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# 845 Rome,23 f�vrier 1609. Bellarmin � la grande duchesse Marie Mad.
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Ser.ma Sig.ra mia oss.ma<lb/>
 
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Con l'altra mia lettera mi condolsi con V.A. S.ma dell'improvvisa morte del Ser.mo Gran Duca mio padrone che sia in cielo, e mi offrii a V.A. S.ma per devotiss.mo servitore come ero di quella gloriosa memoria, della quale spesso venivo favorito e con comandamenti e con riceverne grazie. E perchè desidero di continuare con V.A. Ser.ma e col S.mo suo consorte Gran Duca, e Sig.r mio, nell'istessa osservanza e servizi, ho voluto spedirle a posta il presente mio auditore, accio della sua viva voce meglio intenda il mio desiderio, che a lui mi rimetto, e facendo riverenza um.e a V.A. S.ma gli prego da Dio ogni felicità desiderata. Di Roma il di 23 di febbraio 1609.<lb/>
/ Ser^^ Sig^^ mia oss^^
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Di V.A. S.ma<lb/>
Con l'altra mia lettera mi condolsi con V.A.S^^ dell'improvisa
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il Card.le Bellarmino.
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fersi � V.A.S^^ per devotiss^ servitore come ero di quella glorioJTsa memoria, della quale spesso venivo favorito et con c�mandamti
 
 
 
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suo consorte Gran'Duca,et Sig^^ mio, nell'istessa
 
 
 
osservanza et servitii, h� voluto spedirle posta il presente mio
 
 
 
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prego da Dio ogni felicit� desiderata. Di Roma il di 23 di febraro
 
 
 
1609.
 
 
 
Di V.A.S^^
 
 
 
humiliss� et devotiss^ servitore il Cardle Bellarmino.
 
 
 
Florence, Archiv.Mediceo voi.6076.
 
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Ser.ma Sig.ra mia oss.ma
Con l'altra mia lettera mi condolsi con V.A. S.ma dell'improvvisa morte del Ser.mo Gran Duca mio padrone che sia in cielo, e mi offrii a V.A. S.ma per devotiss.mo servitore come ero di quella gloriosa memoria, della quale spesso venivo favorito e con comandamenti e con riceverne grazie. E perchè desidero di continuare con V.A. Ser.ma e col S.mo suo consorte Gran Duca, e Sig.r mio, nell'istessa osservanza e servizi, ho voluto spedirle a posta il presente mio auditore, accio della sua viva voce meglio intenda il mio desiderio, che a lui mi rimetto, e facendo riverenza um.e a V.A. S.ma gli prego da Dio ogni felicità desiderata. Di Roma il di 23 di febbraio 1609.
Di V.A. S.ma
umiliss.o e devotiss.o servitore
il Card.le Bellarmino.