Difference between revisions of "Distribuzione dei premi FCR"
(8 intermediate revisions by the same user not shown) | |||
Line 1: | Line 1: | ||
↩ [[Fondo_Collegio_Romano|Fondo Collegio Romano]]<br> | ↩ [[Fondo_Collegio_Romano|Fondo Collegio Romano]]<br> | ||
<br> | <br> | ||
+ | <div style="text-align:justify"> | ||
''La distribuzione dei premi potrà avvenire una volta all'anno, purché a spese di persone importanti e proporzionalmente al numero delle classi e al tipo di collegio.''<lb/> | ''La distribuzione dei premi potrà avvenire una volta all'anno, purché a spese di persone importanti e proporzionalmente al numero delle classi e al tipo di collegio.''<lb/> | ||
− | ''Durante la cerimonia della premiazione, bisogna rendere onore a coloro che pagano le spese. Occorre però stare bene attenti a che gli studenti nel periodo in cui vi si preparano non ne abbiano danno per i costumi o il rendimento scolastico.'' | + | ''Durante la cerimonia della premiazione, bisogna rendere onore a coloro che pagano le spese. Occorre però stare bene attenti a che gli studenti nel periodo in cui vi si preparano non ne abbiano danno per i costumi o il rendimento scolastico.''<lb/> |
+ | ''Deve ricordare tempestivamente al superiore la distribuzione dei premi e il discorso o conversazione da tenere eventualmente in quell'occasione. In tale distribuzione si dovranno osservare le norme collocate al termine di queste regole, dopo averle rese note in tutte le classi prima della prova scritta.''<lb/> | ||
+ | ''Deve anche curare che, oltre ai premi assegnati pubblicamente, gli insegnanti incoraggino gli studenti nelle rispettive classi con piccoli premi personali o con qualche segno di distinzione, forniti dal rettore, se ne sembreranno meritevoli per una vittoria sull'avversario o per aver ripetuto a memoria un intero libro o per qualche degna impresa simile.''<lb/> | ||
+ | <p> | ||
+ | ''1) Per la classe di retorica devono essere messi in palio otto premi: due per lo svolgimento di una composizione in prosa latina, due per un carme, due per una prosa in greco, altrettanti per un carme in greco. Analogamente, nella classe di umanità e in quella superiore di grammatica i premi devono essere sei, ma del tutto con il medesimo ordine, tranne evidentemente quelli per la poesia in greco, che di norma non è praticata al di sotto della classe di retorica. Quattro, poi, i premi in tutte le altre classi inferiori, omettendo anche quelli per la composizione in versi latini. Inoltre in ciascuna delle classi devono ricevere un premio uno o due studenti che abbiano recitato meglio di tutti la dottrina cristiana.(49) I premi, tuttavia, potranno essere aumentati o diminuiti se il numero degli studenti è grande o piccolo, purché, comunque, si tenga sempre conto preferibilmente della prosa in latino.<lb/> | ||
+ | ''2) La gara scritta deve essere suddivisa in giorni diversi, in modo che ci sia un giorno per la composizione in prosa latina, uno per scrivere i versi, altri due giorni poi per la prosa e i versi in greco.<lb/> | ||
+ | ''3) Tutti gli studenti devono riunirsi nella rispettiva classe nei giorni e nelle ore stabiliti per la prova scritta.''<lb/> | ||
+ | ''4) Una volta assegnato l'argomento dello scritto, nessuno deve uscire dalla scuola prima di aver terminato la prova e di aver consegnato l'elaborato e non deve parlare con nessun altro né all'interno né all'esterno del ginnasio. Se si presenta la necessità di uscire, sempre con autorizzazione, lo studente deve lasciare l'argomento e quanto ha già scritto a colui che in quel momento si occupa della vigilanza scolastica.''<lb/> | ||
+ | 5'') Se qualcuno chiede tempo per perfezionare maggiormente il compito, può rimanere quanto vuole, purché non metta piede fuori dalla scuola e non vada oltre il tramonto del sole.''<lb/> | ||
+ | ''6) Quando vuole uscire, il concorrente deve consegnare al prefetto o al suo sostituto il proprio scritto steso con la massima precisione, con qualche motto a sua scelta, ma senza nome. Al medesimo deve consegnare anche un foglio in cui lo stesso motto sia | ||
+ | riportato assieme al nome e al cognome, ben chiuso, in modo che nessuno possa scorgere il nome.''<lb/> | ||
+ | ''7) II prefetto del ginnasio deve prendersi cura di tutti gli scritti con attenzione e precisione. Non deve, ancora, aprire i fogli contenenti i nomi prima che sia stato deciso il giudizio.<lb/> | ||
+ | ''8) Devono essere scelti tre giudici saggi e accorti, qualcuno dei quali potrà essere esterno, se lo richiede l'usanza del luogo, che non conoscano di chi siano gli scritti. Costoro, letti attentamente tutti gli scritti e esaminata con diligenza la questione, devono proclamare per ordine i vincitori, con votazione a maggioranza, indicando anche uno o due studenti che si siano avvicinati maggiormente ai vincitori in ciascun campo.''<lb/> | ||
+ | ''9) Nel giudicare, deve essere preferito colui la cui forma sia migliore a tutti gli altri, anche se hanno scritto di più. Se alcuni risultano pari nello stesso argomento e nello stile, si devono preferire coloro i quali hanno scritto di più a coloro i quali hanno scritto di meno. Se anche in questo sono pari, vinca lo studente con l'ortografia migliore. Se sono pari anche nell'ortografia, il premio deve essere assegnato a colui il quale abbia la calligrafia più elegante. Qualora siano pari in tutto, il premio deve essere diviso o dato a entrambi, oppure estratto a sorte. Se qualche studente vince tutti gli altri in ogni genere di scritto, deve guadagnarsi i premi di tutti i settori.''<lb/> | ||
+ | ''10) Terminato il giudizio, il prefetto deve aprire, assieme al rettore e al prefetto generale, i fogli contenenti i nomi dei partecipanti alla gara e i motti, risalire con cura dai motti ai nomi dei vincitori, senza sbagliare, non dire a nessuno, fuorché agli insegnanti, i nomi conosciuti.''<lb/> | ||
+ | ''11) Nel giorno stabilito devono essere annunciati pubblicamente i nomi dei vincitori, con la maggior solennità e partecipazione di gente possibili. I vincitori devono venire innanzi e a rispettivi vincitori devono essere distribuiti, con onore, i premi ottenuti. Se qualcuno manca, eccetto che non ne abbia ricevuto il permesso per validi motivi accertati dal rettore, perde il premio, per quanto dovutogli a buon diritto.''<lb/> | ||
+ | ''12) Un banditore chiamerà ciascuno dei vincitori all'incirca con queste parole: "N. ha meritato il primo, secondo, terzo, ecc. premio nello svolgimento di una prosa in latino, in greco, di un carme in latino, in greco, ecc. Torni ciò a gloria e prosperità per la cultura e per tutti gli studenti del nostro ginnasio." Consegni allora il premio al vincitore, non senza qualche carme brevissimo, molto adatto alla circostanza, che subito, se possibile, deve essere ripetuto dai cantori. Alla fine l'araldo deve aggiungere se alcuni studenti si sono avvicinati per merito [ai vincitori, N.d.T.]: anche a loro si potrà assegnare qualche premio.<lb/>'' | ||
+ | ''13) Se qualche studente viola tali norme o si rende responsabile di qualche inganno, non bisogna tenere alcun conto del suo scritto.''</p> | ||
+ | (''Ratio studiorum'') | ||
<br> | <br> | ||
<br> | <br> |
Latest revision as of 15:10, 18 July 2024
La distribuzione dei premi potrà avvenire una volta all'anno, purché a spese di persone importanti e proporzionalmente al numero delle classi e al tipo di collegio.
Durante la cerimonia della premiazione, bisogna rendere onore a coloro che pagano le spese. Occorre però stare bene attenti a che gli studenti nel periodo in cui vi si preparano non ne abbiano danno per i costumi o il rendimento scolastico.
Deve ricordare tempestivamente al superiore la distribuzione dei premi e il discorso o conversazione da tenere eventualmente in quell'occasione. In tale distribuzione si dovranno osservare le norme collocate al termine di queste regole, dopo averle rese note in tutte le classi prima della prova scritta.
Deve anche curare che, oltre ai premi assegnati pubblicamente, gli insegnanti incoraggino gli studenti nelle rispettive classi con piccoli premi personali o con qualche segno di distinzione, forniti dal rettore, se ne sembreranno meritevoli per una vittoria sull'avversario o per aver ripetuto a memoria un intero libro o per qualche degna impresa simile.
1) Per la classe di retorica devono essere messi in palio otto premi: due per lo svolgimento di una composizione in prosa latina, due per un carme, due per una prosa in greco, altrettanti per un carme in greco. Analogamente, nella classe di umanità e in quella superiore di grammatica i premi devono essere sei, ma del tutto con il medesimo ordine, tranne evidentemente quelli per la poesia in greco, che di norma non è praticata al di sotto della classe di retorica. Quattro, poi, i premi in tutte le altre classi inferiori, omettendo anche quelli per la composizione in versi latini. Inoltre in ciascuna delle classi devono ricevere un premio uno o due studenti che abbiano recitato meglio di tutti la dottrina cristiana.(49) I premi, tuttavia, potranno essere aumentati o diminuiti se il numero degli studenti è grande o piccolo, purché, comunque, si tenga sempre conto preferibilmente della prosa in latino.
2) La gara scritta deve essere suddivisa in giorni diversi, in modo che ci sia un giorno per la composizione in prosa latina, uno per scrivere i versi, altri due giorni poi per la prosa e i versi in greco.
3) Tutti gli studenti devono riunirsi nella rispettiva classe nei giorni e nelle ore stabiliti per la prova scritta.
4) Una volta assegnato l'argomento dello scritto, nessuno deve uscire dalla scuola prima di aver terminato la prova e di aver consegnato l'elaborato e non deve parlare con nessun altro né all'interno né all'esterno del ginnasio. Se si presenta la necessità di uscire, sempre con autorizzazione, lo studente deve lasciare l'argomento e quanto ha già scritto a colui che in quel momento si occupa della vigilanza scolastica.
5) Se qualcuno chiede tempo per perfezionare maggiormente il compito, può rimanere quanto vuole, purché non metta piede fuori dalla scuola e non vada oltre il tramonto del sole.
6) Quando vuole uscire, il concorrente deve consegnare al prefetto o al suo sostituto il proprio scritto steso con la massima precisione, con qualche motto a sua scelta, ma senza nome. Al medesimo deve consegnare anche un foglio in cui lo stesso motto sia
riportato assieme al nome e al cognome, ben chiuso, in modo che nessuno possa scorgere il nome.
7) II prefetto del ginnasio deve prendersi cura di tutti gli scritti con attenzione e precisione. Non deve, ancora, aprire i fogli contenenti i nomi prima che sia stato deciso il giudizio.
8) Devono essere scelti tre giudici saggi e accorti, qualcuno dei quali potrà essere esterno, se lo richiede l'usanza del luogo, che non conoscano di chi siano gli scritti. Costoro, letti attentamente tutti gli scritti e esaminata con diligenza la questione, devono proclamare per ordine i vincitori, con votazione a maggioranza, indicando anche uno o due studenti che si siano avvicinati maggiormente ai vincitori in ciascun campo.
9) Nel giudicare, deve essere preferito colui la cui forma sia migliore a tutti gli altri, anche se hanno scritto di più. Se alcuni risultano pari nello stesso argomento e nello stile, si devono preferire coloro i quali hanno scritto di più a coloro i quali hanno scritto di meno. Se anche in questo sono pari, vinca lo studente con l'ortografia migliore. Se sono pari anche nell'ortografia, il premio deve essere assegnato a colui il quale abbia la calligrafia più elegante. Qualora siano pari in tutto, il premio deve essere diviso o dato a entrambi, oppure estratto a sorte. Se qualche studente vince tutti gli altri in ogni genere di scritto, deve guadagnarsi i premi di tutti i settori.
10) Terminato il giudizio, il prefetto deve aprire, assieme al rettore e al prefetto generale, i fogli contenenti i nomi dei partecipanti alla gara e i motti, risalire con cura dai motti ai nomi dei vincitori, senza sbagliare, non dire a nessuno, fuorché agli insegnanti, i nomi conosciuti.
11) Nel giorno stabilito devono essere annunciati pubblicamente i nomi dei vincitori, con la maggior solennità e partecipazione di gente possibili. I vincitori devono venire innanzi e a rispettivi vincitori devono essere distribuiti, con onore, i premi ottenuti. Se qualcuno manca, eccetto che non ne abbia ricevuto il permesso per validi motivi accertati dal rettore, perde il premio, per quanto dovutogli a buon diritto.
12) Un banditore chiamerà ciascuno dei vincitori all'incirca con queste parole: "N. ha meritato il primo, secondo, terzo, ecc. premio nello svolgimento di una prosa in latino, in greco, di un carme in latino, in greco, ecc. Torni ciò a gloria e prosperità per la cultura e per tutti gli studenti del nostro ginnasio." Consegni allora il premio al vincitore, non senza qualche carme brevissimo, molto adatto alla circostanza, che subito, se possibile, deve essere ripetuto dai cantori. Alla fine l'araldo deve aggiungere se alcuni studenti si sono avvicinati per merito [ai vincitori, N.d.T.]: anche a loro si potrà assegnare qualche premio.
13) Se qualche studente viola tali norme o si rende responsabile di qualche inganno, non bisogna tenere alcun conto del suo scritto.
(Ratio studiorum)
- APUG 2847, 1856-1857
- Solemnis praemiorum distributio apud Collegium Romananum Societatis Iesu ad S. Ignatii Patris nonis septembribus anno 1856 - Romae : excudebat Bernardus Morini, 1856
APUG 2847 n. 1 - Solemnis praemiorum distributio apud Collegium Romananum Societatis Iesu ad S. Ignatii Patris pridie nonas septembres anno MDCCCLVII - Romae excudebat Bernardus Morini, 1857
APUG 2847 n. 2
- Solemnis praemiorum distributio apud Collegium Romananum Societatis Iesu ad S. Ignatii Patris nonis septembribus anno 1856 - Romae : excudebat Bernardus Morini, 1856
- APUG 2842, 1858-1868
- Solemnis praemiorum distributio apud Collegium Romanum Societatis Iesu ad S. Ignatii patris VIII idus septembris anno MDCCCLVIII - Romae : typis Bernardi Morini, 1858
APUG 2842 n. 2 - Solemnis praemiorum distributio apud Collegium Romanum Societatis Iesu ad S. Ignatii patris pr. Nonas septembris anno MDCCCLXVIII - Romae : typis Bernardi Morini, 1868
APUG 2842 n. 1
- Solemnis praemiorum distributio apud Collegium Romanum Societatis Iesu ad S. Ignatii patris VIII idus septembris anno MDCCCLVIII - Romae : typis Bernardi Morini, 1858
- Solemnis praemiorum distributio apud Collegium Romanum Societatis Iesu ad S. Ignatii Patris pr. nonas septembris anno 1868, 1868