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Rome,24 janv�er 1620. Bellarmin au card. Du Perron.
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Ill.mo et R.mo Sig.r mio oss.mo<lb/>
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Li favori, che V.S. Ill.ma si è degnata farmi sempre sono tali, che non posso con lettere, ò concetti ringratiarla; ma lo farò bene con vera, et perpetua osservanza; et quello che hora ricevo con la l'ra sua di 20. del passato nell'occ.ne di buone feste, si come è frutto della molta sua benignità, cosi gli ne rendo humiliss.me gratie, et bacio la m.mo supplicando V.S. Ill.ma à esser'certa, che non solo gl'hò desiderato le buone feste, ma molti anni appresso feliciss.mi si come gli prego del continuo. Con che supplicando V.S. Il Ill.ma di qualche suo commandamento, gli faccio riverenza, et me gli racc.do in g'ra. Di Roma il di 24. di Genaro 1620.<lb/>
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S.r Card.le Perrone. Parigi.
  
4686
 
  
/ Ill/mo et R/mo S�g/r mio oss/mo
 
Li favori, che V.S.Ill/ma si � degnata farmi sempre sono tali, che non posso con lettere,� concetti ringratiarla; ma lo far� bene con vera,et perpetua osservanza; et quello che hora ricevo con la jTl'ra sua di 20. del passato nell'occ/ne di buone feste, si come � frutto della molta sua benignit�, cosi gli ne rendo humiliss/me gratie, et bacio la m/mo supplicando V.S.Il^/ma � esser'certa, che non solo gl'h� desiderato le buone feste, ma molti anni appresso feliciss/mi si come gli p rego del continuo. Con che supplicando V.S.Il /^Ill/ma di qualche suo commandamento, gli faccio riverenza, et me gli racc/do in g'ra. Di Roma il di 24.di Genaro 1620*.
 
Di V.S.Ill/m^ et R/ma humiliss/o servitore il Card/le Bellarmino
 
/^^S/r Car^/le Perrone. Parigi.
 
  
Paris.Biblioth.Nation.Coll.Dupuy 286 fol.24. Orig.
 
  
 
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Ill.mo et R.mo Sig.r mio oss.mo
Li favori, che V.S. Ill.ma si è degnata farmi sempre sono tali, che non posso con lettere, ò concetti ringratiarla; ma lo farò bene con vera, et perpetua osservanza; et quello che hora ricevo con la l'ra sua di 20. del passato nell'occ.ne di buone feste, si come è frutto della molta sua benignità, cosi gli ne rendo humiliss.me gratie, et bacio la m.mo supplicando V.S. Ill.ma à esser'certa, che non solo gl'hò desiderato le buone feste, ma molti anni appresso feliciss.mi si come gli prego del continuo. Con che supplicando V.S. Il Ill.ma di qualche suo commandamento, gli faccio riverenza, et me gli racc.do in g'ra. Di Roma il di 24. di Genaro 1620.
Di V.S. Ill.ma et R.ma
humiliss.o servitore
il Card.le Bellarmino
S.r Card.le Perrone. Parigi.