Difference between revisions of "Page:EBC 1602 11 09 0299.pdf/1"

From GATE
Page body (to be transcluded):Page body (to be transcluded):
Line 1: Line 1:
 
[[Category:EBC Letters]]
 
[[Category:EBC Letters]]
[[Category:EBC_Proofread]]Ill.moe R.mo sig.r mio oss.mo<lb/>
+
[[Category:EBC_Proofread]]
 +
Ill.mo e R.mo sig.r mio oss.mo<lb/>
 
Resto consolatissimo della grata memoria, che V.S. Ill.ma si degna tenere della mia servitù, secondo il segno che me ne ha dato con la sua cortesissima avvisandomi la sua partita dalla Corte per Modena. Di si cara dimostrazione, ne bacio umilissimamente le mani a V.S. Ill.ma e prego sua divina Maestà che in ogni luogo le conceda tutto quel bene, che lei stessa desidera. La supplico a continuarmi nella sua grazia, nella quale stimerà di essere tanto maggiormente se mi darà occasione che io possa servirla, come devo e desidero. Con che a V.S. Ill.ma faccio umilissima riverenza. Di Capua il di 9 di Novembre 1602.<lb/>
 
Resto consolatissimo della grata memoria, che V.S. Ill.ma si degna tenere della mia servitù, secondo il segno che me ne ha dato con la sua cortesissima avvisandomi la sua partita dalla Corte per Modena. Di si cara dimostrazione, ne bacio umilissimamente le mani a V.S. Ill.ma e prego sua divina Maestà che in ogni luogo le conceda tutto quel bene, che lei stessa desidera. La supplico a continuarmi nella sua grazia, nella quale stimerà di essere tanto maggiormente se mi darà occasione che io possa servirla, come devo e desidero. Con che a V.S. Ill.ma faccio umilissima riverenza. Di Capua il di 9 di Novembre 1602.<lb/>
 
Di V. Ill.ma e R.ma<lb/>
 
Di V. Ill.ma e R.ma<lb/>

Revision as of 13:48, 1 December 2017

This page has been proofread

Ill.mo e R.mo sig.r mio oss.mo
Resto consolatissimo della grata memoria, che V.S. Ill.ma si degna tenere della mia servitù, secondo il segno che me ne ha dato con la sua cortesissima avvisandomi la sua partita dalla Corte per Modena. Di si cara dimostrazione, ne bacio umilissimamente le mani a V.S. Ill.ma e prego sua divina Maestà che in ogni luogo le conceda tutto quel bene, che lei stessa desidera. La supplico a continuarmi nella sua grazia, nella quale stimerà di essere tanto maggiormente se mi darà occasione che io possa servirla, come devo e desidero. Con che a V.S. Ill.ma faccio umilissima riverenza. Di Capua il di 9 di Novembre 1602.
Di V. Ill.ma e R.ma
umilissimo servitore
il Card. Bellarmino.
S.r Card.l d'Este.