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Ser.mo Sig.r mio oss.mo<lb/>Havrei piu che volentieri servito, et obedito à V. A. S.ma per quello, che fosse toccato à me, acciò  M.ro Lucio da Lucignano, che lei mi raccomanda, fosse riuscito Inquisitore di Padova; ma havendo la Congregatione molti giorni sono fatta elettione d'altra soggetto, et di già ne sta al possesso, non ho potuto in persona del detto M.ro Lutio mostrare la stima ch'io faccio de commandam.ti di V. A. S.ma la quale supplico di favorirmi in altre occ.ni accio io possa il porre in essecutione il particolar desiderio che di servirla et obedirla sempre. Con che faccio hum.a riverenza à V. A. S.ma et gli prego da Dio ogni desiderata felicità. Di Roma il di 7 di Giugno 1614.<lb/>
/ Ser/mo S�g/r mio oss/mo
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il porre in essecutione di particolar desiderio che h� di servirla et ^obedirla sempre. Con che faccio hu^/a riverenza V.A.S/ma et gli prego da Dio ogni desiderata felicit�. Di Roma il di 7 di Giugno 1614.
 
Di V.A.S/ma humiliss/o et devotiss/o servitore il Card/le Bellarmino.
 
 
 
Florence.Archiv.Medio.voi.3794.f.165. signat.autogr.Bell.
 
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Ser.mo Sig.r mio oss.mo
Havrei piu che volentieri servito, et obedito à V. A. S.ma per quello, che fosse toccato à me, acciò M.ro Lucio da Lucignano, che lei mi raccomanda, fosse riuscito Inquisitore di Padova; ma havendo la Congregatione molti giorni sono fatta elettione d'altra soggetto, et di già ne sta al possesso, non ho potuto in persona del detto M.ro Lutio mostrare la stima ch'io faccio de commandam.ti di V. A. S.ma la quale supplico di favorirmi in altre occ.ni accio io possa il porre in essecutione il particolar desiderio che hò di servirla et obedirla sempre. Con che faccio hum.a riverenza à V. A. S.ma et gli prego da Dio ogni desiderata felicità. Di Roma il di 7 di Giugno 1614.
Di V. A. S.ma
humiliss.o et devotiss.o servitore
il Card.le Bellarmino.