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non vi mancarò mai provedetemi hora è il tempo della vostra <br>
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non vi mancaò mai provetemi hora è il tempo della vostra promessa. Passati alcuni giorni s'avvecinò il Santo Natale del Signore sono ritornato alla Pace ante vicilia del detto natale Santo. Gle disse Signora i buoni Padri e Madri di questo tempo fanno una buona mangia alli loro Figliuoli et io hoggi voglio da voi una buona mangia. All'hora mi pare di vederla quella sacra immagine farmi segno d'haverla. Ritornai à casa tutto allegro spettando la promessa che hà da venire certissima; fatta la sera sonata l'Aver Maria non vedevo niente, ritirai in camera mia (in casa professa) mà quando passò un'hora di notte cominciavo perdermi d'animo dicendo frà me adesso sono serrate le porte della casa da chi hà da venire questa cosa, però dall'altra parte niente dubitavo della certessa fatta à me della Vergine in quel giorno. All'hora cominciavo à far l'oratione ecco verso due hore di notte sentì che possa la porta della mia camera, intrò un Padre della Compagnia <ref>Marginalia: '[[printedMarginalia::col quale aveva conferito quel bisogno un pezzo prima venne]]'.</ref> a vedir il presepio che feci in camera mia finalmente mi disse io vi hò portato una cosa la quale vi fù mandata dalla Beatissima Vergine, mà voi non mi nominate mai chi sono e mi diede una carta nella quale trovai molta moneta d'Oro et argento la quale più di quello che desideravo. Non ptì perciò ottener le lagrime per tenerezza, che vedendo una Signora così grande provede in ogni ocassione tanto spirituale, quanto temporale. Questo fu nel anno 1660.
promessa. Passati alcuni giorni s'avvecinò il S.<sup>to</sup> Natale del Sig.<sup>o</sup> <br>
 
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farmi segno d'haverla. Ritornai à casa tutto allegro spettando <br>
 
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f. 71v


non vi mancaò mai provetemi hora è il tempo della vostra promessa. Passati alcuni giorni s'avvecinò il Santo Natale del Signore sono ritornato alla Pace ante vicilia del detto natale Santo. Gle disse Signora i buoni Padri e Madri di questo tempo fanno una buona mangia alli loro Figliuoli et io hoggi voglio da voi una buona mangia. All'hora mi pare di vederla quella sacra immagine farmi segno d'haverla. Ritornai à casa tutto allegro spettando la promessa che hà da venire certissima; fatta la sera sonata l'Aver Maria non vedevo niente, ritirai in camera mia (in casa professa) mà quando passò un'hora di notte cominciavo perdermi d'animo dicendo frà me adesso sono serrate le porte della casa da chi hà da venire questa cosa, però dall'altra parte niente dubitavo della certessa fatta à me della Vergine in quel giorno. All'hora cominciavo à far l'oratione ecco verso due hore di notte sentì che possa la porta della mia camera, intrò un Padre della Compagnia [1] a vedir il presepio che feci in camera mia finalmente mi disse io vi hò portato una cosa la quale vi fù mandata dalla Beatissima Vergine, mà voi non mi nominate mai chi sono e mi diede una carta nella quale trovai molta moneta d'Oro et argento la quale più di quello che desideravo. Non ptì perciò ottener le lagrime per tenerezza, che vedendo una Signora così grande provede in ogni ocassione tanto spirituale, quanto temporale. Questo fu nel anno 1660.

  1. Marginalia: 'col quale aveva conferito quel bisogno un pezzo prima venne'.
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