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Latest revision as of 22:02, 3 November 2021
S'invitino li collegi e nostri come paserà, ma persone d'honore. Non s'invitino se non
sei al più, quali siano ò Amici ò Parenti, ò altri da quali quel tale che diffende
habbia di pendenza.
Non si chiamino musici forastieri, ma solo si canti da musici del seminario, molto meno
s'hanno à permettere instrumenti fatti venir di fuora
Nel resto quanto all'addobbamento ò altro s'osservi quello ch'altre volte è stato ordinato
Quello poi che s'haverà da osservare per l'avenire nelle conclusioni, quali al fine delli
delli studi di filosofia, ò Teologia si diffendono ò sia nella sala del collegio Romano
ò in altri collegi quando per qualche raggione particolare la si facessero è il seguente
Prima le conclusioni ò Propositioni non passino 50. come sin hora si è fatto, e si faccino
in foglio, non in libretto, e si stampino solamente in carta, et in niun modo in
seta? ne anco à cardinali ò altri à quali fossero dedicati.
La musica sia d'un choro solo di Voci senza instrumenti se non fosse organo ò Cornetto
e si canti solamente quattro volte cioè al principio quando s'entra, doppo la Prefatione,
al fine di tutti gl'Argomenti, avanti il Ringratiamento e doppo il Ringratiamento.
L'Arme delle conclusioni non sia più longa d'un Palmo Romano et habbia la
sua proportionata larghezza.
Non vi siano Imagini ne d'huomini, ne di Donne ignude, ma sia uno scudo con
conveniente ornamento di fattori?.
Non si stampino conclusioni ne in Raso, ne in Zafferano ne in altro che nella
Casta ordinaria d'esso.
La sala non si doverà passar? tutta ma solo dietro ò vicino alla catedra come
s'usava prima.
Non ci sia musica se non à un choro. Non ci sia più di due, ò tre Instromenti ne
si canti tra l'un argomentante e l'altro ma solo al principio doppo la prefatione
al fine dell'Argomentanti e doppo l'attione de gratie
Quando si fanno Atti publici di Teologia, li Teologi non faccino Repetitioni
quel giorno, e similmente quando si fanno di filosofia li filosofi, et il Padre Rettore
haverà particolar cura di mandar li scolari di quella facoltà che si fanno gl'Atti ma
