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Rome,14 mai 1606.
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Ser.mo Sigr mi.o oss.mo <lb/>
 
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Ritrovandosi senza figlioli il cav.re Archangelo Vignanesi, e con poca speranza di averne, si è risoluto con mio consiglio, Giuseppe suo fratello mio m.ro di camera di ritirarsi alla patria, e pigliar moglie, come ha fatto. Verrà a fare umiliss.a riverenza A V.A.S.ma come devot.mo e obbedientiss.mo suo servo e suddito, e la supplicherà a tener lui, e me nella sua grazia, e protezione; resti servita V.A. S.ma di vederlo volentieri con la sua solita benignità, assicurandosi che d'ogni grazia e favore, che all'occ.ni sue, e di sua casa si degnerà di fargli ne resterò con obbligo perpetuo all'A.V. S.ma la quale supp.co a farmi grazia di qualche suo comandamento, acciò io possa in parte soddisfare all'obbligo e desiderio ch'io tengo di servirla, e obbedirla sempre. Con che rimettendomi allo stesso Giuseppe, prego da Dio all'A.V. S.ma ogni desiderata felicità. Di Roma, il di 14 di maggio 1606.<lb/>
Bellarm�arau grand due de Toscane.
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// ^Sermo Sigr mi.o oss:mo Ritrovandosi senza figlioli il cavre Archangelo Vignanesi, et
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Al Ser.mo Sig.r mio oss.mo, il gran Buca di Toscana.
con poca speranza di haverne, si risoluto con mio consiglio, Giuseppe suo frollo mio mro di camera di ritirarsi alla patria, et pij^gliar'moglie, come ha fatto. Verr� � fare humiliss^ riverenza V.A.S^^ come devot^^ et obedientiss^^ suo servo et suddito, et la supplicar� � tener lui,et m^ nella sua grafia,et protettione; res ti servita V.A.S^^ di vederlo volontieri con la sua solita benigni t�, assicurandosi che d'ogni ^gratia e favore, che all'occ^^ sue, et di sua casa si degnar� di fargli ne restar� con obligo perpetuo all'A.V.S^^ la quale supp�� a farmi grafia di qualche suo coman damento, accio io possa in parte sodisfare all'obligo et deside rio ch'io tengo di servirla,et obedirla sempre. Con che rimettendo mi all'istesso Giuseppe, prego da Dio all'A.V.S^^ ogni desiderata felicit�. Di Roma, il di 14 di maggio 1606.
 
Di V.A.Sma humiliss� et divotiss� Servitore il Card. Bellarmino.
 
 
 
Ser^^ Gran Duca.
 
 
 
Al Ser^^ Sig^ mio oss^^, il gran Buca di Toscana.
 
 
 
Florence, Archiv.Medie, voi.3782.
 
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Ser.mo Sigr mi.o oss.mo
Ritrovandosi senza figlioli il cav.re Archangelo Vignanesi, e con poca speranza di averne, si è risoluto con mio consiglio, Giuseppe suo fratello mio m.ro di camera di ritirarsi alla patria, e pigliar moglie, come ha fatto. Verrà a fare umiliss.a riverenza A V.A.S.ma come devot.mo e obbedientiss.mo suo servo e suddito, e la supplicherà a tener lui, e me nella sua grazia, e protezione; resti servita V.A. S.ma di vederlo volentieri con la sua solita benignità, assicurandosi che d'ogni grazia e favore, che all'occ.ni sue, e di sua casa si degnerà di fargli ne resterò con obbligo perpetuo all'A.V. S.ma la quale supp.co a farmi grazia di qualche suo comandamento, acciò io possa in parte soddisfare all'obbligo e desiderio ch'io tengo di servirla, e obbedirla sempre. Con che rimettendomi allo stesso Giuseppe, prego da Dio all'A.V. S.ma ogni desiderata felicità. Di Roma, il di 14 di maggio 1606.
Di V.A.S.ma
umiliss.o e devotiss.o Servitore
il Card. Bellarmino.
Ser.mo Gran Duca.
Al Ser.mo Sig.r mio oss.mo, il gran Buca di Toscana.