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ver buona compagnia d'andar in Inghilterra. Si partì dunque da Remis, et
imbarcatosi arrivò a Dorobernia circa li 16 di Giugno 1580 in compa
gnia di Giovanni Harto, e di Odoardo Distino letterati sacerdoti
quali furono condannati alla morte per la fede di loro con due altri laici.
Arrivato Tomaso a' Dorobernia fù subito riconosciuto dall'Inquisitore
per li segni e per il nome gia manifestato da Sleddo descritto di sopra quale
manifesto tutti gl'altri, quali furono ritenuti e fatti prigioni. Toma
so fù condotto dall'Inquisitore avanti il Governatore di Dorobernia quale
per non far molta spesa in farlo condurre a' Londra, quale laico s'era finto
il nome per esser catolico, e si faceva chiamar Hauardo mostrandosi
Amico del Governatore di Dorobernia detto S. Allerio quale gli fece
una lettera per consegnar Tomaso al Vicario di Londra detto Cobbami
Accettò Hauardo di far l'officio per liberar Tomaso dal Tradimento che
gl'era stato fatto, e per esser venuto in sua compagnia da Remis se li
mostrò amico e confidente, e però subito ch'Hauardo usci fuori della
Terra di Dorobernia disse a' Tomaso ch'era catolico, e che non pote
va in conscienza nè voleva tradirlo come haveva fatto Sleddo,
pertanto io vi condurrò a Londra, e quando saremo arrivati
la, provedesi noi alli casi cevi, et io provedere alli miei, e così
arrivati in Londra lo lasciò andare dove volesse.
Non sapendo Tomaso che partito si pigliare in Londra, andò subito a' ri
trovare uno di quelli sacerdoti ch'erono prigione, e non potendo parlar a'
quelli, parlo con un laico catolico suo amico qual pur era prigione
a' cui raccontò tutta la vita sua et il modo, con ch'era stato pigliato in
Dorobernia, e la liberazione ch'era seguita per mezzo d'Hauardo.
Il prigione suo amico gli disse che con buona conscienza non poteva par-
tirsi, e gli persuase d'andare a' rendersi prigione, onde se n'andò a' ritro-
var Hauardo, dal qual fu liberato, e lo pregò che li volesse dare la
lettera del Governatore di Dorobernia al s. Cobbamo, Vicario di Londra. Che ne