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18 oct.'1�.Bell. � la r�p.de Lucq.(3)
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contenersi in questi 5 simili altri termini di cortesia nella risposta loro al Vescovo, per ovviare à qualsivoglia cosa in contrario che li potesse essere di poco honore, ò di qualche disgusto; mà ancora di sforzarsi, per quanto possono nell'interno, che vi concorri il pio, et buon'affetto loro, che è quello in che habbiamo maggior'premura in questa concordia, perche non sia delle persone sole, ma degl'animi ancora, come tanto conviene et s'aspetta dalla generosità loro, et ne possine poi mostrar'tutti quei buoni effetti che si appartengono prima all'honor'di Dio per servitio delle sue anime, et poi ad una vera et perfetta unione fra loro, che sono i veri fondamenti, come l'EE.VV. sanno,della conservatione et buon stato delle Republiche. Et tutto questo non solo è di mente del Sig.r cardinale Farnese et mia, come hò detto, ma della
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Santità di Nostro Signore ancora, al quale hò dato conto di tutto, et particolarmente di questi ultimi punti,che ci hà esposto il Sig.r Benassai, quali sono stati considerati, non solo dal medesimo Sig.r cardinale Farnese et de me, ma anco dalla Santità Sua, che per ciò si è sciolto quello che è parso più à proposito per questo fine desiderato della vera et buona unione fra loro, dove concorriamo tutti unitamente, come anco per questo istesso fine che si rimuovine dall'Ecc.mo Consiglio, se di già non fossero stati remossi, tutti li decreti fatti tanto contro il Vescovo, quanto contro gl'adherenti suoi, et ritorni tutto nello stato, che era prima che succedessero le discordie fra di loro, riservandoci poi nel resto à risolvere, nel modo però sudetto che habbiamo appuntato insieme il Sig.r cardinale Farnese et io, tutte le differenze che vi saranno, ò che potriano occorrere fra di loro per conservarle maggiormente nella buona concordia, sperando nel Signore per mezzo delli Santi Sacrifitii et orationi delli sacerdoti regolari et secolari più devoti, et di tante altre persone molto pie di costà, come intendo che vi sono, alle quali si deve ricorrere in quest'occasione, che non solo concorrerà la divina
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contenersi in questi 5 simili altri termini di cortesia nella risposta loro al Vescovo, per ovviare à qualsivoglia cosa in contrario che li potesse essere di poco honore, ò di qualche disgusto; mà ancora di sforzarsi, per quanto possono nell'interno, che vi concorri il pio, et buon'affetto loro, che è quello in che habbiamo maggior'premura in questa concordia, perche non sia delle persone sole, ma degl'animi ancora, come tanto conviene et s'aspetta dalla generosità loro, et ne possine poi mostrar'tutti quei buoni effetti che si appartengono prima all'honor'di Dio per servitio delle sue anime, et poi ad una vera et perfetta unione fra loro, che sono i veri fondamenti, come l'EE.VV. sanno,della conservatione et buon stato delle Republiche. Et tutto questo non solo è di mente del Sig.r cardinale Farnese et mia, come hò detto, ma della Santità di Nostro Signore ancora, al quale hò dato conto di tutto, et particolarmente di questi ultimi punti,che ci hà esposto il Sig.r Benassai, quali sono stati considerati, non solo dal medesimo Sig.r cardinale Farnese et de me, ma anco dalla Santità Sua, che per ciò si è sciolto quello che è parso più à proposito per questo fine desiderato della vera et buona unione fra loro, dove concorriamo tutti unitamente, come anco per questo istesso fine che si rimuovine dall'Ecc.mo Consiglio, se di già non fossero stati remossi, tutti li decreti fatti tanto contro il Vescovo, quanto contro gl'adherenti suoi, et ritorni tutto nello stato, che era prima che succedessero le discordie fra di loro, riservandoci poi nel resto à risolvere, nel modo però sudetto che habbiamo appuntato insieme il Sig.r cardinale Farnese et io, tutte le differenze che vi saranno, ò che potriano occorrere fra di loro per conservarle maggiormente nella buona concordia, sperando nel Signore per mezzo delli Santi Sacrifitii et orationi delli sacerdoti regolari et secolari più devoti, et di tante altre persone molto pie di costà, come intendo che vi sono, alle quali si deve ricorrere in quest'occasione, che non solo concorrerà la divina
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