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5 ya�ll.1619. Bell.� la R�p.de Lucques (fin)
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maravigli chi governa la Republica se Iddio cominciarà ad essercitare la sua giustitia contra quelli che impediscano che le sue pecorelle non siano pasciute et governate come conviene. Hora à me giova di credere che la città di Lucca et à suoi Magistrati si risolveranno di fare quanto prima quello che sono obligati à fare secondo le leggi di Dio et di Santa Chiesa. Ma questo solo è necessario che io soggionga che, volendosi fare questa reconciliatione, è necessario farla perfettamente, con ritornare tutte le cose in quello stato ch'erano prima che cominciasse questo disturbo, cassando tutti li decreti et ordini fatti doppi in materia del Vescovo, appartenenti tanto alla Chiesa quanto ad esso Vescovo, alli suoi et cose sue, et volendo consultare et risolvere questo negotio tanto importante, primieramente è necessario come l'Eccellenze Vostre sanno benissimo cassare li decreti et ordini straordinarii fatti in questa materia del Vescovo, accioche le resolutioni si piglino conforme allo stil buono et ordinario della Republica, et non restino ristretti à tanti pochi voti che bastino pochissimi huomini ad impedire tutte le buone et utili deliberationi, perche lo Spirito Santo non inspira li suoi consigli à pochi, ma à molti, et però non pare bene che la Republica degeneri in ogligarchia, che è il reggimento di pochi. <lb/>
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Ma io non voglio esser più longo; et però con questo fine prego da Dio benedetto à tutta cotesta nobilissima Republica ogni desiderata prosperità in questa vita et poi à tutti li suoi cittadini la vita beata et sempiterna.<lb/>
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Di VV. EEcc/ze Ill/me
 
 
 
Aff/mo servitore
 
 
 
il ^ard/le Bellaarmino.
 
 
 
Lucques.Arch.di Stato. Questioni col Vescovo Guidico�on� il Giov. Off�zio sopra la Giur�sdiz. voi.80 n� 116. Or�g.
 
 
 
 
 
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maravigli chi governa la Republica se Iddio cominciarà ad essercitare la sua giustitia contra quelli che impediscano che le sue pecorelle non siano pasciute et governate come conviene. Hora à me giova di credere che la città di Lucca et à suoi Magistrati si risolveranno di fare quanto prima quello che sono obligati à fare secondo le leggi di Dio et di Santa Chiesa. Ma questo solo è necessario che io soggionga che, volendosi fare questa reconciliatione, è necessario farla perfettamente, con ritornare tutte le cose in quello stato ch'erano prima che cominciasse questo disturbo, cassando tutti li decreti et ordini fatti doppi in materia del Vescovo, appartenenti tanto alla Chiesa quanto ad esso Vescovo, alli suoi et cose sue, et volendo consultare et risolvere questo negotio tanto importante, primieramente è necessario come l'Eccellenze Vostre sanno benissimo cassare li decreti et ordini straordinarii fatti in questa materia del Vescovo, accioche le resolutioni si piglino conforme allo stil buono et ordinario della Republica, et non restino ristretti à tanti pochi voti che bastino pochissimi huomini ad impedire tutte le buone et utili deliberationi, perche lo Spirito Santo non inspira li suoi consigli à pochi, ma à molti, et però non pare bene che la Republica degeneri in ogligarchia, che è il reggimento di pochi.
Ma io non voglio esser più longo; et però con questo fine prego da Dio benedetto à tutta cotesta nobilissima Republica ogni desiderata prosperità in questa vita et poi à tutti li suoi cittadini la vita beata et sempiterna.
Di Roma li 5 di luglio 1619.
Di VV. EEcc.ze Ill.me
Aff.mo servitore
il Card.le Bellarmino.