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Rome,22 Rseptembre 1607. Bellarmin � l'abbesse de St.Jean de 698 ___________ ^______________________________ Capone^________
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Molto Rev.da Madre e come sorella. La lettera di V.R. mi è stata di consolazione per le buone nuove che mi da di tutte coteste signore monache bene incamminate et osservanti delle regole; me ne rallegro di tutto cuore, e prego Dio che gli dia spirito di perseverare di bene in meglio, concedendo anche a V.R. e alla sua compagna sanità per potere mantenere in così buona osservanza coteste signore monache, raccomandate alla cura e diligenza di loro. <lb/>
 
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Circa del particolare delle sopranumerarie che desidererebbero di porre costì i signori Capuani, la congregazione non concederà tal licenza, se non se ne compiacerà V.R. con l'altre signore monache insieme, sicchè se loro non vorranno riceverne, non saranno mai forzate, e di questo non occorre pigliarne altro decreto dalla congregazione, e se pure bisognasse qualche cosa, V.R. potrebbe ricorrere costì al sig.r vicario che gli darà ogni soddisfazione possibile. Nel resto mi offro a V.R. e con pregarli ogni bene da Dio insieme con l'altre signore monache, mi raccomando all'orazioni di tutte, che il Signore le benedica e feliciti. - Di Roma il di 22 di settembre 1607.<lb/>
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Di V.R. come fratello.<lb/>
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Il Cardinal Bellarmino.<lb/>
 
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Madre abbadessa di S.to Giovanni. Capua.<lb/>
Madre abbadessa di
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Alla M.to Rev. M.e come sorella, la M.re Abbadessa del monastero di S.Giovanni di Capua.
 
 
Giovanni. Capua.
 
 
 
Alla M^� Rav. M^ come sorella, la Mre Abbadessa del monastero di S.Giovanni di Capua.
 
Capone,Archiv.Storie. n.143. Origin. signat.autogr. cachet. Rome, Archiv.Postul.Bell.5.Copie.
 

Revision as of 11:56, 27 July 2017

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Molto Rev.da Madre e come sorella. La lettera di V.R. mi è stata di consolazione per le buone nuove che mi da di tutte coteste signore monache bene incamminate et osservanti delle regole; me ne rallegro di tutto cuore, e prego Dio che gli dia spirito di perseverare di bene in meglio, concedendo anche a V.R. e alla sua compagna sanità per potere mantenere in così buona osservanza coteste signore monache, raccomandate alla cura e diligenza di loro.
Circa del particolare delle sopranumerarie che desidererebbero di porre costì i signori Capuani, la congregazione non concederà tal licenza, se non se ne compiacerà V.R. con l'altre signore monache insieme, sicchè se loro non vorranno riceverne, non saranno mai forzate, e di questo non occorre pigliarne altro decreto dalla congregazione, e se pure bisognasse qualche cosa, V.R. potrebbe ricorrere costì al sig.r vicario che gli darà ogni soddisfazione possibile. Nel resto mi offro a V.R. e con pregarli ogni bene da Dio insieme con l'altre signore monache, mi raccomando all'orazioni di tutte, che il Signore le benedica e feliciti. - Di Roma il di 22 di settembre 1607.
Di V.R. come fratello.
Il Cardinal Bellarmino.
Madre abbadessa di S.to Giovanni. Capua.
Alla M.to Rev. M.e come sorella, la M.re Abbadessa del monastero di S.Giovanni di Capua.