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Rev.mo P.re mio
Mi è stato avvisato da persona qualificata, che li nostri Padri della Comp.a confessano per ordinario circa dieci Monache di S.ta Marta, non essendo sodisfatte del confessore ordinario. Questo, se fosse vero, mi dispiacerebbe assai, perche il nostro confessore di S.ta Marta è tenuto il migliore, che sia in Roma. Ne credo che sia lecito à Padri della Comp.a confessare per ordinario Monache, ma solo alcune volte l'anno, tutto insieme un Monasterio. Di più mi si dice, che li nostri parlano ancora fuori di confessione, alle monache di S. Marta, senza licenza in scriptis, come se havessero licenza generale. E pure il Papa, quando gli parlai di questo negotio, mi disse, che io potevo dar licenza à Religiosi di parlare alle Monache di s.ta Marta, ma in scriptis, come fà la Santità Sua fuori di Roma, e l'Ill.mo Millino, e Vicario di Sua Santità, quando da licenza à Religiosi di parlare alle Monache di S.ta Cecilia, delle quali è Protettore. Mi farà gratia V.P.tà di farmi sapere ò con un biglietto, ò per qualche persona della Comp.a come vadino questi negotii. E con questo mi raccommando alle sue S. Orationi.
Di casa 15 d'Aprile 1620.
Di V.P. R.ma
fratello et servo in X.°
Roberto Card.le Bellarmino.