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Rome,10 novembre 1605. Bellarmin au P.Carminata.
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Molto Rev.do Padre. Da monsignor Archimandritta ho ricevuto oggi la gratissima lettera di V.T. di 10 del passato, e mi è stato carissimo intendere della sua buona salute, che Dio N.S. le conservi lungamente.<lb/>
 
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Il d.o monsignore è stato veduto da me volentieri, si per le qualità sue, come per esser amorevolissimo della Compagnia e di V.R. in particolare, e me gli sono offerto per ogni occorrenza di suo servizio; e se bisognerà, all'occasione non mancherò d'adoperarmi per ogni sua soddisfazione. Alle altre lettere di V.R. ho risposto sempre, e spero che a quest'ora avrà ricevuto quelle con le quali gli scrissi che avevo parlato con N.S. del particolare di monsignor vescovo di Gionavasso, e mi aveva risposto che in ogni modo era meglio che egli si ritirasse alla residenza della sua chiesa che molto più importava che lo stare lontano per occasione di stampare libri, e massime che ciò si poneva fare per altri, ma non si poteva far così della dell'anima che gli sono raccomandate. Tutto questo gli scrissi subito; ma, se non gli fossero capitate le lettere, V.R. si compiacerà di comunicarcelo. Con che raccomandandomi alle orazioni di V.R., le prego da Dio ogni vero bene. Di Roma il di X di novembre 1605.<lb/>
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Di V.R.<lb/>
 
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Servo in Cristo <lb/>
/ Molto Rev^� Padre. Da monsignor Archimandritta h� rwicevuta
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R. C. B.
 
 
hogi la gratissima lettra di V.T. di 10 del passato, et mi stato
 
 
 
carissimo intendere della sua buona salute, che Dio N.S. le con
 
 
 
servi longamente.
 
 
 
Il d� monsignore stato veduto da me volentieri, si per le
 
 
 
qualit� sue, come per esser amorevolissimo della Compagnia e di V.
 
 
 
R. in particulare, e me gli sono offerto per ogni occorrenza di
 
 
 
suo servitio; et se bisognar�, all'occasione non mancher� d'ado-
 
 
 
prarmi per ogni sua sodisfattione. All'altre lettre di v.R. h�
 
 
 
/y risposto sempre, et spero che quest'hora havr� pricevuto quelle
 
 
 
con le quali gli scrissi che havevo parlato con N.S. del partico
 
 
 
lare di monsignor vescovo di Gionavasso, et mi haveva risposto che
 
 
 
in ogni modo era meglio che egli si ritirasse alla residenza della
 
 
 
sua chies�^ che molto pi� importava che lo stare lontano per occa-
 
 
 
sione di stampare libri, et massime che ci� si poneva fare per al
 
 
 
tri, ma non si poteva far cosi della dell'anima che gli sono racco
 
 
 
mandate. Tutto questo gli scrissi subito; ma, se non gli fossero
 
 
 
capitate le lettere, V.R. si compiacer� di communicarcelo. Con che
 
 
 
raccomandandomi alle orationi di V.R., le priego da Dio ogni vero
 
 
 
bene. Di Roma il di X di novembre 1605.
 
 
 
Di V.R.
 
 
 
Servo in Ohristo R. C. B.
 
 
 
Archiv.Postulai, (di mano del secretarlo)
 
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Molto Rev.do Padre. Da monsignor Archimandritta ho ricevuto oggi la gratissima lettera di V.T. di 10 del passato, e mi è stato carissimo intendere della sua buona salute, che Dio N.S. le conservi lungamente.
Il d.o monsignore è stato veduto da me volentieri, si per le qualità sue, come per esser amorevolissimo della Compagnia e di V.R. in particolare, e me gli sono offerto per ogni occorrenza di suo servizio; e se bisognerà, all'occasione non mancherò d'adoperarmi per ogni sua soddisfazione. Alle altre lettere di V.R. ho risposto sempre, e spero che a quest'ora avrà ricevuto quelle con le quali gli scrissi che avevo parlato con N.S. del particolare di monsignor vescovo di Gionavasso, e mi aveva risposto che in ogni modo era meglio che egli si ritirasse alla residenza della sua chiesa che molto più importava che lo stare lontano per occasione di stampare libri, e massime che ciò si poneva fare per altri, ma non si poteva far così della dell'anima che gli sono raccomandate. Tutto questo gli scrissi subito; ma, se non gli fossero capitate le lettere, V.R. si compiacerà di comunicarcelo. Con che raccomandandomi alle orazioni di V.R., le prego da Dio ogni vero bene. Di Roma il di X di novembre 1605.
Di V.R.
Servo in Cristo
R. C. B.