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Ser.mo Sig.r mio oss.mo<lb/>
Rome,10 avril 1612. Bellarmin au duo de Mantoue.
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Io vissi sempre devotiss.o ser.re del Ser.mo Duca padre di V.A. Ser.ma et Sig.re mio, et desiderai di continuo occ.ni di servire a quel'A. Ser.ma L'istesso animo havrò verso di V.A.S. et se mi farà gratia de suoi comandamenti conoscerà dagl'effetti medesimi quanto io stimarò di servirla, et obedirla. In tanto mi condolgo con V.A.S. della perdita di principe, e p.re di tanta stima, e valore, et come prego il S.re che gli dia il paradiso, cosi conceda a V.A.S. longa e feliciss.a vita, acciò dalla prudenza di lei vanghino governati cotesti stati nel modo che si spera per la bontà, et valore dell' A.V.S.ma. Nel resto rendo infinite gratie alla benignità di V.A.S. della parte, che si è degnata darmi di si grave accidente, col mezo dell'humaniss.a sua l.ra, et del S.r Claudio Gonzaga mandato a N.S. et facendogli hum.a riverenza prego di nuovo a V.A.S. ogni desiderata felicità. Di Roma il di X d'Aprile 1612.<lb/>
 
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Devotiss.o servitore<lb/>
 
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Il Card.le Bellarmino.
^ Ser^^ Sig^ mio oss^^
 
 
 
Io vissi sempre devotiss� ser^^ del Ser^^ Duca padre di V.
 
 
 
A.Ser^^ et Sig^^ mio, et desiderai di continuo occ"^ di servire
 
 
 
quel'A.Ser^^^ L'istesso animo havr� verso di V.A.S. et se mi far�
 
 
 
^^gratia de suoi comandamenti conoscer� dagl*effetti medesimi quanto
 
 
 
io stimar� di servirla,et obedirla. In tanto mi condolgo con V.A.
 
 
 
S. della perdita di principe,e p di tanta stima,e valore, et co
 
 
 
me prego il
 
 
 
che gli dia il paradiso, cosi conceda V.A.S. lon-
 
 
 
ga e feliciss^^ vita, acci� dalla prudenza di lei vanghino governa-
 
 
 
/^ti cotesti stati nel modo che si spera per la bont�,et valore dell'
 
 
 
A.V.S^^. Nel resto rendo infinite gratie alla benignit� di V.A.S.
 
 
 
della parte, che si degnata darmi di si grave accidente, col mezo dell'humaniss A sua Ir^a,et del Sr Claudio Gonzaga mandato N.S.
 
 
 
et facendogli hurn^ riverenza prego di nuovo V.A.S. ogni deside-
 
 
 
/y^rata felicit�. Di Roma il di X d'Aprile 1612. Di V.%A.Serma
 
 
 
Devotiss� servitore
 
 
 
Il Cardie Bellarmino.
 
 
 
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Ser.mo Sig.r mio oss.mo
Io vissi sempre devotiss.o ser.re del Ser.mo Duca padre di V.A. Ser.ma et Sig.re mio, et desiderai di continuo occ.ni di servire a quel'A. Ser.ma L'istesso animo havrò verso di V.A.S. et se mi farà gratia de suoi comandamenti conoscerà dagl'effetti medesimi quanto io stimarò di servirla, et obedirla. In tanto mi condolgo con V.A.S. della perdita di principe, e p.re di tanta stima, e valore, et come prego il S.re che gli dia il paradiso, cosi conceda a V.A.S. longa e feliciss.a vita, acciò dalla prudenza di lei vanghino governati cotesti stati nel modo che si spera per la bontà, et valore dell' A.V.S.ma. Nel resto rendo infinite gratie alla benignità di V.A.S. della parte, che si è degnata darmi di si grave accidente, col mezo dell'humaniss.a sua l.ra, et del S.r Claudio Gonzaga mandato a N.S. et facendogli hum.a riverenza prego di nuovo a V.A.S. ogni desiderata felicità. Di Roma il di X d'Aprile 1612.
Di V.A.Ser.ma
Devotiss.o servitore
Il Card.le Bellarmino.