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Capone, vera le 10 avr�l 1603.
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Nel sinodo provincialem, che abbiamo celebrato li giorni passati, sono venute querele moltissime e gravissime da cleri e da populi di Caiazza e di Theana; et si è visto come in quelle due chiese per le discordie continue che hanno li Vescovi con i Vicari Apostolici e per altre cause ogni cosa va in rovina, le chiese materiali, l'entrate episcopali, gli offici divini, l'amministrazione dei Sacramenti, il culto debito alla Santissima Eucarestia e alle sacre reliquie, e finalmente i costumi dei popoli e le anime ricomprate con il prezioso sangue di Cristo. Per questo l'istesso sinodo ha dichiarato esserci cause sufficienti per le quali il Metropolitano possa e debbia visitare quelle due chiese conforme al decreto
 
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del concilio di Trento, sess. 24, cap. 3, per rimediare quello che si può, e di quello che non si può darne avviso alla santa Sede apostolica, a ciò con la sua suprema autorità provveda. [ Ma perchè intendo che questo decreto del concilio di Trento non è in uso]... Ma a me non è parso conveniente pigliare l'assunto di visitare queste chiese, senza prima darne conto alla Sacra congregazione, e per mezzo di essa a N.ro Signore. Però vengo con questa a far sapere a V. S. Ill.ma come il concilio nostro provinciale ha esaminato e approvato le cause che si adducono per la necessità della visita delle chiese
332 Bellarmin au Cardinal de Florence.
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di Caiazza e Theana; e di più la supplico sia servita farne parte con N.ro Signore e con la sacra congregazione, e ordinarci quello si debba fare. E finalmente gli metto in considerazione che dovendosi visitare queste chiese, saria meglio commettere quest'officio ad alcuno più esperto e meno occupato di me, come saria il Vescovo di Calvi,o quello di Sessa,o quello di Caserta. E questo non lo scrivo per cerimonia o modestia, ma perchè giudico esser così più servizio di Dio e utile delle chiese, e a me daria una grafia singolarissima essere sgravato di queste opere, e ne restaria a Nostro Signore et a V.S. Ill.ma con obbligo particolare.
 
 
/ Nel sinodo provincialem,che habbiamo celebrato li giorni pas
 
 
 
sati, sono venute querele moltissime et gravissime da cleri et da po
 
 
 
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cre reliquie, et finalmente i costumi de populi et le anime ricom
 
 
 
prate con il pretioso sangue di Christo. Per questo l'istesso sinodo
 
 
 
ha dichiarato esserci cause sufficienti per le quali il Metropolita
 
 
 
no possa et debbia visitare quelle due chiese conforme al decreto
 
 
 
del concilio di Trento, sess.24,cap.3, per rimediare quello che si
 
 
 
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me non parso conveniente pigliare l'assunto di visitare queste
 
 
 
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le cause che si adducono per la necessit� della visita delle chiese
 
 
 
di Caiazza et Theana; et di pi� la supplico sia servita farne parte
 
 
 
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debbia fare. Et finalmente gli metto in consideratione che dovendosi
 
 
 
visitare queste chiese,saria meglio commettere quest'offitio ad al-
 
 
 
cuno piu esperto et meno occupato di me, come saria il Vescovo di
 
 
 
Calvi,quello di Sessa,quello di Caserta. Et questo non lo scrivo
 
 
 
per cerimonia modestia, ma perche giudico esser cosi piu servitio
 
 
 
di Dio et utile delle chiese,et � me daria una grafia singularissima
 
 
 
essere sgravato di queste opere,et ne restaria Nostro Signore et V . s . 111^^ con obligo particular$.
 
 
 
[ F.B.3, f.l8. Minute autogr. ]
 

Revision as of 15:12, 29 March 2017

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Nel sinodo provincialem, che abbiamo celebrato li giorni passati, sono venute querele moltissime e gravissime da cleri e da populi di Caiazza e di Theana; et si è visto come in quelle due chiese per le discordie continue che hanno li Vescovi con i Vicari Apostolici e per altre cause ogni cosa va in rovina, le chiese materiali, l'entrate episcopali, gli offici divini, l'amministrazione dei Sacramenti, il culto debito alla Santissima Eucarestia e alle sacre reliquie, e finalmente i costumi dei popoli e le anime ricomprate con il prezioso sangue di Cristo. Per questo l'istesso sinodo ha dichiarato esserci cause sufficienti per le quali il Metropolitano possa e debbia visitare quelle due chiese conforme al decreto del concilio di Trento, sess. 24, cap. 3, per rimediare quello che si può, e di quello che non si può darne avviso alla santa Sede apostolica, a ciò con la sua suprema autorità provveda. [ Ma perchè intendo che questo decreto del concilio di Trento non è in uso]... Ma a me non è parso conveniente pigliare l'assunto di visitare queste chiese, senza prima darne conto alla Sacra congregazione, e per mezzo di essa a N.ro Signore. Però vengo con questa a far sapere a V. S. Ill.ma come il concilio nostro provinciale ha esaminato e approvato le cause che si adducono per la necessità della visita delle chiese di Caiazza e Theana; e di più la supplico sia servita farne parte con N.ro Signore e con la sacra congregazione, e ordinarci quello si debba fare. E finalmente gli metto in considerazione che dovendosi visitare queste chiese, saria meglio commettere quest'officio ad alcuno più esperto e meno occupato di me, come saria il Vescovo di Calvi,o quello di Sessa,o quello di Caserta. E questo non lo scrivo per cerimonia o modestia, ma perchè giudico esser così più servizio di Dio e utile delle chiese, e a me daria una grafia singolarissima essere sgravato di queste opere, e ne restaria a Nostro Signore et a V.S. Ill.ma con obbligo particolare.