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Ritrovandosi senza figlioli il cav.re Archangelo Vignanesi, e con poca speranza di averne, si è risoluto con mio consiglio, Giuseppe suo fratello mio m.ro di camera di ritirarsi alla patria, e pigliar moglie, come ha fatto. Verrà a fare umiliss.a riverenza A V.A.S.ma come devot.mo e obbedientiss.mo suo servo e suddito, e la supplicherà a tener lui, e me nella sua grazia, e protezione; resti servita V.A. S.ma di vederlo volentieri con la sua solita benignità, assicurandosi che d'ogni grazia e favore, che all'occ.ni sue, e di sua casa si degnerà di fargli ne resterò con obbligo perpetuo all'A.V. S.ma la quale supp.co a farmi grazia di qualche suo comandamento, acciò io possa in parte soddisfare all'obbligo e desiderio ch'io tengo di servirla, e obbedirla sempre. Con che rimettendomi allo stesso Giuseppe, prego da Dio all'A.V. S.ma ogni desiderata felicità. Di Roma, il di 14 di maggio 1606.<lb/>
 
Ritrovandosi senza figlioli il cav.re Archangelo Vignanesi, e con poca speranza di averne, si è risoluto con mio consiglio, Giuseppe suo fratello mio m.ro di camera di ritirarsi alla patria, e pigliar moglie, come ha fatto. Verrà a fare umiliss.a riverenza A V.A.S.ma come devot.mo e obbedientiss.mo suo servo e suddito, e la supplicherà a tener lui, e me nella sua grazia, e protezione; resti servita V.A. S.ma di vederlo volentieri con la sua solita benignità, assicurandosi che d'ogni grazia e favore, che all'occ.ni sue, e di sua casa si degnerà di fargli ne resterò con obbligo perpetuo all'A.V. S.ma la quale supp.co a farmi grazia di qualche suo comandamento, acciò io possa in parte soddisfare all'obbligo e desiderio ch'io tengo di servirla, e obbedirla sempre. Con che rimettendomi allo stesso Giuseppe, prego da Dio all'A.V. S.ma ogni desiderata felicità. Di Roma, il di 14 di maggio 1606.<lb/>
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Ser.mo Sigr mi.o oss.mo
Ritrovandosi senza figlioli il cav.re Archangelo Vignanesi, e con poca speranza di averne, si è risoluto con mio consiglio, Giuseppe suo fratello mio m.ro di camera di ritirarsi alla patria, e pigliar moglie, come ha fatto. Verrà a fare umiliss.a riverenza A V.A.S.ma come devot.mo e obbedientiss.mo suo servo e suddito, e la supplicherà a tener lui, e me nella sua grazia, e protezione; resti servita V.A. S.ma di vederlo volentieri con la sua solita benignità, assicurandosi che d'ogni grazia e favore, che all'occ.ni sue, e di sua casa si degnerà di fargli ne resterò con obbligo perpetuo all'A.V. S.ma la quale supp.co a farmi grazia di qualche suo comandamento, acciò io possa in parte soddisfare all'obbligo e desiderio ch'io tengo di servirla, e obbedirla sempre. Con che rimettendomi allo stesso Giuseppe, prego da Dio all'A.V. S.ma ogni desiderata felicità. Di Roma, il di 14 di maggio 1606.
Di V.A.S.ma
umiliss.o e devotiss.o Servitore
il Card. Bellarmino.
Ser.mo Gran Duca.
Al Ser.mo Sig.r mio oss.mo, il gran Buca di Toscana.