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239 Bellarmin au chapitre de Capone. Rome, 13 avril 1602.
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Molto R.di figlioli.<lb/>
 
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[Il Decano Pompeo Pellegrino et il Canonico Isa] mandati qua dalle SS.e VV. a baciare i piedi alla Santità di Nostro Signore dal la grazia fattami di suo motu proprio di cotesto Arcivescovato, e è congratularsi con me, sono stati veduti e ricevuti da me con quell'affetto che mi si conviene. Di si cortese dimostrazione ne ringrazio le SS.VV. assicurandole, che da me avranno sempre corrispondenza di volontà e potranno promettersi di me per ogni loro soddisfazione in universale e in particolare quanto d'ogni altro che fosse stato eletto a cotesta cura, e di ciò il tempo ne sarà buon giudice. Piaccia a sua divina Maestà che, si come ha ispirato sua Beatitudine a giudicarmi atto a carico tanto grave, così dia forze a me di fare il suo santo servizio in beneficio di tutte coteste anime; al che spero di essere aiutato dalle SS.VV. e col mezzo delle orazioni e con la conformità di vita e amore che dover essere tra di noi. Con che desiderando io in breve di goderle amorevolmente e con quella carità che devo, mi rimetto a quanto di più intenderanno dall'istesso decano e canonico. Isa, e dal Signore prego loro ogni vero contento . Di Roma, il di 13 d'Aprile 1602.<lb/>
239
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/ Molto ,di figlioli.
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Il Cardinal Bellarmino Arciv.o di Capua.
[ Il Decano Pompeo Pellegrino et il Canonico Isa] mandati qu� dalle SS^ VV. baciare i piedi alla Santit� di Nostro Signore dal la gratia fattami di suo motu proprio di cotesto Arcivescovato, et � congratularsi meco, sono stati veduti et ricevuti da me con quell'affetto che mi si conviene. Di si cortese dimostratione ne ringrazio le SS. VV. assicurandole, che da me haveranno sempre corrispondenza di volont� e potranno promettersi di me per ogni loro sodisfattione in universale et in particolare quanto d'ogni' /y altro che fosse stato eletto cotesta cura, e di ci� il tempo ne sar� buon giudice. Piaccia sua divina Maest� che, si come h� in spirato sua Beatitudine giudicarmi atto � carrico tanto grave, cosi dia forze me di fare il suo santo servitio in beneficio di tutte coteste anime; al che spero di essere aiutato dalle SS.VV. e col mezzo dell'orationi et con la conformit� di vita et amore che dover� essere tra di noi. Con che desiderando io in brieve di goderle amorevolnmente et con quella carit� che devo, mi rimetto quanto di piu intenderanno dall'istesso decano e canonico.Isa, e dal Signore prego loro ogni vero contento . Di Roma, il di 13 d'Aprile 1602.
 
Di . . . . Come fratello Il Cardinal Bellarmino Arciv� di Capua.
 
 
 
[ Archiv. Postul. 6�. Extraits de lettres �crites au chap.de Cap.]
 

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Molto R.di figlioli.
[Il Decano Pompeo Pellegrino et il Canonico Isa] mandati qua dalle SS.e VV. a baciare i piedi alla Santità di Nostro Signore dal la grazia fattami di suo motu proprio di cotesto Arcivescovato, e è congratularsi con me, sono stati veduti e ricevuti da me con quell'affetto che mi si conviene. Di si cortese dimostrazione ne ringrazio le SS.VV. assicurandole, che da me avranno sempre corrispondenza di volontà e potranno promettersi di me per ogni loro soddisfazione in universale e in particolare quanto d'ogni altro che fosse stato eletto a cotesta cura, e di ciò il tempo ne sarà buon giudice. Piaccia a sua divina Maestà che, si come ha ispirato sua Beatitudine a giudicarmi atto a carico tanto grave, così dia forze a me di fare il suo santo servizio in beneficio di tutte coteste anime; al che spero di essere aiutato dalle SS.VV. e col mezzo delle orazioni e con la conformità di vita e amore che dover essere tra di noi. Con che desiderando io in breve di goderle amorevolmente e con quella carità che devo, mi rimetto a quanto di più intenderanno dall'istesso decano e canonico. Isa, e dal Signore prego loro ogni vero contento . Di Roma, il di 13 d'Aprile 1602.
Di . . . .
Come fratello
Il Cardinal Bellarmino Arciv.o di Capua.