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Capua,23 ju�llet 1604. Bellarmin au P. Carminata.
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M.to R. P.re mio.<lb/>
 
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V.R. mi propone un dubbio del breviario, come possa essere, che sant'Ambrogio dica, Socrus Simonis et Andrene, e se è errore, perchè non sia stato emendato nella correzione del Breviario. Io gli propongo due altri dubbi; nella festa della circoncisione, nella lezione ultima che è pure di sant'Ambrogio lib. 2 in Luc. si dice, numquid sancti pseudoprophetae, quos ad preces Eliae coelestis iniuriae ultor ignis absumpsi? Questo è manifesto errore, perchè non i falsi profeti ma li cinquanta soldati di Ochozia furono bruciati con il fuoco venuto dal cielo per l'orazione d'Elia. Come quest'errore non si è corretto? Di più nella Domenica 3.a di ottobre nella prima lezione, che dei Machabei, si dice che Giuda Machabeo aveva solo ottocento soldati, quando fece l'ultima, battaglia, e nella 4.a lezione che è di sant'Ambrogio, si dice che i soldati di Giuda erano novecento. Quest'errore è contraddizione; perchè non si è corretto? Non è dubbio che santo Ambrogio in questi due ultimi luoghi si è ingannato per lapsum memoriae. Ma non si sono emendati questi errori, perchè non abbiamo avuto l'ordine toccare i libri dei santi Padri, se non quando erano errore di stampa, e non dell'autore. Perchè è manco male, che si legga un'errore di mancamento di memoria di qualche Padre, che non è, che si possa dire, che noi abbiamo mutato il testo dei santi Padri, e che non siamo fedeli in riferire, e così ancora comandano le regole dell'indice, che non si mutino i testi dei Padri antichi, ancorchè vi si trovino dell'errori. Così ancora negli inni di sant'Ambrogio, Ilario, Gregorio e simili vi sono delle sillabe false, ma non si sono emendate, se non quando erano errori di stampa. Così dunque si risponde al dubbio di V.R. in quanto tocca alla correzione, che non abbiamo avuto ordine di toccare il testo di questo santo, tanto più che può essere, come ben dice V.R. che Santo Pietro e santo Andrea avessero due sorelle per moglie, e può ancora essere che si chiami la suocera di san Pietro suocera ancora di S. Andrea, perchè essendo fratello ambedue la tenevano per parente,
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sant'Ambrogio dica, Socrus Simonis et Andrene, et s'� errore, perche non sia stato emendato nella correttione del Breviario. Io gli pro^ pongo due altri dubii; nella festa della circumcisione, nella lettione ultima che pure d� sant'Ambrogio l�b.�2 in Lue. si dice, numquid sanati pseudoprophetae, quos ad preces Eliae coelestis indurine ultor �gnis absumps�tY Questo manifesto errore, perche non i falsi prophetdL^ ma l� cinquanta soldati d� Ochozia f u m o brugiati con il fuoco venuto dal cielo per l'oratione d'Elia. Come q uest'errore non s� � corretto? Di pi� nella Domenica 3^ d'ottobre nella prima lettione, che � de Machabei, s� dice che Giuda Machabeo havea solo ot tocento soldati, quando fece l'ultima, battaglia, et nella 4^ lettione chz'� d� sant'Ambrogio, si dice che i soldati di Giuda erano no/^vecento. Quest'errore � contradittione; perche non si corretto? Non � dubio che santo Ambrogio in questi dui ultimi luoghi si � in gannato per lapsum memorine. Ma non si sono emendati questi errori, perche non habb�amo havuto l'ordine toccare libri de'sant� Padri, se non quando erano errore d� stampa,et non dell'autore. Perche � manco male, che si legga un'errore di mancamento d� memoria di qual che Padre, che non ,che si possa dire, che noi habb�amo mutato il testo de'sant� Padri, et che non siamo fedeli in refer�re, et c&s� anco comandano le regole dell'indice, che non s� mutino testi de' Padri antichi, ancorch� vi si trovino dell'errori. Cos� anco negl' h�nn� d� sant'Ambrogio, Hilar�o, Gregorio et simili vi sono delle sillabe false, ma non si sono emendate, se non quando erano errori di stampa. Cos� dunque s� r�sponde al dubio di V.R. in quanto tocca alla correttione, che non habb�amo havuto ordine di toccare il testo d� questo santo, tanto pi� che pu� essere,come ben dice V.R. che San to Pietro et santo Andrea havessero due sorelle per moglie, et pu� anco essere che si chiami la suocera di san Pietro suocera anco di S. Andrea, perche essendo fratello ambedue la tenevano per parente.
 

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M.to R. P.re mio.
V.R. mi propone un dubbio del breviario, come possa essere, che sant'Ambrogio dica, Socrus Simonis et Andrene, e se è errore, perchè non sia stato emendato nella correzione del Breviario. Io gli propongo due altri dubbi; nella festa della circoncisione, nella lezione ultima che è pure di sant'Ambrogio lib. 2 in Luc. si dice, numquid sancti pseudoprophetae, quos ad preces Eliae coelestis iniuriae ultor ignis absumpsi? Questo è manifesto errore, perchè non i falsi profeti ma li cinquanta soldati di Ochozia furono bruciati con il fuoco venuto dal cielo per l'orazione d'Elia. Come quest'errore non si è corretto? Di più nella Domenica 3.a di ottobre nella prima lezione, che dei Machabei, si dice che Giuda Machabeo aveva solo ottocento soldati, quando fece l'ultima, battaglia, e nella 4.a lezione che è di sant'Ambrogio, si dice che i soldati di Giuda erano novecento. Quest'errore è contraddizione; perchè non si è corretto? Non è dubbio che santo Ambrogio in questi due ultimi luoghi si è ingannato per lapsum memoriae. Ma non si sono emendati questi errori, perchè non abbiamo avuto l'ordine toccare i libri dei santi Padri, se non quando erano errore di stampa, e non dell'autore. Perchè è manco male, che si legga un'errore di mancamento di memoria di qualche Padre, che non è, che si possa dire, che noi abbiamo mutato il testo dei santi Padri, e che non siamo fedeli in riferire, e così ancora comandano le regole dell'indice, che non si mutino i testi dei Padri antichi, ancorchè vi si trovino dell'errori. Così ancora negli inni di sant'Ambrogio, Ilario, Gregorio e simili vi sono delle sillabe false, ma non si sono emendate, se non quando erano errori di stampa. Così dunque si risponde al dubbio di V.R. in quanto tocca alla correzione, che non abbiamo avuto ordine di toccare il testo di questo santo, tanto più che può essere, come ben dice V.R. che Santo Pietro e santo Andrea avessero due sorelle per moglie, e può ancora essere che si chiami la suocera di san Pietro suocera ancora di S. Andrea, perchè essendo fratello ambedue la tenevano per parente,
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