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− | + | [Il Decano Pompeo Pellegrino et il Canonico Isa] mandati qua dalle SS.e VV. a baciare i piedi alla Santità di Nostro Signore dal la grazia fattami di suo motu proprio di cotesto Arcivescovato, e è congratularsi con me, sono stati veduti e ricevuti da me con quell'affetto che mi si conviene. Di si cortese dimostrazione ne ringrazio le SS.VV. assicurandole, che da me avranno sempre corrispondenza di volontà e potranno promettersi di me per ogni loro soddisfazione in universale e in particolare quanto d'ogni altro che fosse stato eletto a cotesta cura, e di ciò il tempo ne sarà buon giudice. Piaccia a sua divina Maestà che, si come ha ispirato sua Beatitudine a giudicarmi atto a carico tanto grave, così dia forze a me di fare il suo santo servizio in beneficio di tutte coteste anime; al che spero di essere aiutato dalle SS.VV. e col mezzo delle orazioni e con la conformità di vita e amore che dover essere tra di noi. Con che desiderando io in breve di goderle amorevolmente e con quella carità che devo, mi rimetto a quanto di più intenderanno dall'istesso decano e canonico. Isa, e dal Signore prego loro ogni vero contento . Di Roma, il di 13 d'Aprile 1602.<lb/> | |
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Revision as of 13:11, 23 November 2017
Molto R.di figlioli.
[Il Decano Pompeo Pellegrino et il Canonico Isa] mandati qua dalle SS.e VV. a baciare i piedi alla Santità di Nostro Signore dal la grazia fattami di suo motu proprio di cotesto Arcivescovato, e è congratularsi con me, sono stati veduti e ricevuti da me con quell'affetto che mi si conviene. Di si cortese dimostrazione ne ringrazio le SS.VV. assicurandole, che da me avranno sempre corrispondenza di volontà e potranno promettersi di me per ogni loro soddisfazione in universale e in particolare quanto d'ogni altro che fosse stato eletto a cotesta cura, e di ciò il tempo ne sarà buon giudice. Piaccia a sua divina Maestà che, si come ha ispirato sua Beatitudine a giudicarmi atto a carico tanto grave, così dia forze a me di fare il suo santo servizio in beneficio di tutte coteste anime; al che spero di essere aiutato dalle SS.VV. e col mezzo delle orazioni e con la conformità di vita e amore che dover essere tra di noi. Con che desiderando io in breve di goderle amorevolmente e con quella carità che devo, mi rimetto a quanto di più intenderanno dall'istesso decano e canonico. Isa, e dal Signore prego loro ogni vero contento . Di Roma, il di 13 d'Aprile 1602.
Di . . . .
Come fratello
Il Cardinal Bellarmino Arciv.o di Capua.