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Rome,2 janvier 1617. Bellarmin � l'arch�pr.de Montepulciano.
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Ill.re Sig.re. Mi occorre dire à V.S. in risposta della sua, che il S.or Bernardino Tarugi mi scrisse dalle carceri di Firenze, pregandomi ch'io facessi sapere al P're Tarugi suo fratello et al S.re Gioseppe suo genero il suo misero stato, patendo di vitto, et vestito notabilmente. Io non potevo far'di meno di scrivere à tutti due quanto mi era raccomandato da un'amico caro; et cosi scrissi al P're Tarugi, et mandai l'istessa lettera del S're Bernardino al S.re Gioseppe, senza amplificare niente. Onde non havendo scritto niente in pregiuditio di V.S. ne havendola nominata, non credo che lei si possa lamentare di me, come ne anco io mi lamento di lei, manterò sempre l'amicitia seco, et gli farò ogni servitio à me possibile come me gl'offero, et gli prego con questo felicità. Di Roma li 2 Genero 1617. <lb/>
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Ill.re Sig.re. Mi occorre dire à V.S. in risposta della sua, che il S.or Bernardino Tarugi mi scrisse dalle carceri di Firenze, pregandomi ch'io facessi sapere al P're Tarugi suo fratello et al S.re Gioseppe suo genero il suo misero stato, patendo di vitto, et vestito notabilmente. Io non potevo far'di meno di scrivere à tutti due quanto mi era raccomandato da un'amico caro; et cosi scrissi al P're Tarugi, et mandai l'istessa lettera del S're Bernardino al S.re Gioseppe, senza amplificare niente. Onde non havendo scritto niente in pregiuditio di V.S. ne havendola nominata, non credo che lei si possa lamentare di me, come ne anco io mi lamento di lei, manterò sempre l'amicitia seco, et gli farò ogni servitio à me possibile come me gl'offero, et gli prego con questo felicità. Di Roma li 2 Genero 1617.
Di V.S. Ill.re
per fargli servitio
il Card.le Bellarmino.
Tarugi. Montep.no.
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Al molt'Ill.re et M.to Rev. Sig.re il Sig.or [Giu]lio Tarugi Arcipr.te di Montepulciano.