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Rom^, aprii 1605. 666-----------------
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Molto Ill.ri Signori. Poichè piacque a Dio di darmi per pastore di cotesto suo gregge di Capua, devo procurare con ogni mio studio e diligenza, si come ho fatto sinora, di giovarlo e aiutarlo si nello spirituale come nel resto, e massime conoscendo io il gran bisogno che tiene tutta la città e in particolare la gioventù, la quale, per non avere comodità di attendere alle virtù si perde nel fiore della sua età. Avendo però io pensato di porre in esecuzione il desiderio di molti di cotesta città, che più volte m'hanno fatto istanza di condurci i padri della Compagnia di Gesù e fondarci un collegio, ho disposto il rev.mo p. Generale di detta Compagnia a contentarsene a mia intercessione, si come ha fatto; e io, perchè si possa porre ad effetto così buona opera, mi sono risoluto di rinunciarli cotesta mia abbazia di Santo Benedetto, non mi curando di privarmene, ancor che ne abbia bisogno per servizio e utilità di cotesta città e sua diocesi. Ma perchè l'entrata di detta abbazia non ascende a quanto è necessario, non potendo la Compagnia fondare collegi,secondo le sue costituzioni, con manco di [trenta bocche tra padri e altri fratelli; vengo ad avvisare il tutto alle Sig.rie vostre acciò non solo mi facciano sa-
 
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pere il desiderio della] mille cinquecento ducati e l'abbazia non vale più che novecento ducati in circa, però l'istesso p.Generale mi ha detto che sarebbe necessario aggiungere, ma anche mi dicano se avranno pronto l'assegnamento dei settecento scudi annui, che già furono destinati per simile effetto, per il quale anche se l'ebbe, secondo mi fu detto, l'assenso regio, che allora poi siccome ho disposto il sud.o padre Generale così procurerò con ogni mio potere d'impetrare grazia da N. S.re della rinuncia della d.ta abbazia. Aspetteròp dunque risposta dalle SS. VV. per sapere quanto avrò da fare in servizio e beneficio di cotesta città. E Dio N. S.re sia sempre in loro custodia.
Bellarmin aux magistrale de Oapua.
 
 
 
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Aspettar� dunque risposta dalle SS.VV. per sapere quanto havr� da
 
 
 
fare in servitio e benefitio di cotesta citt�. Et Dio N.S^^ sia sempre in loro custodia.
 
 
 
Archiv.Vatic.Gesuit.i9 , fol.1 2 9 . Manu secretarli, a Bellarm.suppr.
 

Revision as of 12:16, 27 April 2017

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Molto Ill.ri Signori. Poichè piacque a Dio di darmi per pastore di cotesto suo gregge di Capua, devo procurare con ogni mio studio e diligenza, si come ho fatto sinora, di giovarlo e aiutarlo si nello spirituale come nel resto, e massime conoscendo io il gran bisogno che tiene tutta la città e in particolare la gioventù, la quale, per non avere comodità di attendere alle virtù si perde nel fiore della sua età. Avendo però io pensato di porre in esecuzione il desiderio di molti di cotesta città, che più volte m'hanno fatto istanza di condurci i padri della Compagnia di Gesù e fondarci un collegio, ho disposto il rev.mo p. Generale di detta Compagnia a contentarsene a mia intercessione, si come ha fatto; e io, perchè si possa porre ad effetto così buona opera, mi sono risoluto di rinunciarli cotesta mia abbazia di Santo Benedetto, non mi curando di privarmene, ancor che ne abbia bisogno per servizio e utilità di cotesta città e sua diocesi. Ma perchè l'entrata di detta abbazia non ascende a quanto è necessario, non potendo la Compagnia fondare collegi,secondo le sue costituzioni, con manco di [trenta bocche tra padri e altri fratelli; vengo ad avvisare il tutto alle Sig.rie vostre acciò non solo mi facciano sa- pere il desiderio della] mille cinquecento ducati e l'abbazia non vale più che novecento ducati in circa, però l'istesso p.Generale mi ha detto che sarebbe necessario aggiungere, ma anche mi dicano se avranno pronto l'assegnamento dei settecento scudi annui, che già furono destinati per simile effetto, per il quale anche se l'ebbe, secondo mi fu detto, l'assenso regio, che allora poi siccome ho disposto il sud.o padre Generale così procurerò con ogni mio potere d'impetrare grazia da N. S.re della rinuncia della d.ta abbazia. Aspetteròp dunque risposta dalle SS. VV. per sapere quanto avrò da fare in servizio e beneficio di cotesta città. E Dio N. S.re sia sempre in loro custodia.