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Ser.mo et R.mo Sig.r Mio oss.mo <br>
 
Ser.mo et R.mo Sig.r Mio oss.mo <br>
 
Il debito della servitù devota, et osservanza mia con V. A. S.ma richiede che in questi tempi gli faccia humiliss.a riverenza, et ch'io gli annuntii feliciss.e le prossime feste del Natale di N. S. Sodisfaccio però all'uno, e l'altro, con questa, supplicandole di gradire questo mio riverente affetto, et in contracambio rinovi V. A. S.ma la memoria di comandarmi, acciò col ser.la possi fermigli conoscere per quel ser.re divotiss.o ch'io professo d'essergli. Et a V. A. S.ma mi racq.do in gratia. Di Roma, il di 19 di Dec.re 1614.
 
Il debito della servitù devota, et osservanza mia con V. A. S.ma richiede che in questi tempi gli faccia humiliss.a riverenza, et ch'io gli annuntii feliciss.e le prossime feste del Natale di N. S. Sodisfaccio però all'uno, e l'altro, con questa, supplicandole di gradire questo mio riverente affetto, et in contracambio rinovi V. A. S.ma la memoria di comandarmi, acciò col ser.la possi fermigli conoscere per quel ser.re divotiss.o ch'io professo d'essergli. Et a V. A. S.ma mi racq.do in gratia. Di Roma, il di 19 di Dec.re 1614.

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Ser.mo et R.mo Sig.r Mio oss.mo
Il debito della servitù devota, et osservanza mia con V. A. S.ma richiede che in questi tempi gli faccia humiliss.a riverenza, et ch'io gli annuntii feliciss.e le prossime feste del Natale di N. S. Sodisfaccio però all'uno, e l'altro, con questa, supplicandole di gradire questo mio riverente affetto, et in contracambio rinovi V. A. S.ma la memoria di comandarmi, acciò col ser.la possi fermigli conoscere per quel ser.re divotiss.o ch'io professo d'essergli. Et a V. A. S.ma mi racq.do in gratia. Di Roma, il di 19 di Dec.re 1614. Di V. A. S.ma Devotiss.o Servitore Il Card. Bellarmino