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Rome,22 juin 1605.
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Ser.mo Sig.r oss.mo.<lb/>
 
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E così particolare la servitù e osservanza mia verso dell'A.V. Ser.ma che non solo ho ardire di supplicarla delle sue grazie nelle cose mie, ma anche in quelle degli amici e paesani miei. Onde presupponendomisi che Anton.o Franc.o Buratti carcerato costi sia innocente di quanto si gli oppone, ancorché abbia confessato di aver fatto il delitto per il tormento della corda, vengo a supp.re V.A. S.ma, che in grazia mia gli sia racc.to ordinando che la sua causa sia rivista meglio, e considerata da suoi ministri; e quando pure il detto Anton.o Franc.o sia trovato colpevole, resti servita almeno V.A.S. d'avere per raccomandata la casa sua tanto onorata, e massime che non mancano modi all'A.V. S.ma di punire i delinquenti, senza toccare l'interesse delle case loro. Di ogni grazia che V.A.S. farà in questo part.re, gliene resterò obligat.mo, e riceverò il tutto in me stesso. Con che le faccio um.a riverenza. Di Roma, il di 22 di giugno 1605.<lb/>
Bellarmin au grand duo de Toscane.
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Di V.A. Ser.ma<lb/>
 
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il Card. Bellarmino.
 
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/ Sor S�^ ^�o oss w E cos� particolare la servit� et osservanza m�a verso dell'A.
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Al Ser.mo Sig.r mio oss.mo il Gran Duca di Toscana.
V.Ser^^^ che non solo h� ardire d� supplicarla delle sue gratie nelle cose m�e, ma anco in quelle de gli amici et paesani miei. Onde presupponendomisi che Anton^ Franc� Buratti carcerato costi s�a innocente d� quanto s� gli oppone, ancorach� habbia confessato di haver'fatto il delitto per il tormento della corda, vengo a supp^^V.A.S^^, che in gratia mia gli sia racc^� ordinando che la sua causa s�a rivista meglio, et considerata da suoi ministri; et quando pure il detto Antoni Franc� sia trovato colpevole, resti servita almeno V.A.S. d'havere per raccommandata la casa aua tanto honorata, et massime che non mancano modi all'A.V.S^^ di punire l� delinquenti, senza toccare l'interesse delle case loro. D� ogni gratia che V.A.S. far� in questo part^^, le ne restar� obligat.mo /f"et ricever� il tutto in me stesso. Con che le faccio hum^ riveren za. Di Roma,il d� 22 d� giugno 1605.
 
D� V.A.Ser.ma humil�ss� et degotiss� servitor il Card. Bellarmino.
 
Adresse: Al Ser^^ Sig^ mio ossm^o^ il Gran Duca di Toscana.
 
 
 
Florence, Archiv.Mediceo, voi.3782.
 
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Ser.mo Sig.r oss.mo.
E così particolare la servitù e osservanza mia verso dell'A.V. Ser.ma che non solo ho ardire di supplicarla delle sue grazie nelle cose mie, ma anche in quelle degli amici e paesani miei. Onde presupponendomisi che Anton.o Franc.o Buratti carcerato costi sia innocente di quanto si gli oppone, ancorché abbia confessato di aver fatto il delitto per il tormento della corda, vengo a supp.re V.A. S.ma, che in grazia mia gli sia racc.to ordinando che la sua causa sia rivista meglio, e considerata da suoi ministri; e quando pure il detto Anton.o Franc.o sia trovato colpevole, resti servita almeno V.A.S. d'avere per raccomandata la casa sua tanto onorata, e massime che non mancano modi all'A.V. S.ma di punire i delinquenti, senza toccare l'interesse delle case loro. Di ogni grazia che V.A.S. farà in questo part.re, gliene resterò obligat.mo, e riceverò il tutto in me stesso. Con che le faccio um.a riverenza. Di Roma, il di 22 di giugno 1605.
Di V.A. Ser.ma
umiliss.o e devotiss.o servitor
il Card. Bellarmino.
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Al Ser.mo Sig.r mio oss.mo il Gran Duca di Toscana.