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rRoma,18 augusti 1607.
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Molto illre signor fratello. Non saria fuora di proposito, che si scrivesse al Vescovo in Spagna per il canonicato di Messir Antonio Bellarmini, perche forse morira al Settembre, che è mese del Vescovo. Se puo riuscire, che Marcello Sozzi pigli il podere di Angelo, è bene di stringere il partito, perche il Maestro di casa dice, che in Siena non ci è legge, che oblighi il Nuti a pigliarsi detto podere per i suoi crediti, ancor che non ci sia sicurtà. Ma se Angelo vorrà venir qua, farà che vada in casa della zia et spenda del suo. Credo sarà necessario rifare non solo la trave di mezo, ma anco le altre due, come dice il maestro di casa: et si potria con questa occasione alzare il palco della sala, et forse anco il tetto, ma qua non ci sono denari, se non vogliamo far debiti, perche oltre che ogni cosa è carissima, cominciai l'altro anno a far la tribuna del titolo, cio è di Sta Maria in via, sperando uscirne con 400 scudi, et già ne sono spesi piu di mille et non è anco finita. Ma e cosa che ogni uno la loda et era necessaria per lassar qualche ^ moria in Roma dal Cardinalato. <lb/>
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Mi pare che V.S. mi habbia scritto, che con i denari mandati farebbe il finale pagamento per il podere di Greppo. Se quel debito è finito di pagare, vederò di mandargli circa 100 scudi di residui di Napoli, i quali basteranno, dice il Maestro di casa, per accommodar la sala: ma quando ci resti da pagare il debito di Greppo, come dubita il Maestro di casa, bisogneria prima pagar il debito, et //(p.2) poi pensare alla sala.<lb/>
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Hieri morì il Card. Monopoli, per la cui morte vaca l'arcivescovado di Chiusi, et non saria gran cosa, che si desse al Signor Maestro di Camera, per essere di piu dignità et di maggior entrata di Montepulciano. Ma in tal caso non so chi haveria Montepulciano, perche il G.Duca non gusta del Pe Tarugi, nipote del Card.Tarugi, et io non vorrei cascasse in quella persona, che lei sà, come è verisimile che procurarla monsignor Tarugi; per questo mi risolvo di non fare offitii
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Bellarm�nus Thomae fratr�.
 
  
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Molto �llre signor fratello. Non saria fuora di proposito, che si scrivesse al Vescovo in Spagna per il canonicato di Messir Antonio Bellarmini, perche forse morir� al Settembre, che � meie del Vescovo. Se pu� riuscire, che Marcello Sozzi pigli il podere di Angelo, � be= ne di stringere il partito, perche il Maestro di casa dice, che in Siena non ci � legge, che oblighi il Nuti a pigliarsi detto podere per i suoi crediti, ancor che non ci sia sicurt�. Ma se Angelo vorr� venir qua, far� che vada in casa della zia et spenda del suo. Credo sar� necessario rifare non solo la trave di mezo, ma anco le altre due, come dice il maestro di casa: et si potria con questa occasione alzare il palco della sala, et forse anco il tetto, ma qua non ci sono denari, se non vogliamo far debiti, perche oltre che ogni cosa � carissima, cominciai l'altro anno a far la tribuna del titolo, ci� � di Sta Maria in via, sperando uscirne con 400 scudi, et gi� ne sono spesi piu di mille et non � anco finita. Ma e cosa che ogni uno la loda et era necessaria per lassar qualche ^ moria in Roma dal Cardinalato. Mi pare che V.S. mi habbia scritto, che con i denari mandati farebbe il finale pagamento per il podere di Greppo. Se quel debito � finito di pagare, veder� di mandargli circa 100 scudi di residui di Napoli, i quali basteranno, dice il Maestro di nasa, per accommodar la sala: ma quando ci resti da pagare il debito di Greppo, come dubita il Maestro di casa, bisogneria prima pagar il debito, et //(p.2) poi pensare alla sala. Rieri mor� il Card.Monopoli, per la cui morte vaca l'arcivescovado di Chiusi, et non saria gran cosa, che si desse al Signor Maestro di Camera, per essere di piu dignit� et di maggior entrata di Mon= tepulciano. Ma in tal caso non so chi haveria Montepulciano, perche il G.Duca non gusta del Pe Tarugi,nipote del Card.Tarugi, et io non vorrei cascasse in quella persona,che lei s�, come � verisimile che procurarla monsignor Tarugi; per questo mi risolvo di non fare of=
 
 
 
 
 
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Molto illre signor fratello. Non saria fuora di proposito, che si scrivesse al Vescovo in Spagna per il canonicato di Messir Antonio Bellarmini, perche forse morira al Settembre, che è mese del Vescovo. Se puo riuscire, che Marcello Sozzi pigli il podere di Angelo, è bene di stringere il partito, perche il Maestro di casa dice, che in Siena non ci è legge, che oblighi il Nuti a pigliarsi detto podere per i suoi crediti, ancor che non ci sia sicurtà. Ma se Angelo vorrà venir qua, farà che vada in casa della zia et spenda del suo. Credo sarà necessario rifare non solo la trave di mezo, ma anco le altre due, come dice il maestro di casa: et si potria con questa occasione alzare il palco della sala, et forse anco il tetto, ma qua non ci sono denari, se non vogliamo far debiti, perche oltre che ogni cosa è carissima, cominciai l'altro anno a far la tribuna del titolo, cio è di Sta Maria in via, sperando uscirne con 400 scudi, et già ne sono spesi piu di mille et non è anco finita. Ma e cosa che ogni uno la loda et era necessaria per lassar qualche ^ moria in Roma dal Cardinalato.
Mi pare che V.S. mi habbia scritto, che con i denari mandati farebbe il finale pagamento per il podere di Greppo. Se quel debito è finito di pagare, vederò di mandargli circa 100 scudi di residui di Napoli, i quali basteranno, dice il Maestro di casa, per accommodar la sala: ma quando ci resti da pagare il debito di Greppo, come dubita il Maestro di casa, bisogneria prima pagar il debito, et //(p.2) poi pensare alla sala.
Hieri morì il Card. Monopoli, per la cui morte vaca l'arcivescovado di Chiusi, et non saria gran cosa, che si desse al Signor Maestro di Camera, per essere di piu dignità et di maggior entrata di Montepulciano. Ma in tal caso non so chi haveria Montepulciano, perche il G.Duca non gusta del Pe Tarugi, nipote del Card.Tarugi, et io non vorrei cascasse in quella persona, che lei sà, come è verisimile che procurarla monsignor Tarugi; per questo mi risolvo di non fare offitii
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