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Capone, 18 juillet 1603. Bellarmin au Cardinal Gallo.
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Ill.mo e R.mo Sig.or mio oss.mo.<lb/>
 
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La rettoria di San Leucio di questa città fu dichiarata curata sin dal tempo della bon. mem. del S.r Card.le di Sermoneta allora arcivescovo e il decreto fatto in quel tempo nel sinodo è stato approvato e autenticato dalla S.ta di M.S. l'anno 1601, come si vede per la bolla fatta sopra di ciò, la qual si può vedere da ciascheduno. Ora stando tutto questo, non ho potuto ne posso tollerare un tal negozio con silenzio, dovendo io provvedere alle cose di questa mia chiesa al meglio ch'io posso senza caricarne la mia coscienza; e pero io feci fare un editto che fra il termine di quindici giorni dovesse comparire il Jacomelli, come Rettore di S. Leucio, a mostrare le sue bolle, e il simile facessero l'altri che sono compresi nel predetto decreto del Signor Cardinale di Sermoneta. Onde se il detto Jacomelli si lascierà vedere con le sue bolle, si assicuri V.S. Ill.ma che lo sentirò volentieri e con ogni amorevolezza, si perchè così intendo di fare con ciascheduno, ma molto più con questo per essermi raccomandato con tanto affetto da V.S. Ill.ma alla quale devo servire e obedir" sempre.
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Con che le faccio umilissima riverenza, e li prego da Dio ogni felicità. Di Capua il di 18 di Luglio 1603.<lb/>
 
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il Card. Bellarmino.<lb/>
La rettoria di San'Leucio di questa citt� f� dichiarata curata sin'dal tempo della bon. mem. del Sy Card1 6 di Sermoneta all'ho-
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All'Ill.mo e R.mo Sig.or mio oss.mo, il Sig.or Card.le Gallo. Roma
 
 
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da ciascheduno. Hora stando tutto questo, non h� potuto ne posso
 
 
 
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se di questa mia chiesa al meglio ch'io posso senza caricarne la
 
 
 
mia conscienza; et pero io feci fare un'editto che fra il termine
 
 
 
di quindici giorni dovesse comparire il Jacomelli,come Rettore di
 
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S. Leucio, mostrare le sue bolle, et il simile facessero l'altri
 
 
 
che sono compresi nel predetto decreto del Signor Cardinale di
 
 
 
Sermoneta. Onde se il detto Jacomelli si lascier� vedere con le
 
 
 
^^^sue bolle, si assecuri V. S. 111^^ che lo sentir� volentieri et
 
 
 
con ogni amorevolezza, si perche cosi intendo di fare con ciasche
 
 
 
duno, ma molto pi� con questo per essermi raccomandato con tanto
 
 
 
affetto da V. S. 111^^ alla quale devo servire et obedir" sempre.
 
 
 
Con che le faccio humillima riverenza, et li prego da Dio ogni fe-
 
 
 
licit�. Di Capua il di 18 di Luglio 1603.
 
 
 
Di V. S. 111^^ et
 
 
 
humilissimo servo il Card. Bellarmino.
 
 
 
Card^^ Gallo. Adr.: All'Ill"^ et
 
 
 
Sig�^ mio oss^^, il Sig�^ Card^^ Gallo.Roma
 
 
 
[ Rome, Biblioth. Valliceli., R.45, f.l8l. Signat.autogr. ]
 

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Ill.mo e R.mo Sig.or mio oss.mo.
La rettoria di San Leucio di questa città fu dichiarata curata sin dal tempo della bon. mem. del S.r Card.le di Sermoneta allora arcivescovo e il decreto fatto in quel tempo nel sinodo è stato approvato e autenticato dalla S.ta di M.S. l'anno 1601, come si vede per la bolla fatta sopra di ciò, la qual si può vedere da ciascheduno. Ora stando tutto questo, non ho potuto ne posso tollerare un tal negozio con silenzio, dovendo io provvedere alle cose di questa mia chiesa al meglio ch'io posso senza caricarne la mia coscienza; e pero io feci fare un editto che fra il termine di quindici giorni dovesse comparire il Jacomelli, come Rettore di S. Leucio, a mostrare le sue bolle, e il simile facessero l'altri che sono compresi nel predetto decreto del Signor Cardinale di Sermoneta. Onde se il detto Jacomelli si lascierà vedere con le sue bolle, si assicuri V.S. Ill.ma che lo sentirò volentieri e con ogni amorevolezza, si perchè così intendo di fare con ciascheduno, ma molto più con questo per essermi raccomandato con tanto affetto da V.S. Ill.ma alla quale devo servire e obedir" sempre. Con che le faccio umilissima riverenza, e li prego da Dio ogni felicità. Di Capua il di 18 di Luglio 1603.
Di V.S. Ill.ma e R.ma
umilissimo servo
il Card. Bellarmino.
S.r Card.le Gallo.
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All'Ill.mo e R.mo Sig.or mio oss.mo, il Sig.or Card.le Gallo. Roma