il fine del suo negotio. Con questo gli prego da Dio ogni contento, et aspetto con desiderio il sig.<sup>or</sup> Francesco Maria con il sig.<sup>or</sup> Marcello. Di Roma li 12 di Ottobre 1613.<br />
 
Io gl'ho detto, che questo bisognava farlo prima, che la lite si cominciasse, et che hora è troppo tardi. Nondimeno per sodisfarlo, mi è parso scrivere à V. S. queste quattro righe; et lei secondo la sua solita prudenza risolva quello che gli pare. Ne pensi farmi dispiacere, non accettando questo partito; perche se bene desidero pace et concordia tra loro; nondimeno non voglio pregiudicare all'interessi di V. S. massime essendo verso il fine del suo negotio. Con questo gli prego da Dio ogni contento, et aspetto con desiderio il sig.<sup>or</sup> Francesco Maria con il sig.<sup>or</sup> Marcello. Di Roma li 12 di Ottobre 1613.<br />
 
Di V. S. m.<sup>to</sup> Ill.<sup>re</sup><br />
 
Di V. S. m.<sup>to</sup> Ill.<sup>re</sup><br />

Revision as of 21:05, 26 November 2018

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Molto Ill.re sig.or cugino, Mi ha pregato il sig.or Alessandro, che voglia mettermi in mezo fra loro, a ciò non habbiano da litigar piu, et propone questo partito, che si diano tutte le ragioni et scritture di una parte et dell'altra in mano di Monsig.or Vescovo di Montalcino, ò di altro simili, et che quello viste tutte le ragioni, et scritture facesse un voto del modo di accordarli, et io secondo quello accommodasse le parti, ponendo ultimo silenzio alla lite.
Io gl'ho detto, che questo bisognava farlo prima, che la lite si cominciasse, et che hora è troppo tardi. Nondimeno per sodisfarlo, mi è parso scrivere à V. S. queste quattro righe; et lei secondo la sua solita prudenza risolva quello che gli pare. Ne pensi farmi dispiacere, non accettando questo partito; perche se bene desidero pace et concordia tra loro; nondimeno non voglio pregiudicare all'interessi di V. S. massime essendo verso il fine del suo negotio. Con questo gli prego da Dio ogni contento, et aspetto con desiderio il sig.or Francesco Maria con il sig.or Marcello. Di Roma li 12 di Ottobre 1613.
Di V. S. m.to Ill.re
Cugino affmo per servirla
Il Card. Bellarmino.

Sig.or Antonio Cervini.
Al molto ill.re
Montepulciano