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− | l. 21 c. 6. n. 5. e 6. e l. 22. c. 1. n. 5. e 6. istanze del Conte di Luna per l'eseguimento di essa; l. 22. c. 7. n. 2. obbligazioni imposte a'Cardinali Vescovi in rispetto alla consecrazione e alla residenza; l. 21. c. 11. n. 5. e c. 12. n. 5. e 6. decr. 1. desiderio de'Padri che pe'Cardinali si faccia riformazion separata; e perché ciò non segue; l. 21. c. 6. n. 7. l. 23. c. 7. n. 4. 5. 6. 7. e 10. decreto del Sinodo intorno alla loro frugalità; l. 24. c. 7. n. 1. decr.1.<br> | + | l. 21 c. 6. n. 5. e 6. e l. 22. c. 1. n. 5. e 6. istanze del Conte di Luna per l'eseguimento di essa; l. 22. c. 7. n. 2. obbligazioni imposte a' Cardinali Vescovi in rispetto alla consecrazione e alla residenza; l. 21. c. 11. n. 5. e c. 12. n. 5. e 6. decr. 1. desiderio de' Padri che pe'Cardinali si faccia riformazion separata; e perché ciò non segue; l. 21. c. 6. n. 7. l. 23. c. 7. n. 4. 5. 6. 7. e 10. decreto del Sinodo intorno alla loro frugalità; l. 24. c. 7. n. 1. decr.1.<br> |
Carlo Borbone Cardinale procura, ed ottiene da Pio Quarto la Legazion d'Avignone; l. 16. c. 3. n. 5. e l. 24. c. 11. n. 10. rimane alla tutela Reale dopo la morte d'Antonio suo fratello; l. 19. c. 5. n. 13. si tratta d'ammogliarlo con dispensazione di Roma; l. 20. c. 9. n. 2.<br> | Carlo Borbone Cardinale procura, ed ottiene da Pio Quarto la Legazion d'Avignone; l. 16. c. 3. n. 5. e l. 24. c. 11. n. 10. rimane alla tutela Reale dopo la morte d'Antonio suo fratello; l. 19. c. 5. n. 13. si tratta d'ammogliarlo con dispensazione di Roma; l. 20. c. 9. n. 2.<br> | ||
− | Carlo Borromeo assunto da Pio Quarto al Cardinalato; l. 14. c.15. n. 1. sue lettere al Cardinal di Mantova intorno al disegno di mandar nuovi Presidenti al Concilio; l. 16. c. 8. n. 15. lettere a'Legati sopra la libertà di procedere cosi nella dottrina, come nella Riformazione, e specialmente in quella de'Cardinali; l. 18. c. 11. n. 12. 13. 14. l. 20. c. 5. n. 5. c. 6. n. 7. l. 21. c. 6. n. 1. ''fin all''' 8. l. 22. c. 1. n. 5. 12. 13. c. 8. n. 11. l. 23. c. 7. n. 5. sensi di lui nella morte di Federigo suo fratello; l. 19. c. 4. n. 9. nuove lettere a'Legati pel trattamento del Cardinal di Loreno, e per l'aggiustamento delle controversie sopra la Residenza e sopra l'Istituzione de'Vescovi; l. 19 c. 12. n. 10. ''e segu''. uffizij da lui passati coll'Ambasciadore di Portogallo intornjo alla pietà da esso mostrata in Concilio; l. 19. c. 15. n. 7. commessioni sopra la precedenza dell'Oratore Spagnuolo; l. 21. c. 1. n. 7. c. 8. n. 5. sopra la confidenza da usarsi col Lorenese e col Madruccio; l. 22. c. 2. n. 7. e 8. sopra il favore da prestarsi alla Compagnia di Giesù; l. 24. c. 6. n. 6. sopra le cose stabilitesi in Roma col Cardinal di Loreno; l. 23. c. 6. n. 4. lettere a'due Nunzij di Spagna intorno alla confermazione e all'eseguzione del Sinodo; l. 24. c. 9. n. 10. andata di esso alla residenza; l. 24. c. 9. n. 8.<br> | + | Carlo Borromeo assunto da Pio Quarto al Cardinalato; l. 14. c.15. n. 1. sue lettere al Cardinal di Mantova intorno al disegno di mandar nuovi Presidenti al Concilio; l. 16. c. 8. n. 15. lettere a' Legati sopra la libertà di procedere cosi nella dottrina, come nella Riformazione, e specialmente in quella de' Cardinali; l. 18. c. 11. n. 12. 13. 14. l. 20. c. 5. n. 5. c. 6. n. 7. l. 21. c. 6. n. 1. ''fin all''' 8. l. 22. c. 1. n. 5. 12. 13. c. 8. n. 11. l. 23. c. 7. n. 5. sensi di lui nella morte di Federigo suo fratello; l. 19. c. 4. n. 9. nuove lettere a' Legati pel trattamento del Cardinal di Loreno, e per l'aggiustamento delle controversie sopra la Residenza e sopra l'Istituzione de' Vescovi; l. 19 c. 12. n. 10. ''e segu''. uffizij da lui passati coll'Ambasciadore di Portogallo intornjo alla pietà da esso mostrata in Concilio; l. 19. c. 15. n. 7. commessioni sopra la precedenza dell'Oratore Spagnuolo; l. 21. c. 1. n. 7. c. 8. n. 5. sopra la confidenza da usarsi col Lorenese e col Madruccio; l. 22. c. 2. n. 7. e 8. sopra il favore da prestarsi alla Compagnia di Giesù; l. 24. c. 6. n. 6. sopra le cose stabilitesi in Roma col Cardinal di Loreno; l. 23. c. 6. n. 4. lettere a' due Nunzij di Spagna intorno alla confermazione e all'eseguzione del Sinodo; l. 24. c. 9. n. 10. andata di esso alla residenza; l. 24. c. 9. n. 8.<br> |
Carlo Caraffa e letto Cardinale da Paolo Quarto; e sue qualità; l. 13. c. 12. n. 6. amarezze di lui contra gli Spagnuoli; e sue diligenze per collegar il Pontefice col Re di Francia; l. 13. c. 14. n. 5. e 11. capitoli folle citati per esso fra que'due Principi; l. 13. c. 15. n. 5. e 6. sua Legazione in Francia pel medesimo affare; ma in apparenza per la pace universale; l. 13. c. 16. n. 6. trattati in quella Corte, e ritorno a Roma con soccorsi; l. 13. c. 19. n. 2. ''e segu''. abboccamento fermato col Duca d'Alba; e perché non messo in effetto; l. 13. c. 20. n. 5. e 6. conferenza col medesimo per la sospensione dell'armi; ivi. n. 11. e 12. negoziati con varij Principi Italiani a fin d'ottenere aiuti per quella guerra; ivi. n. 13. disegno suo d'assalire il Reame di Napoli; l. 14. c. 1. n. 2. aggiustamento conchiuso; e due capitolazioni stabilite col Duca d'Alba; l. 14. c. 3. n. 8. e c. 4. ''per tutto''. sua Legazione al re di Spagna per cagion della pace con Francia, e per altri affari privati; e poca soddisfazione che ne riceve; l. 14. c. 4. n. 5. e c. 5. ''per tutto''. discacciamento suo dalla Corte, e perché; l. 14. c. 7. ''per tutto''. divozione offerta al Re di Filippo; ma senza effetto; l. 14. c. 9. n. 3. venuta al Conclave nella morte del Zio; e sue intercessioni a favor del popolo Romano presso il nuovo Pontefice; l. 14. c. 10. n. 1. 4. 7. e 8. istanze del Nunzio di Spagna in vantaggio di esso e della sua Casa; l. 14. c. 13. n. 2. e c. 15. n. 5. e 7. sua prigionia, e morte in Castel S. Angelo; l. 14. c. 15. n. 5. ''e segu''.<br> | Carlo Caraffa e letto Cardinale da Paolo Quarto; e sue qualità; l. 13. c. 12. n. 6. amarezze di lui contra gli Spagnuoli; e sue diligenze per collegar il Pontefice col Re di Francia; l. 13. c. 14. n. 5. e 11. capitoli folle citati per esso fra que'due Principi; l. 13. c. 15. n. 5. e 6. sua Legazione in Francia pel medesimo affare; ma in apparenza per la pace universale; l. 13. c. 16. n. 6. trattati in quella Corte, e ritorno a Roma con soccorsi; l. 13. c. 19. n. 2. ''e segu''. abboccamento fermato col Duca d'Alba; e perché non messo in effetto; l. 13. c. 20. n. 5. e 6. conferenza col medesimo per la sospensione dell'armi; ivi. n. 11. e 12. negoziati con varij Principi Italiani a fin d'ottenere aiuti per quella guerra; ivi. n. 13. disegno suo d'assalire il Reame di Napoli; l. 14. c. 1. n. 2. aggiustamento conchiuso; e due capitolazioni stabilite col Duca d'Alba; l. 14. c. 3. n. 8. e c. 4. ''per tutto''. sua Legazione al re di Spagna per cagion della pace con Francia, e per altri affari privati; e poca soddisfazione che ne riceve; l. 14. c. 4. n. 5. e c. 5. ''per tutto''. discacciamento suo dalla Corte, e perché; l. 14. c. 7. ''per tutto''. divozione offerta al Re di Filippo; ma senza effetto; l. 14. c. 9. n. 3. venuta al Conclave nella morte del Zio; e sue intercessioni a favor del popolo Romano presso il nuovo Pontefice; l. 14. c. 10. n. 1. 4. 7. e 8. istanze del Nunzio di Spagna in vantaggio di esso e della sua Casa; l. 14. c. 13. n. 2. e c. 15. n. 5. e 7. sua prigionia, e morte in Castel S. Angelo; l. 14. c. 15. n. 5. ''e segu''.<br> | ||
Carlo Duca di Borbone Generale dell'esercito imperiale di Lombardia, s'incamina per l'espugnazione di Roma; l. 2. c. 14. n. 6. muore d'archibuso sù l'ingresso della Citrà; ivi. n. 8.<br> | Carlo Duca di Borbone Generale dell'esercito imperiale di Lombardia, s'incamina per l'espugnazione di Roma; l. 2. c. 14. n. 6. muore d'archibuso sù l'ingresso della Citrà; ivi. n. 8.<br> | ||
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Carlo Grassi Vescovo di Montefiascone è mandato dal Papa incontro al Cardinal di Loreno nella sua venuta al Concilio; l. 18. c. 17. n. 11. precorre il Cardinale à Trento per chieder dilazione; ivi. e n. 19. e 20. risponde quivi con molta lode ad un protesto dell'Ambasciadore Francese; l. 23. c. 1. n. 10. e 11.<br> | Carlo Grassi Vescovo di Montefiascone è mandato dal Papa incontro al Cardinal di Loreno nella sua venuta al Concilio; l. 18. c. 17. n. 11. precorre il Cardinale à Trento per chieder dilazione; ivi. e n. 19. e 20. risponde quivi con molta lode ad un protesto dell'Ambasciadore Francese; l. 23. c. 1. n. 10. e 11.<br> | ||
Carlo Guglielmo Signor di Ceurès Aio di Carlo Quinto quai sensi avesse introno alla causa di Lutero; l. 1. c. 24. n. 3. 5. e 6. tumulto suscitato per sua cagione ne'Reami di Spagna; l. 2. c. 1. n. 3. opera contra voglia per l'ingrandimento d'Adriano Sesto; l. 2. c. 2. n. 3. e 4.<br> | Carlo Guglielmo Signor di Ceurès Aio di Carlo Quinto quai sensi avesse introno alla causa di Lutero; l. 1. c. 24. n. 3. 5. e 6. tumulto suscitato per sua cagione ne'Reami di Spagna; l. 2. c. 1. n. 3. opera contra voglia per l'ingrandimento d'Adriano Sesto; l. 2. c. 2. n. 3. e 4.<br> | ||
− | Carlo di Guisa Francese nominato Cardinal di Loreno è assunto alla porpora da Paolo Terzo; l. 10. c. 3. n. 11. riceve il Cappello in pubblico Concistoro; l. 10. c. 8. n. 5. conchiude la lega fra Paolo Quarto e'l Re di Francia contra gli Spagnuoli; e sue diligenze per tirarui i Principi Italiani; l. 13. c. 15. n. 7. e c. 16. n. 1. e 2. concetti di lui per l'estirpazione dell'Eresie, e calunnie del Soave; l. 14. c. 6. n. 5. e 6. opposizioni da lui fatte nell'Assemblea di Fontanableo alle richieste degli Ugonotti; l. 14. c. 15. n. 3. e 7. ombre sparse in Roma ed in Trento sopra la sua venuta in Concilio; l. 18. c. 7. n. 2. e 3. c. 13. n. 2. suoi uffizij ossequiosi col Papa; c. 13. n. 5. sue istanze a'Legati per l'indugio; l. 18. c. 17. n. 19. suo arrivo, ed incontro; ivi. n. 21. primi discorsi co'Presidenti, ed Istruzioni recate; l. 19. c. 2. n. 1. e 2. partiti proposti a'Legati per quietate il disparere sopra l'Istituzione de'Vescovi, | + | Carlo di Guisa Francese nominato Cardinal di Loreno è assunto alla porpora da Paolo Terzo; l. 10. c. 3. n. 11. riceve il Cappello in pubblico Concistoro; l. 10. c. 8. n. 5. conchiude la lega fra Paolo Quarto e 'l Re di Francia contra gli Spagnuoli; e sue diligenze per tirarui i Principi Italiani; l. 13. c. 15. n. 7. e c. 16. n. 1. e 2. concetti di lui per l'estirpazione dell'Eresie, e calunnie del Soave; l. 14. c. 6. n. 5. e 6. opposizioni da lui fatte nell'Assemblea di Fontanableo alle richieste degli Ugonotti; l. 14. c. 15. n. 3. e 7. ombre sparse in Roma ed in Trento sopra la sua venuta in Concilio; l. 18. c. 7. n. 2. e 3. c. 13. n. 2. suoi uffizij ossequiosi col Papa; c. 13. n. 5. sue istanze a' Legati per l'indugio; l. 18. c. 17. n. 19. suo arrivo, ed incontro; ivi. n. 21. primi discorsi co' Presidenti, ed Istruzioni recate; l. 19. c. 2. n. 1. e 2. partiti proposti a' Legati per quietate il disparere sopra l'Istituzione de' Vescovi,<noinclude><references/> {{TurnPage}}</noinclude> |
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Latest revision as of 14:57, 6 May 2020
l. 21 c. 6. n. 5. e 6. e l. 22. c. 1. n. 5. e 6. istanze del Conte di Luna per l'eseguimento di essa; l. 22. c. 7. n. 2. obbligazioni imposte a' Cardinali Vescovi in rispetto alla consecrazione e alla residenza; l. 21. c. 11. n. 5. e c. 12. n. 5. e 6. decr. 1. desiderio de' Padri che pe'Cardinali si faccia riformazion separata; e perché ciò non segue; l. 21. c. 6. n. 7. l. 23. c. 7. n. 4. 5. 6. 7. e 10. decreto del Sinodo intorno alla loro frugalità; l. 24. c. 7. n. 1. decr.1.
Carlo Borbone Cardinale procura, ed ottiene da Pio Quarto la Legazion d'Avignone; l. 16. c. 3. n. 5. e l. 24. c. 11. n. 10. rimane alla tutela Reale dopo la morte d'Antonio suo fratello; l. 19. c. 5. n. 13. si tratta d'ammogliarlo con dispensazione di Roma; l. 20. c. 9. n. 2.
Carlo Borromeo assunto da Pio Quarto al Cardinalato; l. 14. c.15. n. 1. sue lettere al Cardinal di Mantova intorno al disegno di mandar nuovi Presidenti al Concilio; l. 16. c. 8. n. 15. lettere a' Legati sopra la libertà di procedere cosi nella dottrina, come nella Riformazione, e specialmente in quella de' Cardinali; l. 18. c. 11. n. 12. 13. 14. l. 20. c. 5. n. 5. c. 6. n. 7. l. 21. c. 6. n. 1. fin all' 8. l. 22. c. 1. n. 5. 12. 13. c. 8. n. 11. l. 23. c. 7. n. 5. sensi di lui nella morte di Federigo suo fratello; l. 19. c. 4. n. 9. nuove lettere a' Legati pel trattamento del Cardinal di Loreno, e per l'aggiustamento delle controversie sopra la Residenza e sopra l'Istituzione de' Vescovi; l. 19 c. 12. n. 10. e segu. uffizij da lui passati coll'Ambasciadore di Portogallo intornjo alla pietà da esso mostrata in Concilio; l. 19. c. 15. n. 7. commessioni sopra la precedenza dell'Oratore Spagnuolo; l. 21. c. 1. n. 7. c. 8. n. 5. sopra la confidenza da usarsi col Lorenese e col Madruccio; l. 22. c. 2. n. 7. e 8. sopra il favore da prestarsi alla Compagnia di Giesù; l. 24. c. 6. n. 6. sopra le cose stabilitesi in Roma col Cardinal di Loreno; l. 23. c. 6. n. 4. lettere a' due Nunzij di Spagna intorno alla confermazione e all'eseguzione del Sinodo; l. 24. c. 9. n. 10. andata di esso alla residenza; l. 24. c. 9. n. 8.
Carlo Caraffa e letto Cardinale da Paolo Quarto; e sue qualità; l. 13. c. 12. n. 6. amarezze di lui contra gli Spagnuoli; e sue diligenze per collegar il Pontefice col Re di Francia; l. 13. c. 14. n. 5. e 11. capitoli folle citati per esso fra que'due Principi; l. 13. c. 15. n. 5. e 6. sua Legazione in Francia pel medesimo affare; ma in apparenza per la pace universale; l. 13. c. 16. n. 6. trattati in quella Corte, e ritorno a Roma con soccorsi; l. 13. c. 19. n. 2. e segu. abboccamento fermato col Duca d'Alba; e perché non messo in effetto; l. 13. c. 20. n. 5. e 6. conferenza col medesimo per la sospensione dell'armi; ivi. n. 11. e 12. negoziati con varij Principi Italiani a fin d'ottenere aiuti per quella guerra; ivi. n. 13. disegno suo d'assalire il Reame di Napoli; l. 14. c. 1. n. 2. aggiustamento conchiuso; e due capitolazioni stabilite col Duca d'Alba; l. 14. c. 3. n. 8. e c. 4. per tutto. sua Legazione al re di Spagna per cagion della pace con Francia, e per altri affari privati; e poca soddisfazione che ne riceve; l. 14. c. 4. n. 5. e c. 5. per tutto. discacciamento suo dalla Corte, e perché; l. 14. c. 7. per tutto. divozione offerta al Re di Filippo; ma senza effetto; l. 14. c. 9. n. 3. venuta al Conclave nella morte del Zio; e sue intercessioni a favor del popolo Romano presso il nuovo Pontefice; l. 14. c. 10. n. 1. 4. 7. e 8. istanze del Nunzio di Spagna in vantaggio di esso e della sua Casa; l. 14. c. 13. n. 2. e c. 15. n. 5. e 7. sua prigionia, e morte in Castel S. Angelo; l. 14. c. 15. n. 5. e segu.
Carlo Duca di Borbone Generale dell'esercito imperiale di Lombardia, s'incamina per l'espugnazione di Roma; l. 2. c. 14. n. 6. muore d'archibuso sù l'ingresso della Citrà; ivi. n. 8.
Carlo Duca d'Orleans secondogenito di Francesco Primo è destinato alle nozze o con la Figliuola o con la Nipote di Carlo Quinto; l. 5. c. 4. n. 29. e 30. muore di contagio con dubbio di nuova disunione fra que'due Principi; ivi. e. c. 15. n. 5.
Carlo Grassi Vescovo di Montefiascone è mandato dal Papa incontro al Cardinal di Loreno nella sua venuta al Concilio; l. 18. c. 17. n. 11. precorre il Cardinale à Trento per chieder dilazione; ivi. e n. 19. e 20. risponde quivi con molta lode ad un protesto dell'Ambasciadore Francese; l. 23. c. 1. n. 10. e 11.
Carlo Guglielmo Signor di Ceurès Aio di Carlo Quinto quai sensi avesse introno alla causa di Lutero; l. 1. c. 24. n. 3. 5. e 6. tumulto suscitato per sua cagione ne'Reami di Spagna; l. 2. c. 1. n. 3. opera contra voglia per l'ingrandimento d'Adriano Sesto; l. 2. c. 2. n. 3. e 4.
Carlo di Guisa Francese nominato Cardinal di Loreno è assunto alla porpora da Paolo Terzo; l. 10. c. 3. n. 11. riceve il Cappello in pubblico Concistoro; l. 10. c. 8. n. 5. conchiude la lega fra Paolo Quarto e 'l Re di Francia contra gli Spagnuoli; e sue diligenze per tirarui i Principi Italiani; l. 13. c. 15. n. 7. e c. 16. n. 1. e 2. concetti di lui per l'estirpazione dell'Eresie, e calunnie del Soave; l. 14. c. 6. n. 5. e 6. opposizioni da lui fatte nell'Assemblea di Fontanableo alle richieste degli Ugonotti; l. 14. c. 15. n. 3. e 7. ombre sparse in Roma ed in Trento sopra la sua venuta in Concilio; l. 18. c. 7. n. 2. e 3. c. 13. n. 2. suoi uffizij ossequiosi col Papa; c. 13. n. 5. sue istanze a' Legati per l'indugio; l. 18. c. 17. n. 19. suo arrivo, ed incontro; ivi. n. 21. primi discorsi co' Presidenti, ed Istruzioni recate; l. 19. c. 2. n. 1. e 2. partiti proposti a' Legati per quietate il disparere sopra l'Istituzione de' Vescovi,