Difference between revisions of "Page:EBC 1604 02 03 0387.pdf/1"

From GATE
Page statusPage status
-
Not proofread
+
Proofread
Page body (to be transcluded):Page body (to be transcluded):
Line 1: Line 1:
[[Category:EBC Not proofread]][[Category:EBC_Letters]]
+
[[Category:EBC_Proofread]][[Category:EBC_Letters]]
Capone, 3 f�vrier 1604. Bellarmin � Antoine Angelucci.
+
Ill.mo e molto R.do Sig.or come fratello. Credo, si ricorderà V.S. come l'anno passato vacando il Canonicato sacerdotale di Don Emilio Carosio, fu data da noi a Don Benedetto di Domenico, e a ciò potesse ritenere la porzione di Salvatore maggiore, e non dovesse far spesa in impetrare nuova dispensa da Roma, e ancora per impingnare la penitenziaria, fu unita da noi con consenso dal Capitolo la detta porzione al canonicato sacerdotale dello stesso Don Benedetto, come penitenziero della nostra Chiesa. Questo fatto è stato da alcuni messo in controversia, e per chiarirmi della verità, ho fatto studiare il caso agli esaminatori sinodali, che ora sono il canonico Macaro, il canonico Riccio, e Don Michele Monaco, e di più al mio Vicario, all'Uditore, e Don Livio, e a tutti ho fatto vedere il decreto dell'unione. Tutti hanno concluso, che l'unione non si poteva fare, e che non è valida. Le ragioni sono state molte, ma la principale, perchè secondo il concilio di Trento non si può unire a canonicati e prebende, altro che benefici semplici, e questi in caso che il canonicato sia così tenue, che non basti alla decenza di un canonico: questa porzione non è semplice, poichè è cappellania curata de fatto, e almeno è coadiutrice della Rettoria curata, se bene finora i cappellani soli agnoscunt curam, e il Rettore se ne sta come prima, senza pensiero di cura; e ancora il canonicato sacerdotale non è così tenue, che abbia bisogno di aggiunta di altri benefici. E se si dice, che si è fatta l'unione per arricchire la penitenziaria, dicono che bisognava osservare la regola del concilio, di erigere la prima prebenda vacatura, in prebendam poenitentiariae. Ora io mi trovo molto confuso, parendomi di aver ingannato Don
 
+
Benedetto, il quale dovrà pure provvedersi da Roma di dispensa per ritenere la sua porzione con il canonicato, e bisognerà con
387
+
<pb/>
 
 
/
 
 
 
111^^ et molto
 
 
 
S�g^^ come fratello. Credo, si ricordar^
 
 
 
V.S. come l'anno passato vacando il Canonicato sacerdotale di Don
 
 
 
Emilio Carosio, fu data da noi Don Benedetto di Domenico, et �
 
 
 
ci� potesse ritenere la portione di
 
 
 
Salvatore maggiore, et non
 
 
 
dovese far spesa in impetrare nuova dispenza da Roma, et anco per
 
 
 
impinguare la penitentiaria, fu unita da noi con consenso dal
 
 
 
Capitulo la detta portione al canonicato sacerdotale dell'istesso
 
 
 
Don Benedetto, come penitentiero della nostra Chiesa. Questo fatto
 
 
 
stato da alcuni messo in controversia, et per chiarirmi della
 
 
 
verit�, ho fatto studiare il caso alli essaminatori sinodali,che
 
 
 
bora sono il canonico Kacaro, il canonico Riccio, et Don Michele
 
 
 
Monaco, et di piu al mio Vicario, all'Uditore, et Don Livio, e
 
 
 
tutti ho fatto vedere il decreto dell'unione. Tutti hanno conclu
 
 
 
so, che l'unione non si poteva fare, et che non valida. Le ra-
 
 
 
/^"gioni sono state multe, ma la principale, perche secondo il conci
 
 
 
lio di Trento non si pu� unire canonicati et prebende,altro che
 
 
 
benefitii semplici, et questi in caso che il canonicato sia cosi
 
 
 
tenue, che non basti alla decentia di un canonico: questa portio
 
 
 
ne non semplice, poi che � cappellania curata de fatto, et alme-
 
 
 
no � coadjutrice della Rettoria curata, se bene fin'hora i cappel
 
 
 
lani soli agnoscunt curam, et il Rettore se ne sta come prima,
 
 
 
senza pensiero di cura; et anco il canonicato sacerdotale non
 
 
 
cosi tenue, che habbia bisogno di aggiunta di altri benefitii. Et
 
 
 
se si dice, che si fatta l'unione per arrichir� la penitentia-
 
 
 
ria, dicono che bisognava osservare la regula del concilio, di
 
 
 
erigere la prima prebenda vacatura,in prebendam poenitentiariae.
 
 
 
Hora io mi trovo molto confuso, parendomi di haver ingannato Don
 
 
 
Benedetto, il quale dover� pure provedersi da Roma di dispenza
 
 
 
per ritenere la sua portione con il canonicato, et bisognar� con
 

Revision as of 12:41, 3 April 2017

This page has been proofread

Ill.mo e molto R.do Sig.or come fratello. Credo, si ricorderà V.S. come l'anno passato vacando il Canonicato sacerdotale di Don Emilio Carosio, fu data da noi a Don Benedetto di Domenico, e a ciò potesse ritenere la porzione di Salvatore maggiore, e non dovesse far spesa in impetrare nuova dispensa da Roma, e ancora per impingnare la penitenziaria, fu unita da noi con consenso dal Capitolo la detta porzione al canonicato sacerdotale dello stesso Don Benedetto, come penitenziero della nostra Chiesa. Questo fatto è stato da alcuni messo in controversia, e per chiarirmi della verità, ho fatto studiare il caso agli esaminatori sinodali, che ora sono il canonico Macaro, il canonico Riccio, e Don Michele Monaco, e di più al mio Vicario, all'Uditore, e Don Livio, e a tutti ho fatto vedere il decreto dell'unione. Tutti hanno concluso, che l'unione non si poteva fare, e che non è valida. Le ragioni sono state molte, ma la principale, perchè secondo il concilio di Trento non si può unire a canonicati e prebende, altro che benefici semplici, e questi in caso che il canonicato sia così tenue, che non basti alla decenza di un canonico: questa porzione non è semplice, poichè è cappellania curata de fatto, e almeno è coadiutrice della Rettoria curata, se bene finora i cappellani soli agnoscunt curam, e il Rettore se ne sta come prima, senza pensiero di cura; e ancora il canonicato sacerdotale non è così tenue, che abbia bisogno di aggiunta di altri benefici. E se si dice, che si è fatta l'unione per arricchire la penitenziaria, dicono che bisognava osservare la regola del concilio, di erigere la prima prebenda vacatura, in prebendam poenitentiariae. Ora io mi trovo molto confuso, parendomi di aver ingannato Don Benedetto, il quale dovrà pure provvedersi da Roma di dispensa per ritenere la sua porzione con il canonicato, e bisognerà con
---page break---