Difference between revisions of "François de La Rochefoucauld"
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Consigliere di re Enrico IV, e da lui raccomandato al papa, fu nominato cardinale da Paolo V il 10 dicembre 1607 e incluso nella Congregazione del Sant'Uffizio (la sua presenza alle riunioni della Congregazione è attestata dal 1609 al 1613). Durante il soggiorno romano che seguì la sua nomina cardinalizia si legò d'amicizia con Roberto Bellarmino.<br> | Consigliere di re Enrico IV, e da lui raccomandato al papa, fu nominato cardinale da Paolo V il 10 dicembre 1607 e incluso nella Congregazione del Sant'Uffizio (la sua presenza alle riunioni della Congregazione è attestata dal 1609 al 1613). Durante il soggiorno romano che seguì la sua nomina cardinalizia si legò d'amicizia con Roberto Bellarmino.<br> | ||
Dal 1618 al 1632 fu Grande Elemosiniere di Francia, e dal 1619 abate commendatario di Sainte-Geneviève. Dagli anni venti in poi si dedicò integralmente alla riforma degli ordini religiosi in Francia. Fu molto vicino ai gesuiti. Morì nel 1645. | Dal 1618 al 1632 fu Grande Elemosiniere di Francia, e dal 1619 abate commendatario di Sainte-Geneviève. Dagli anni venti in poi si dedicò integralmente alla riforma degli ordini religiosi in Francia. Fu molto vicino ai gesuiti. Morì nel 1645. | ||
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François de la Rochefoucauld (Parigi, 8 dicembre 1558 – Parigi, 14 febbraio 1645) è stato un vescovo e cardinale francese, membro della Congregazione del Sant'Uffizio.
Destinato fin da giovanissimo alla carriera ecclesiastica, abate benedettino, fu nominato vescovo di Clermont-Ferrand nel 1585 e di Senlis nel 1610.
Consigliere di re Enrico IV, e da lui raccomandato al papa, fu nominato cardinale da Paolo V il 10 dicembre 1607 e incluso nella Congregazione del Sant'Uffizio (la sua presenza alle riunioni della Congregazione è attestata dal 1609 al 1613). Durante il soggiorno romano che seguì la sua nomina cardinalizia si legò d'amicizia con Roberto Bellarmino.
Dal 1618 al 1632 fu Grande Elemosiniere di Francia, e dal 1619 abate commendatario di Sainte-Geneviève. Dagli anni venti in poi si dedicò integralmente alla riforma degli ordini religiosi in Francia. Fu molto vicino ai gesuiti. Morì nel 1645.