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Molto mag.co Sig.re. Mi ha fatto ricordare il F.Maestro [[Name::Giacomo Mercati|Jacomo Mercato]], procuratore generale de padri Silvestrini, di una promessa fatta a V.S. di mandargli la dichiaratione mia delli salmi. Confesso, ohe questa promessa mi era uscita di mente, parte per le mie continue occupazioni, et rompimenti di testa, per dir così, che m'apportano l'audienze di cose diversissime, parte per la vechiaia, che per ordinario fa sminuire la memoria.
Rome,3 f�vrier 1612.
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V.S. perdoni a tanta dilettone di pagar questo debito. Mando hora per mezo dell'istesso M.ro Giacomo Mercato, un libro del mio commento [[Work::Explanatio in Psalmos|sopra de salmi]]<ref>''Explanatio in Psalmos'', Lugduni, Cardon, 1612.</ref>, corretto di mia mano da certi errori grossi, che ha fatto lo stampatore. Il mio intento è stato di fare una dichiaratione breve, ma affettiva; et insieme defendere la versione latina vulgata, accordandola co'l testo hebreo. Se piacerà a V.S., sarò certo, che haverà qualche cosa di buono, poi che in lei non solo vi è dottrina, ma giuditio esquisito. Con questo fine, gli prego da Dio ogni felicità, et me li offero pronto a fargli ogni piacere. Di Roma li 3 di febraro 1612.
 
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Molto mag.co Sig.re. Mi ha fatto ricordare il F.Maestro Jacomo Mercato, procuratore generale de padri Silvestrini, di una promessa fatta a V.S. di mandargli la dichiaratione mia delli salmi. Confesso, ohe questa promessa mi era uscita di mente, parte per le mie continue occupazioni, et rompimenti di testa, per dir così, che m'apportano l'audienze di cose diversissime, parte per la vechiaia, che per ordinario fa sminuire la memoria. V.S. perdoni a tanta dilettone di pagar questo debito. Mando hora per mezo dell'istesso M.ro Giacomo Mercato, un libro del mio commento sopra de salmi[1], corretto di mia mano da certi errori grossi, che ha fatto lo stampatore. Il mio intento è stato di fare una dichiaratione breve, ma affettiva; et insieme defendere la versione latina vulgata, accordandola co'l testo hebreo. Se piacerà a V.S., sarò certo, che haverà qualche cosa di buono, poi che in lei non solo vi è dottrina, ma giuditio esquisito. Con questo fine, gli prego da Dio ogni felicità, et me li offero pronto a fargli ogni piacere. Di Roma li 3 di febraro 1612. Di V.S.
per fargli servitio
il Card. Bellarmino.
Sig.or Marc'Antonio Bonciario. Perugia.
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Al molto ecc.te Sig.re, il Sig.r Marc'Antonio Bonciario. (cachet) Perugia.

  1. Explanatio in Psalmos, Lugduni, Cardon, 1612.