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Nipote amatissimo. Mi è stata di consolazione la lettera vostra per intendere che state allegramente in cotesto monastero, con molte carezze di coteste monache, e che vi ricordate di me nelle vostre orazioni. Attendete a conservarvi, e portatevi bene nell'obbedire et acquisto delle virtù, che io prometto sempre l'amor mio e di pregare all'incontro per voi per ogni vostro maggior bene. Circa all'offitioli che mi domandate ho dato ordine che si piglino, e vi si mandino quanto prima. Raccomandatemi al Maestro, a suor Deodata, e ringraziatela da parte mia delle amorevolezze che ricevete da lei, e ditegli che io ancora gli ne resto obbligato, e il Sig.re vi benedica. Di Roma il di 13 d'ottobre 1606.<lb/>
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Nipote amatissimo. Mi è stata di consolazione la lettera vostra per intendere che state allegramente in cotesto monastero, con molte carezze di coteste monache, e che vi ricordate di me nelle vostre orazioni. Attendete a conservarvi, e portatevi bene nell'obbedire et acquisto delle virtù, che io prometto sempre l'amor mio e di pregare all'incontro per voi per ogni vostro maggior bene. Circa agli officioli che mi domandate ho dato ordine che si piglino, e vi si mandino quanto prima. Raccomandatemi al Maestro, a suor Deodata, e ringraziatela da parte mia delle amorevolezze che ricevete da lei, e ditegli che io ancora gli ne resto obbligato, e il Sig.re vi benedica. Di Roma il di 13 d'ottobre 1606.<lb/>
 
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Nipote amatissimo. Mi è stata di consolazione la lettera vostra per intendere che state allegramente in cotesto monastero, con molte carezze di coteste monache, e che vi ricordate di me nelle vostre orazioni. Attendete a conservarvi, e portatevi bene nell'obbedire et acquisto delle virtù, che io prometto sempre l'amor mio e di pregare all'incontro per voi per ogni vostro maggior bene. Circa agli officioli che mi domandate ho dato ordine che si piglino, e vi si mandino quanto prima. Raccomandatemi al Maestro, a suor Deodata, e ringraziatela da parte mia delle amorevolezze che ricevete da lei, e ditegli che io ancora gli ne resto obbligato, e il Sig.re vi benedica. Di Roma il di 13 d'ottobre 1606.
V. zio amorevole
Il Card. Bellarmino.
Maria e Ippolita Bellarmini.
Alle Nipoti mie amat.me Maria e Ippolita Bellarmini.
Montepulciano.