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Rendo infinite gratie à V. R. della carità che m'hà fatto del Libro, insieme con li <add>altri</add> libretti della dottrina christiana mandatami. In torno poi quello che m'hà fatto sapere di qualche donativo rifiutato da me, essendo offerto à me d'alcuni Signori. Padre mio, tanto hò ricevuto quelle consecelle in Genova per la mia bramata missione del [[Place::Mogor]] (cercando per mezzo di quelle d'intratre nell'amicitia di qualche capo dell'Infedeli per poter seminare frà quella cieca gente l'evangelica verità) quanto sapevo esser ciò volontà di Dio, havendolo fatto secondo il sentimento delli miei superiori; mà hora, perche mi pare che Dio gusta più del contrario, non devo operar d'alatra maniera. <span style="color:Red">Non mi ricordo d'haver fatto scrivere per mano d'altri lettera alcuna come m'hà accenato</span>, solamente, havendo havuto tre lettere dal <unclear>fratello</unclear> Nati una dopo l'altra alle quali non hò potuto haver tempo per rispondere, feci risponder per un'altra mano nel giorno della posta, mentre non hò potuto essere anco presente, perche fùi chiamato dalla Viceregina. V. R. mi hà scritto che dubitò ella perciò della mia sanità; rengratio il Signore, stò molto bene di salute corporale, fatigando per quanto sò e posso nella salure dell'anime à maggior gloria di Dio, e studiando anche nel tempo da me aggiustato, secondo quello che gl'haveva scritto. <span style="color:Red">Hò sentito dire che V. R., havendo sentido non sò che di mancanza della solita carità della Compagnia usata meco da alcuni di questi superiori, prese un poco di fastidio</span>; Padre mio non cè niente perche non sono venuro à questa Sacra Religione per Regnare, mà per patir qualche cosa per amore di quel Dio, che mi chiamò a se mostrandomi la vera via, per arrivar a lui, esser la croce. In questo devo gloriarmi quando mi trovo in qualche maniera somigliate al mio amato Signore Stia dunque sicura la R. V. che io, secondo lao spirito, non prendo niente di fastidio per cosa<br>
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Rendo infinite gratie à V. R. della carità che m'hà fatto del Libro, insieme con li <add>altri</add> libretti della dottrina christiana mandatami. In torno poi quello che m'hà fatto sapere di qualche donativo rifiutato da me, essendo offerto à me d'alcuni Signori. Padre mio, tanto hò ricevuto quelle consecelle in Genova per la mia bramata missione del [[Place::Mogor]] (cercando per mezzo di quelle d'intratre nell'amicitia di qualche capo dell'Infedeli per poter seminare frà quella cieca gente l'evangelica verità) quanto sapevo esser ciò volontà di Dio, havendolo fatto secondo il sentimento delli miei superiori; mà hora, perche mi pare che Dio gusta più del contrario, non devo operar d'alatra maniera. <span style="color:Red">Non mi ricordo d'haver fatto scrivere per mano d'altri lettera alcuna come m'hà accenato</span>, solamente, havendo havuto tre lettere dal <unclear>fratello</unclear> Nati una dopo l'altra alle quali non hò potuto haver tempo per rispondere, feci risponder per un'altra mano nel giorno della posta, mentre non hò potuto essere anco presente, perche fùi chiamato dalla [[Name::Fernández de Córdoba y Enríquez de Ribera, Ana|Viceregina]]. V. R. mi hà scritto che dubitò ella perciò della mia sanità; rengratio il Signore, stò molto bene di salute corporale, fatigando per quanto sò e posso nella salure dell'anime à maggior gloria di Dio, e studiando anche nel tempo da me aggiustato, secondo quello che gl'haveva scritto. <span style="color:Red">Hò sentito dire che V. R., havendo sentido non sò che di mancanza della solita carità della Compagnia usata meco da alcuni di questi superiori, prese un poco di fastidio</span>; Padre mio non cè niente perche <span style="color:Red">non sono venuro à questa Sacra Religione per Regnare, mà per patir qualche cosa per amore di quel Dio</span>, che mi chiamò a se mostrandomi la vera via, per arrivar a lui, esser la croce. In questo devo gloriarmi quando mi trovo in qualche maniera somigliate al mio amato Signore Stia dunque sicura la R. V. che io, secondo lao spirito, non prendo niente di fastidio per cosa<br>
 
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[Margine:] Al P. Domenico Brunacci
 
[Margine:] Al P. Domenico Brunacci

Latest revision as of 21:39, 31 August 2023

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Molto Reverendo in Xto Padre


P. C.

Rendo infinite gratie à V. R. della carità che m'hà fatto del Libro, insieme con li altri libretti della dottrina christiana mandatami. In torno poi quello che m'hà fatto sapere di qualche donativo rifiutato da me, essendo offerto à me d'alcuni Signori. Padre mio, tanto hò ricevuto quelle consecelle in Genova per la mia bramata missione del Mogor (cercando per mezzo di quelle d'intratre nell'amicitia di qualche capo dell'Infedeli per poter seminare frà quella cieca gente l'evangelica verità) quanto sapevo esser ciò volontà di Dio, havendolo fatto secondo il sentimento delli miei superiori; mà hora, perche mi pare che Dio gusta più del contrario, non devo operar d'alatra maniera. Non mi ricordo d'haver fatto scrivere per mano d'altri lettera alcuna come m'hà accenato, solamente, havendo havuto tre lettere dal fratello Nati una dopo l'altra alle quali non hò potuto haver tempo per rispondere, feci risponder per un'altra mano nel giorno della posta, mentre non hò potuto essere anco presente, perche fùi chiamato dalla Viceregina. V. R. mi hà scritto che dubitò ella perciò della mia sanità; rengratio il Signore, stò molto bene di salute corporale, fatigando per quanto sò e posso nella salure dell'anime à maggior gloria di Dio, e studiando anche nel tempo da me aggiustato, secondo quello che gl'haveva scritto. Hò sentito dire che V. R., havendo sentido non sò che di mancanza della solita carità della Compagnia usata meco da alcuni di questi superiori, prese un poco di fastidio; Padre mio non cè niente perche non sono venuro à questa Sacra Religione per Regnare, mà per patir qualche cosa per amore di quel Dio, che mi chiamò a se mostrandomi la vera via, per arrivar a lui, esser la croce. In questo devo gloriarmi quando mi trovo in qualche maniera somigliate al mio amato Signore Stia dunque sicura la R. V. che io, secondo lao spirito, non prendo niente di fastidio per cosa

[Margine:] Al P. Domenico Brunacci