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Ill.mo et R.mo Sig.r mio oss.mo<lb/>
Rome,30 dicembre 1609. Bellarmin au Cardinal Gonzague.
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Se bene io soddisfeci al debito di augurare a V.S. Ill.ma feliciss.me le buone feste, quando me gli rassegnai ser.re devotiss.o con l'occ.ne del libro, ch'io gli mandai a giorni passati; non dimeno non devo anche lasciare di rendere a V.S. Ill.ma umiliss.me grazie, si come faccio, del favore che si è degnata farmi con la sua grat.ma annunciandomi ogni bene, e assicurarla insieme che questi favori sono stimati da me grandemente, come quelli che mi vengono da sig.re mio principaliss.mo. Supplico V.S. Ill.ma di continuarmi sempre nella sua buona grazia, e in tanto ripregandogli ogni desiderata felicità gli faccio um.a riverenza.<lb/>
 
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Ill.mo S.r Card.le Gonzaga. Mantova.
 
 
111"^ et
 
 
 
Sig^ mio oss"^
 
 
 
Se bene io sodisfeci al debito dia augurare V.S.111^^ feli-
 
 
 
ciss^^ le buone feste, quando me gli rassegnai ser^^ devotiss^ con
 
 
 
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si come faccio, del favore che si degnata farmi con la sua grat^^
 
 
 
annuntiandomi ogni bene, et assicurarla insieme che questi favori
 
 
 
sono stimati da me grandemente, come quelli che mi vengono da sig^^
 
 
 
mio principaliss^�. Supplico V.S.111^^ di continuarmi sempre nella
 
 
 
sua buona gratia, et in tanto ripregandogli ogni desiderata felici
 
 
 
t� gli faccio hum^ riverenza.
 
 
 
Di V.S.111^^ et R^^
 
 
 
humiliss� et devotiss� servitor
 
 
 
Il Card. Bellarmino.
 
 
 
^yilimo gr
 
 
 
Gonzaga. Mantova.
 
 
 
Mantoue, Archiv.Stor. Gonzaga.Lett.di card^^, 1609
 
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Ill.mo et R.mo Sig.r mio oss.mo
Se bene io soddisfeci al debito di augurare a V.S. Ill.ma feliciss.me le buone feste, quando me gli rassegnai ser.re devotiss.o con l'occ.ne del libro, ch'io gli mandai a giorni passati; non dimeno non devo anche lasciare di rendere a V.S. Ill.ma umiliss.me grazie, si come faccio, del favore che si è degnata farmi con la sua grat.ma annunciandomi ogni bene, e assicurarla insieme che questi favori sono stimati da me grandemente, come quelli che mi vengono da sig.re mio principaliss.mo. Supplico V.S. Ill.ma di continuarmi sempre nella sua buona grazia, e in tanto ripregandogli ogni desiderata felicità gli faccio um.a riverenza.
Di V.S. Ill.ma e R.ma
umiliss.o e devotiss.o servitor
Il Card. Bellarmino.
Ill.mo S.r Card.le Gonzaga. Mantova.