Difference between revisions of "Page:EBC 1605 08 06 0496.pdf/1"

From GATE
(→‎Not proofread: Created page with "Category:EBC Not proofread Rome,[septembre] 1605. Bellarmin aux habitants de Capone. 496 / Molto Illustri Signori. Le SS. vostre si ricorderanno, che io nell'ultima pred...")
 
Page body (to be transcluded):Page body (to be transcluded):
Line 1: Line 1:
[[Category:EBC Not proofread]]
+
[[Category:EBC Not proofread]][[Category:EBC_Letters]]
 
Rome,[septembre] 1605. Bellarmin aux habitants de Capone.
 
Rome,[septembre] 1605. Bellarmin aux habitants de Capone.
  

Revision as of 17:29, 8 March 2017

This page has not been proofread

Rome,[septembre] 1605. Bellarmin aux habitants de Capone.

496

/ Molto Illustri Signori. Le SS. vostre si ricorderanno, che io nell'ultima predica dissi che era facil cosa che non tornasse pi� � Capua, se bene desideravo et speravo di tornare, et aggionsi la ragione, perche saria stato possibile che il novo pontefice non mi jT lassasse partire. Mora saperanno che un mese f� raggionando io voi papa et pregando � spedire certi negotii gravi prima di ottobre, perche allora ero risoluto tornar'alla mia chiesa, con questa occa sione Sua Santit� mi dichiar� che voleva in tutti li modi che io restasse in Roma, dicendo aver bisogno dell'opera mia. Io risposi che ero obligato di obedire alla Santit� sua, ma che non potevo con buona conscienza stare in Roma et ritenere la chiesa, et per� che la Santit� Sua � vero mi lassasse tornare � Capua, � provedesse la chiesa di altro pastore. Piacque � Sua Santit� il secondo partito, et mi disse che cercasse qualche persona idonea � questo carico. Io /^*dop� haver pensato sopra questo, gli proposi quattro � cinque per sone, et pregai la Santit� Sua che provedesse bene alla chiesa, el eggendo uno di quei proposti � di altri che gli paresse il pi� ido neo. Alla fine Sua Santit� si � dichiarata voler che la chiesa si dia al Signore Antonio Caetano, nel quale concorrono la dottrina et bont� di vita con la nobilt� et Buona intelligenza con li ministri regii. Spero che la citt� sera consolata, perche oltre alle cose dette, il Signore Antonio e huomo riposato et quieto et risoluto di risedere e far in tutto et per tutto l'offitio di buon pastore. In quanto � quello che tocca � me, posso dire con ogni verit� che sen- ^ ^ t o grandemente questa separazione, perche havevo preso amore � cotesta chiesa et ero desideroso d'impiegarmi pi� che mai nel servitio di coteste anime et di finire in questo santo servitio i giorni miei; et di pi� gli affermo che ero molto pi� quieto et contento cost� che non sono qui in Roma, dove non h� un giorno di riposo. Ma bisogna conformarsi con la divina.volont�, che � la prima causa di ogni cosa, et v� pensando ( come dissi nell'ultima predica ) che il