Difference between revisions of "Page:EBC 1617 1961.pdf/1"

From GATE
(→‎Not proofread: Created page with "Rome, 1617 Bellarmin au due de Savoie grand-ma�tre de l'J^Sre ----------------------------------- de Malte. -------------- ^^61 / Serenissimo Signore mio osser/mo. Il mio ni...")
 
Page statusPage status
-
Not proofread
+
Proofread
Page body (to be transcluded):Page body (to be transcluded):
Line 1: Line 1:
Rome, 1617 Bellarmin au due de Savoie grand-ma�tre de l'J^Sre ----------------------------------- de Malte. -------------- ^^61
+
Serenissimo Signore mio osser.mo. Il mio nipote Ruberto Bel
/ Serenissimo Signore mio osser/mo. Il mio nipote Ruberto Bel
 
  
larmino hebbe gi� per gratia speciale di V.A. la croce de'Santi
+
larmino hebbe già per gratia speciale di V.A. la croce de'Santi Mauritio et Lazaro, et il titolo della commenda di Santo Andrea di Turino, con obligo che quando finisse sedaci anni di età si professione transferisse costì per fare la et pigliare il solito giuramento in mano di V.A. Il sudetto Ruberto mio nipote à mezzo marzo del presente anno 1617 compisce li sedaci anni, et era prontissimo à partirsi di quà per il viaggio di Turino; ma per le guerre, che per i nostri peccati cosi si trovano, et per li molti pericoli ne quali può incontrare nel viaggio un giovanetto simile à questo in tal tempo, habbiamo risoluto di supplicare l'A.V.
 +
Seren.ma che si degnasse ordinare al Sig.re Ambasciatore suo residente in Roma, ò à chi piu gli piacesse, di pigliare la professione et giuramento di questo suo cavaliere et servitore humilissimo, il quale non mancarà poi, finita la guerra, venire à baciar la mano à V.A. Ma quando però non paresse à lei di farci questa gratia, saremo pronti cosi io à mandarlo, come esso à venire costà, non ostante qual si voglia pericolo, essendo tutti due desideratissimi di servirla et obedirla. Et con questa bacio le mani à V.A. pregandole dal cielo ogni prosperità. Di Roma li
  
Mauritio et Lazaro, et il titolo della commenda di Santo Andrea
 
  
di Turino, con obligo che quando finisse sedaci anni di et� si
 
  
professione
 
  
/^transferisse cost� per fare la
+
[[Category:EBC_Proofread]]
 
 
et pigliare il solito
 
 
 
giuramento in mano di V.A. Il sudetto Ruberto mio nipote � mezzo
 
 
 
marzo del presente anno 1617 compisce li sedaci anni, et era pron
 
 
 
tissimo � partirsi di qu� per il viaggio di Turino; ma per le
 
 
 
guerre,che per i nostri peccati cosi si trovano,et per li molti
 
 
 
^7pericoli ne quali pu� incontrare nel viaggio un giovanetto simi
 
 
 
le � questo in tal tempo, habbiamo risoluto di supplicare l'A.V.
 
 
 
Seren/ma che si degnasse ordinare al Sig/re Ambasciatore reuo re
 
 
 
sidente in Roma,� � chi piu gli piacesse, di pigliare la profes
 
 
 
sione et giuramento di questo suo cavaliere et servitore humilis-
 
 
 
^^Tsimo, il quale non mancar� poi, finita la guerra, venire � baciar
 
 
 
la mano � V.A. Ma quando per� non paresse � lei di farci questa
 
 
 
gratia, saremo pronti cosi.io � mandarlo, come esso � venire cos
 
 
 
t�, non ostante qual si voglia pericolo, essendo tutti due desi
 
 
 
deratissimi di servirla et obedirla. Et con questa bacio le mani
 
 
 
� V.A. pregandole dal cielo ogni prosperit�. Di Roma li_____^
 
 
 
Archiv.Vatic.Gesuiti 21 p.127-128. copie.
 
 
 
 
 
[[Category:EBC_Not proofread]]
 
 
[[Category:EBC_Letters]]
 
[[Category:EBC_Letters]]
 
[[Category:EBC_Pages]]
 
[[Category:EBC_Pages]]

Revision as of 11:50, 14 January 2020

This page has been proofread


Serenissimo Signore mio osser.mo. Il mio nipote Ruberto Bel

larmino hebbe già per gratia speciale di V.A. la croce de'Santi Mauritio et Lazaro, et il titolo della commenda di Santo Andrea di Turino, con obligo che quando finisse sedaci anni di età si professione transferisse costì per fare la et pigliare il solito giuramento in mano di V.A. Il sudetto Ruberto mio nipote à mezzo marzo del presente anno 1617 compisce li sedaci anni, et era prontissimo à partirsi di quà per il viaggio di Turino; ma per le guerre, che per i nostri peccati cosi si trovano, et per li molti pericoli ne quali può incontrare nel viaggio un giovanetto simile à questo in tal tempo, habbiamo risoluto di supplicare l'A.V. Seren.ma che si degnasse ordinare al Sig.re Ambasciatore suo residente in Roma, ò à chi piu gli piacesse, di pigliare la professione et giuramento di questo suo cavaliere et servitore humilissimo, il quale non mancarà poi, finita la guerra, venire à baciar la mano à V.A. Ma quando però non paresse à lei di farci questa gratia, saremo pronti cosi io à mandarlo, come esso à venire costà, non ostante qual si voglia pericolo, essendo tutti due desideratissimi di servirla et obedirla. Et con questa bacio le mani à V.A. pregandole dal cielo ogni prosperità. Di Roma li