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Dal Sig.r marchese Salviati mandato da V.A. S.ma a complire con la S.tà di N.S. ho ricevuta la grazia della visita, e dell'umaniss.a lettera di V.A. S.ma e come riconosco il tutto per effetto della grata memoria che si degna conservare dell'osservanza mia verso di lei, e di cotesta Ser.ma casa, così gliene rendo quelle maggiori grazie che devo; assicurandola che vivrò sempre desiderosiss.mo di mostrare a V.A. S.ma con fatti, ch'io gli sono ser.re di particolare devozione, e osservanza, si come più a pieno l'intenderò dall'istesso S.r marchese al quale mi rimetto; e facendo um.a riverenza a V.A.S.ma gli prego da Dio ogni desiderata felicità. Di Roma, il di 9 d'Aprile 1609.<lb/>
 
Dal Sig.r marchese Salviati mandato da V.A. S.ma a complire con la S.tà di N.S. ho ricevuta la grazia della visita, e dell'umaniss.a lettera di V.A. S.ma e come riconosco il tutto per effetto della grata memoria che si degna conservare dell'osservanza mia verso di lei, e di cotesta Ser.ma casa, così gliene rendo quelle maggiori grazie che devo; assicurandola che vivrò sempre desiderosiss.mo di mostrare a V.A. S.ma con fatti, ch'io gli sono ser.re di particolare devozione, e osservanza, si come più a pieno l'intenderò dall'istesso S.r marchese al quale mi rimetto; e facendo um.a riverenza a V.A.S.ma gli prego da Dio ogni desiderata felicità. Di Roma, il di 9 d'Aprile 1609.<lb/>
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Ser.mo Sig.r mio oss.mo
Dal Sig.r marchese Salviati mandato da V.A. S.ma a complire con la S.tà di N.S. ho ricevuta la grazia della visita, e dell'umaniss.a lettera di V.A. S.ma e come riconosco il tutto per effetto della grata memoria che si degna conservare dell'osservanza mia verso di lei, e di cotesta Ser.ma casa, così gliene rendo quelle maggiori grazie che devo; assicurandola che vivrò sempre desiderosiss.mo di mostrare a V.A. S.ma con fatti, ch'io gli sono ser.re di particolare devozione, e osservanza, si come più a pieno l'intenderò dall'istesso S.r marchese al quale mi rimetto; e facendo um.a riverenza a V.A.S.ma gli prego da Dio ogni desiderata felicità. Di Roma, il di 9 d'Aprile 1609.
Di V.A. Ser.ma
umiliss.o e devotiss.o servitore
il Card.le Bellarmino.
Ser.mo Gran Duca di Toscana.
Al Sereniss.o Sig.r mio oss.mo, il Gran Duca di Toscana.