Difference between revisions of "Antoine Richeome"
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| − | + | Si tratta di Antoine: n. Lione 1565; SJ 1583; 1586-7: stud. filos. coll. Pont-à-Mousson; 1589-90: prof. gramm.Ivi; 1592-5: stud. teol. e pref. dei convittori ivi (Carrez P.L. 1897, pp. 42, 45, 49, 51, 182-3). Dal 1595 R. cessa di figurare nei cataloghi francesi; questo dovette avvenire per un trasferimento a Roma, dove nel 1600 si trova menzionato tra i penitenzieri vaticani (ARSI, ''Rom. 54'', 101v). In seguito, a lungo, il suo nome non figura nei cataloghi. La spiegazione è data dai cataloghi della casa professa di Roma per gli anni 1615 e 1617-8, che lo includono tra i sacerdoti interni (ARSI, ''Rom. 79'', 256r; ''Rom. 80'', 2r); poiché i cataloghi della casa professa romana (dove aveva sede la curia della Compagnia) per gli anni tra 1660 e 1615 sono perduti, è ragionevole pensare che egli vi ebbe un incarico stabile. Morì a Roma il 18 IX 1619. | |
| − | + | ''Christoph Clavius Corrispondenza. Edizione critica a cura di Ugo Baldini e Pier Daniele Napolitani'' Vol. 5 (1602 - 1605), p. 45. | |
| − | nei cataloghi francesi; questo dovette avvenire per un trasferimento a Roma, dove nel 1600 si trova menzionato tra i penitenzieri vaticani (Rom. 54, 101v). In seguito, a lungo, il suo nome non figura nei cataloghi. La spiegazione è data dai cataloghi | ||
| − | della casa professa di Roma per gli anni 1615 e 1617-8, che lo includono tra i sacerdoti interni (Rom. 79, 256r; Rom. 80, 2r); | ||
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Latest revision as of 14:01, 7 January 2020
Si tratta di Antoine: n. Lione 1565; SJ 1583; 1586-7: stud. filos. coll. Pont-à-Mousson; 1589-90: prof. gramm.Ivi; 1592-5: stud. teol. e pref. dei convittori ivi (Carrez P.L. 1897, pp. 42, 45, 49, 51, 182-3). Dal 1595 R. cessa di figurare nei cataloghi francesi; questo dovette avvenire per un trasferimento a Roma, dove nel 1600 si trova menzionato tra i penitenzieri vaticani (ARSI, Rom. 54, 101v). In seguito, a lungo, il suo nome non figura nei cataloghi. La spiegazione è data dai cataloghi della casa professa di Roma per gli anni 1615 e 1617-8, che lo includono tra i sacerdoti interni (ARSI, Rom. 79, 256r; Rom. 80, 2r); poiché i cataloghi della casa professa romana (dove aveva sede la curia della Compagnia) per gli anni tra 1660 e 1615 sono perduti, è ragionevole pensare che egli vi ebbe un incarico stabile. Morì a Roma il 18 IX 1619. Christoph Clavius Corrispondenza. Edizione critica a cura di Ugo Baldini e Pier Daniele Napolitani Vol. 5 (1602 - 1605), p. 45.
