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Rome,17 juillet 1609. Bellarmin au grand due de Toscane.
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Ser.mo Sig.r mi.o oss.mo.<lb/>
 
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Quando mi capito la lettera, che si degnò scrivermi V.A.S.ma in racc.ne del Sig.r Rodrigo Alidosi era stata fatta la sua causa dalla Gong.ne ma nondimeno ricordevole io che V.A.S. con altre sue mi aveva pure racc.ta la detta causa avevo procurato di ser.la in tutto quello che era stato di mio potere. Ieri parimente trattandosi nella stessa Cong.ne della moderazione niella sentenza di detta causa ebbi comodo di servire, e obbedire ai comandamti fattimi ultimam.te: in questo proposito dall'A.V. S.ma alla quale con questo faccio um.a riverenza pregandogli da Dio ogni desiderata felicità. Di Roma il di 17 di Luglio 1609. <lb/>
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Al Ser.mo Sig.r mio oss.mo, il Gran Duca di Toscana.
racc del Sig Rodrigo Alidosi era stata fatta la sua causa dalla
 
 
 
Gong ma nondimeno ricordevole io che V.A.S. con altre sue m'ha-
 
 
 
J^vea pure racc^^ la detta causa havevo procurato di ser^^ in tutto
 
 
 
quello che era stato di mio potere. Rieri parimente trattandosi
 
 
 
nell'istessa Cong^^ della moderatione niella sentenza di detta causa hebbi comodo di servire,et obedire alli commandamti fattimi ul-
 
 
 
timam^^: in questo proposito dall'A.V.S^^ alla quale con questo
 
 
 
/V faccio hum^ riverenza pregandogli da Dio ogni desiderata felicit�.
 
 
 
Di Roma il di 17 di Luglio 1609. Di V.A.Ser'ma
 
 
 
humiliss� et divotiss� servitore
 
 
 
Il Card. Bellarmino.
 
 
 
/y*Ser"^ Gran Duca Al Ser^� Sig^^mio oss^^, il Gran Duca di Toscana.
 
 
 
Florence. Archiv.Mediceo, voi.3785.
 
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Ser.mo Sig.r mi.o oss.mo.
Quando mi capito la lettera, che si degnò scrivermi V.A.S.ma in racc.ne del Sig.r Rodrigo Alidosi era stata fatta la sua causa dalla Gong.ne ma nondimeno ricordevole io che V.A.S. con altre sue mi aveva pure racc.ta la detta causa avevo procurato di ser.la in tutto quello che era stato di mio potere. Ieri parimente trattandosi nella stessa Cong.ne della moderazione niella sentenza di detta causa ebbi comodo di servire, e obbedire ai comandamti fattimi ultimam.te: in questo proposito dall'A.V. S.ma alla quale con questo faccio um.a riverenza pregandogli da Dio ogni desiderata felicità. Di Roma il di 17 di Luglio 1609.
Di V.A. Ser.ma
umiliss.o e devotiss.o servitore
Il Card. Bellarmino.
Ser.mo Gran Duca
Al Ser.mo Sig.r mio oss.mo, il Gran Duca di Toscana.