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Rome,13 ju�llet 1609. Bellarmin � l'�veque de Noie.
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Molto ill.re e R.mo Sig.r mio come fratello.<lb/>
 
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Mi occorre di fare sapere a V.S. R.ma, come il vescovo di Piacenza pretende che il corpo di Felice Nolano sia stato trasferito dal luogo chiamato in Pineis a Piacenza, et ora si risposi nella chiesa di S.to Sisto, et questo l'ha messe in certe lezioni, che ha mandate, perchè gli siano approvate dalla congregazione dei riti. Avrei caro sapere da lei, se sa niente di questa traslazione, e se pretende che sia ancora q nel corpo nella diocesi di Nola. Io
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mi ricordo che una volta andai al luogo detto in Pineis, e feci diligenza di sapere da gli suoi del paese dove si riposava quel corpo tanto celebre appresso agli antichi, e non trovai niente, e ne pure vestigio di questo. Non si deve di ciò meravigliare, perchè sta in un casale di persone ignoranti, e non vi si trova mai il curato, come ora a me è occorso, che una donna teneva le chiavi. Onde ora, vado pensando che forse ora deve essere esso che
 
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sia stato levato e trasferito in Piacenza, ove presente si onora E cosa impossibile, perchè si vede ogni cosa intera, che non si poteva levare senza rovinare il mosaico del muro fra gli due colonne, e più universalmente e certamente si onora qua da tutto questo regno. Sarà bene ancora che V.S.R.ma mi avvisi il suo parere, acciò per sorte, se ne nascesse lite fra lei e il vescovo di Piacenza intorno a queste lezioni, e bisognasse con più vergogna d'una parte de dell'altra emendare le lezioni già stampate. Con questo me li offro pronto etc.<lb/>
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Di Roma allì 3 di luglio 1609.
 
 
Molto �ll^^ et
 
 
 
Sig^ mio come fratello.
 
 
 
Mi occorre di fare sapere V.S.R^^, come il vescovo di Piacenza
 
 
 
pretende che il corpo di
 
 
 
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dal luoco chiamato in Pineis Piacenza, et hora si risposi nella
 
 
 
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mandate, perche gli siano approvate dalla congregatione delli riti.
 
 
 
Harei charo sapere da lei, se sa niente di questa translatione, et
 
 
 
se pretende ohe sia ancora q nel corpo nella diocese di Nola. Io
 
 
 
mi ricordo che una volta andai al luoco detto in Pineis, et feci
 
 
 
diligentia di sapere da gli suoi del paese dove si riposava quel
 
 
 
corpo tanto celebre apresso � gl'antichi, et non trovai niente,
 
 
 
et ne pure vestigio di questo. Non si dee di ci� maravigliare,
 
 
 
perche sta in un casale di persone ignoranti, et non vi si trova
 
 
 
mai il curato, come hora � me occorso, che una donna teneva le /y^chiavi. Onde hora,vo pensando che forai hora deve essere esso che
 
sia stato levato et trasferito in Piacenza, ove presente si honora E cosa impossibile, perche si vede ogni cosa intera, che non si poteva levare senza rovinare il mosaico del muro fra gli due colunne, et piu universalmente et certamente si honora qua da tutto questo regno. Sarra bene ancora che v.S.R^^ mi avvisi il suo parere, accio per sorte,se ne nascesse lite fra lei et il vescovo di Piacenza intorno queste lettioni, et bisognasse con piu ver gogna d'una parte de del altra emendare le lettioni gi� stampate. Con questo me li offero pronto etc.
 
 
 
Di Roma alli 3 di luglio 1609.
 
 
 
Exa. Epp.NN.97. Epistolae P.Julii Mancinelli S.J. Oppia della lett.di Bell, al vesc.di Nola.
 

Revision as of 13:21, 19 January 2018

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Molto ill.re e R.mo Sig.r mio come fratello.
Mi occorre di fare sapere a V.S. R.ma, come il vescovo di Piacenza pretende che il corpo di Felice Nolano sia stato trasferito dal luogo chiamato in Pineis a Piacenza, et ora si risposi nella chiesa di S.to Sisto, et questo l'ha messe in certe lezioni, che ha mandate, perchè gli siano approvate dalla congregazione dei riti. Avrei caro sapere da lei, se sa niente di questa traslazione, e se pretende che sia ancora q nel corpo nella diocesi di Nola. Io mi ricordo che una volta andai al luogo detto in Pineis, e feci diligenza di sapere da gli suoi del paese dove si riposava quel corpo tanto celebre appresso agli antichi, e non trovai niente, e ne pure vestigio di questo. Non si deve di ciò meravigliare, perchè sta in un casale di persone ignoranti, e non vi si trova mai il curato, come ora a me è occorso, che una donna teneva le chiavi. Onde ora, vado pensando che forse ora deve essere esso che sia stato levato e trasferito in Piacenza, ove presente si onora E cosa impossibile, perchè si vede ogni cosa intera, che non si poteva levare senza rovinare il mosaico del muro fra gli due colonne, e più universalmente e certamente si onora qua da tutto questo regno. Sarà bene ancora che V.S.R.ma mi avvisi il suo parere, acciò per sorte, se ne nascesse lite fra lei e il vescovo di Piacenza intorno a queste lezioni, e bisognasse con più vergogna d'una parte de dell'altra emendare le lezioni già stampate. Con questo me li offro pronto etc.
Di Roma allì 3 di luglio 1609.