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dommandando a Dio che se havesse lasciato di dire cosa alcuna, la

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grazia di perseverare come lui sin al fine, Dammi Signore constanza sin alla
fine, il che stette dicendo quasi tutto quel tempo nel quale Lorenzo si squarta
va, eccetto che una volta disse l'Anima sua preghi per me, et all'ultimo
qual spettacolo m'hai tu, signor mio, fatto vedere hoggi, il che ridisse due
o' tre volte, et essendo all'hora la testa di Lorenzo staccata dal collo, e dal
carnefice alzata in Aria con dire secondo l'usanza, Dio salvi la
Regina, Tomaso disse prego Dio che la salvi, e la benedichi. Voleva
no qua' li ministri che la confessasse per supremo capo nelle cose ecclesiasti-
che, al che rispose Tomaso, se io havessi voluto aggiungere queste parole
già sarei stato liberato un pezzo fa. All'hora, disse il Viceconte se negate
questo, sete un Traditore. Non die Tomaso questa è cosa di fede, nemai
ha offeso Sua Maestà. Se forse voi non intendete per conto della fede e con-
scienza, il che non si deve stimar per offesa, e così guardò verso il cielo
e fece orazione secretamente et alquanto di poi disse queste parole In Te Domine
speravi non confundar in aeternum. O' Domine tu plura pro me passus es
e due volte ripetendo plura plura. All'hora il Vice Conte gli disse
Ancora adesso dommanda perdono e confessa perchè io non dubbito che la Regina
ti sarà misericordiosa, al che rispose, la mia conscienza mi da chiaro
testimonio di non haverla offesa mai, e soggiunse che desiderava tanto
bene alla Regina, quanto all'istessa anima sua, il cui stato talmente favoriva, et honorava che per tutto l'oro che sotto il cielo si trova non vor-
rebbe che pur un pelo della sua Testa a' danno suo perisse, e che
tutto ciò che qua pativa era per salvare l'anima sua pregando l'om
nipotente Dio per amor del suo dolce figliolo che si degnasse di perdonarli
dicendo quelle parole del Profeta Miserere mei Deus secundum ma
gnam misericordiam tua L. Tibi soli peccavi, tibi soli peccavi et
dommandando a Dio che se havesse lasciato di dire cosa alcuna, la