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10 f�vr�er 1605.

(suite)

448

La seconda � che in tutti i scritti miei � pubblicati � non pubbli

cati, io ho lodato et celebrato le opere sue quanto io ho potuto.

In fede di che io mostrai qui imprevistamente all'Ill^� Sig^ Car^^

di Joyosa, et doppo all'Ill^� Card^^ Camerino, ne gli atti stam-

^^pati et publicati della conferenza mia di Fontainebleau, queste mie

parole expresse stampate: il vescovo d�'Evreux imparara sempre ve lontieri dal Cardle Bellarmino. Per le quali parole facendo io pro

fessione dihaver sempre caro d'esser discipolo di V.S.111^^ non �

da credere ch'io contemna quello che io protesto alla vista di tut-

ta la Francia, anzi di tutto il mondo, d'accettare volentieri per

maestro. Bt ne i scritti miei della Bucharistia stampati gi�, ma

non anchora publicati per non esserci stato aggiunto il fine, io

gli feci veder all'uno et all'altro, ch'io diffondeva le solutioni

di V.S.111^^ centra i nostri heretici, et le chiamava in termini expressi et stampati, le dotte e pertinenti solutioni del Cardle

Bellarmino. La terza � che gli heretici stessi di Francia, chiama no nelli suoi discorsi V.S.Ilima Il mio Bellarmino. Questo io lo

feci veder all'111^^ Sig^ Card^^ di Joyosa et all'Ill^� Sig^ Oard^^

Camerino, in una replica stampata del Plesseo famoso heretico fran-

cese; dove parlando di V.S.111^^ et di me, dice: Il suo Bellarmino.

Et tutte le medesime cose le faro veder stampate � V.S.111^^ quan

do gli piacer�. Et a ci� aggiunger� anchora le lamentationi ch'io ho fatto doppo l'arrivo mio in Roma, con tutti i miei sigri et ami

ci, di non haver trovato qui V.S.111^^4 di che ne gli produrr� quan-

do gli piacer� una buona dozena di testimonii digni d'ogni fede.

Ho ben mostrato al

Padre Soares et ad alcuni altri, certe solu

tioni trovate da me nelle cose della Eucharistia, che non eran'an-

chora stati usati da nessuno; alle quali come io li ho proposti �

i nostri pi� dotti heretici, eglino suono rimasti muti. M� questo

senza biasimare mai quelle di V.S.Ill^^l anzi con dir sempre che

procedendo in questi passi sopr� le presuppositioni communi, della