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Rome,27 mars 1621. Bellarmin au grand due de Toscane.
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Ser.mo Sig.r mio oss.mo. <lb/>
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Mi condolsi di cuore della morte del Ser.mo Gran Duca padre di
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V.A. Ser.ma che sia in cielo, poichè come ch'io son'nato suddito di cotesta Ser.ma casa, cosi devo porre affetto ne gl'accidenti di essa. Hora che hò inteso che sia seguita la coronatione di V.A. Ser.ma à cotesto Gran'Ducato, me ne son'rallegrato granden.te et come hò pregato, et prego la M.tà D. che gli conceda infiniti anni felicissimi di governo, così hò voluto congratularmene con V.A. R.ma con questa mia, et supplicarla non solo di gradire questo offitio devotiss.o, ma à darmene segno col commandarmi, sicura ch'io non sia mai per cedere à qual si voglia suo servitore in desiderio di servirla, et obedirla sempre. Faccio con questo hum.a riverenza à V.A.S. et me gli raccomando in gratia. Di Roma li 27 di Marzo 1621.<lb/>
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Di V.A. Ser.ma <lb/>
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Aff.mo et devoto servitore<lb/>
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il Card.le Bellarmino
  
4886
 
  
/ Ser/mo Sig/r mio oss/mo. Mi condolsi di cuore della morte del Ser/mo Gran Duca padre di
 
V.A.Ser/ma che sia in cielo, poich� come ch'io son'nato suddito di cotesta Se^/ma casa, cosi devo porre affetto ne gl'accidenti di esjTsa. Hora che h� inteso che sia seguita la coronatione di V.A.Se^/ma � cotesto Gran'Ducato, me ne son'rallegrato grande^/te et come h� pregato, et prego la M/t� D. che gli conceda infiniti anni felicis simi di governo, cos� h� voluto congratularmene con V.A.^/ma con questa mia,-et supplicarla non solo di gradire questo offitio devo/ytiss/o, ma � darmene segno col commandarmi, sicura ch'io non sia mai per cedere � qual si voglia suo servitore in desiderio di ser virla,et obedirla sempre. Faccio con questo hum/a riverenza � V.A.S. et me gli raccomando in gratin. Di Roma li 27 di Marzo 1621.
 
Di V.A.Ser/ma Aff/mo et devoto servitore il Car^/le Bellarmino
 
  
Florence.Archiv.Mediceo, voi.3801.
 
  
 
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Ser.mo Sig.r mio oss.mo.
Mi condolsi di cuore della morte del Ser.mo Gran Duca padre di V.A. Ser.ma che sia in cielo, poichè come ch'io son'nato suddito di cotesta Ser.ma casa, cosi devo porre affetto ne gl'accidenti di essa. Hora che hò inteso che sia seguita la coronatione di V.A. Ser.ma à cotesto Gran'Ducato, me ne son'rallegrato granden.te et come hò pregato, et prego la M.tà D. che gli conceda infiniti anni felicissimi di governo, così hò voluto congratularmene con V.A. R.ma con questa mia, et supplicarla non solo di gradire questo offitio devotiss.o, ma à darmene segno col commandarmi, sicura ch'io non sia mai per cedere à qual si voglia suo servitore in desiderio di servirla, et obedirla sempre. Faccio con questo hum.a riverenza à V.A.S. et me gli raccomando in gratia. Di Roma li 27 di Marzo 1621.
Di V.A. Ser.ma
Aff.mo et devoto servitore
il Card.le Bellarmino