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più cercarlo, che se havesse voluto pompe non s'haverebbe fatto christiano. Tutte le sue delitie erano star da tre in quattro hore avanti il Santissimo Sacramento immobile come una statua, dalla sua bocca non si sentiva altro, che parlar di Dio. <span style="color:Red">Visitava l'hospitali, e lavava i piedi de poveri con molto suo gusto</span>. Convertì in Palermo coll'efficaccia delle sue parole molti schiavi. In questo tempo gli capitò una lettera di suo padre il Re di Fes, nella quale dettestava il Padre la resolutione, che havea fatto, l'esortava a pentirsi di tal determinatione, lo minacciava, che se altrimenti havesse fatto, le dishereditarebbe, dalla succesione al Regno, lo scongiurava ad haver compassione della sua vecchiaia, della moglie, e de figli che tenea; un marchio, et una femmina, et altre cose, che sapea dettare l'affetto d'un Padre.<br>
 
più cercarlo, che se havesse voluto pompe non s'haverebbe fatto christiano. Tutte le sue delitie erano star da tre in quattro hore avanti il Santissimo Sacramento immobile come una statua, dalla sua bocca non si sentiva altro, che parlar di Dio. <span style="color:Red">Visitava l'hospitali, e lavava i piedi de poveri con molto suo gusto</span>. Convertì in Palermo coll'efficaccia delle sue parole molti schiavi. In questo tempo gli capitò una lettera di suo padre il Re di Fes, nella quale dettestava il Padre la resolutione, che havea fatto, l'esortava a pentirsi di tal determinatione, lo minacciava, che se altrimenti havesse fatto, le dishereditarebbe, dalla succesione al Regno, lo scongiurava ad haver compassione della sua vecchiaia, della moglie, e de figli che tenea; un marchio, et una femmina, et altre cose, che sapea dettare l'affetto d'un Padre.<br>
 
<span style="color:Red">Havendola il Signor Baldassare letta in mia presenza e di molti altri e mirato con serenità di volto il sigillo reggio, il quale io ho visto tutto dorato</span>, divise la lettera in due parte e ponendola sotto i piedi, disse, se mio Padre non si farà Christiano, io lo numero tra condanati all'inferno, ne mai l'ubiderò, perchè nono lo riconosco per Padre, essendo solo mio Padre Dio, Mia madre la Beatissima Vergine e mio fratello Sant'Ignatio; i miei figli, se Dio gli farà la gratia di chiamarli alla Santa Fede, come ha fatto con me, li acceterò per figli, se altrimenti, nonlli voglio riconoscere per tali, e ciò detto s'inginocchio a baciar la terra, offerendosi a sua Divina Maestà per vittima, a sparger il sangue in mantenimento della Santa Fede. <span style="color:Red">Portò quest'atto heroico ammiratione a circostanti e cavò le lacrime dagli occhi a molti</span>.<br>
 
<span style="color:Red">Havendola il Signor Baldassare letta in mia presenza e di molti altri e mirato con serenità di volto il sigillo reggio, il quale io ho visto tutto dorato</span>, divise la lettera in due parte e ponendola sotto i piedi, disse, se mio Padre non si farà Christiano, io lo numero tra condanati all'inferno, ne mai l'ubiderò, perchè nono lo riconosco per Padre, essendo solo mio Padre Dio, Mia madre la Beatissima Vergine e mio fratello Sant'Ignatio; i miei figli, se Dio gli farà la gratia di chiamarli alla Santa Fede, come ha fatto con me, li acceterò per figli, se altrimenti, nonlli voglio riconoscere per tali, e ciò detto s'inginocchio a baciar la terra, offerendosi a sua Divina Maestà per vittima, a sparger il sangue in mantenimento della Santa Fede. <span style="color:Red">Portò quest'atto heroico ammiratione a circostanti e cavò le lacrime dagli occhi a molti</span>.<br>
Passati al quanti mesi di dimora in Palermo fu necessario passare con Signor Vicerè
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Passati al quanti mesi di dimora in Palermo fu necessario passare con Signor Vicere in Messina per far ivi sua residenza. In quella città non minori esempij diede di devotione, e santità, di quel che fatto havea in Palermo con molta consolatione del Signor Vicere, il quale lo stimava et amava molto, e di tutta la corte, dalle quale era guardato come un Angelo.<br>
<span style="color:Red">Havendola il Signor Baldassare letta in mia presenza e di molti altri e mirato con serenità di volto il sigillo reggio, il quale io ho visto tutto dorato</span>, divise la lettera in due parte e ponendola sotto i piedi, disse, se mio Padre non si farà Christiano, io lo numero tra condanati all'inferno, ne mai l'ubiderò, perchè nono lo riconosco per Padre, essendo solo mio Padre Dio, Mia madre la Beatissima Vergine e mio fratello Sant'Ignatio; i miei figli, se Dio gli farà la gratia di chiamarli alla Santa Fede, come ha fatto con me, li acceterò per figli, se altrimenti, nonlli voglio riconoscere per tali, e ciò detto s'inginocchio a baciar la terra, offerendosi a sua Divina Maestà per vittima, a sparger il sangue in mantenimento della Santa Fede. <span style="color:Red">Portò quest'atto heroico ammiratione a circostanti e cavò le lacrime dagli occhi a molti</span>.
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Passato un messe di dimora in Messina, e vedendo che non s'offeriva commodità oportuna per passar in Roma, gli venne voglia abandonar la corte, e ritirarsi a qualche luogo solitario per poter attendere con fervore e meno disturbi e servire Dio, e pregò caldamente il Signor Vicere che gl'ottenesse dal Preprosito del Gesù qualche stanza in Casa nostra di Messina, acciò insieme con Padri, mostrò dal lor esempio potesse vivere come egli bramava, cioè segregato dal Mondo; gle lo promisse di farlo il detto Signore e trattato il negotio, finalmente li conchiuse
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f. 290v


più cercarlo, che se havesse voluto pompe non s'haverebbe fatto christiano. Tutte le sue delitie erano star da tre in quattro hore avanti il Santissimo Sacramento immobile come una statua, dalla sua bocca non si sentiva altro, che parlar di Dio. Visitava l'hospitali, e lavava i piedi de poveri con molto suo gusto. Convertì in Palermo coll'efficaccia delle sue parole molti schiavi. In questo tempo gli capitò una lettera di suo padre il Re di Fes, nella quale dettestava il Padre la resolutione, che havea fatto, l'esortava a pentirsi di tal determinatione, lo minacciava, che se altrimenti havesse fatto, le dishereditarebbe, dalla succesione al Regno, lo scongiurava ad haver compassione della sua vecchiaia, della moglie, e de figli che tenea; un marchio, et una femmina, et altre cose, che sapea dettare l'affetto d'un Padre.
Havendola il Signor Baldassare letta in mia presenza e di molti altri e mirato con serenità di volto il sigillo reggio, il quale io ho visto tutto dorato, divise la lettera in due parte e ponendola sotto i piedi, disse, se mio Padre non si farà Christiano, io lo numero tra condanati all'inferno, ne mai l'ubiderò, perchè nono lo riconosco per Padre, essendo solo mio Padre Dio, Mia madre la Beatissima Vergine e mio fratello Sant'Ignatio; i miei figli, se Dio gli farà la gratia di chiamarli alla Santa Fede, come ha fatto con me, li acceterò per figli, se altrimenti, nonlli voglio riconoscere per tali, e ciò detto s'inginocchio a baciar la terra, offerendosi a sua Divina Maestà per vittima, a sparger il sangue in mantenimento della Santa Fede. Portò quest'atto heroico ammiratione a circostanti e cavò le lacrime dagli occhi a molti.
Passati al quanti mesi di dimora in Palermo fu necessario passare con Signor Vicere in Messina per far ivi sua residenza. In quella città non minori esempij diede di devotione, e santità, di quel che fatto havea in Palermo con molta consolatione del Signor Vicere, il quale lo stimava et amava molto, e di tutta la corte, dalle quale era guardato come un Angelo.
Passato un messe di dimora in Messina, e vedendo che non s'offeriva commodità oportuna per passar in Roma, gli venne voglia abandonar la corte, e ritirarsi a qualche luogo solitario per poter attendere con fervore e meno disturbi e servire Dio, e pregò caldamente il Signor Vicere che gl'ottenesse dal Preprosito del Gesù qualche stanza in Casa nostra di Messina, acciò insieme con Padri, mostrò dal lor esempio potesse vivere come egli bramava, cioè segregato dal Mondo; gle lo promisse di farlo il detto Signore e trattato il negotio, finalmente li conchiuse